Una piccola post-riflessione, breve, che il lavoro è tanto in questi giorni e mi assorbe totalmente.
Osservo che a Prato c'è una tale gestione e organizzazione degli eventi culturali per cui l'ufficio cultura comunale sembra, scusate se esagero ma è per far capire, solo un distributore di soldi. Una certa fetta di questi sono incamerati da agenzie esterne: 1. Fonderia Cultart, che organizza gli eventi clou dell'anno: Settembre Pratese, concertoni di fine anno eccetera (ma perché tutti questi artisti del Sud?, forse perché anche il presidente Fantauzzi è siciliano?); 2. Coopculture, grande azienda cooperativa di gestione di enti e eventi culturali, con una fitta rete (tentacolare?) di filiali in tutta Italia, e che gestisce il Museo Pretorio, in ottimi rapporti con l'assessorato (http://www.coopculture.it/events.cfm?id=499) 3. Casualmente scopro che anche un'agenzia pubblicitaria emiliana, lanciatissima, Mr Watson ha fra i propri clienti il Comune di Prato (http://www.mrwatson.it/our-clients). Di cosa si occupa, del brand di Prato?
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