In merito al dibattito pubblico sulle “prospettive di valorizzazione dell’area etrusca di Gonfienti” previsto per mercoledì 29 aprile, organizzato da Massimo Carlesi e la sedicente “Rete Etruschi di Gonfienti”.
Ora parlano di Gonfienti. I candidati si affrettano a colmare le lacune di un programma inesistente.
Fateci caso, nessun candidato ha ancora presentato un programma.
In altri tempi e luoghi questo sarebbe stato inaccettabile, ma oggi hanno talmente la sfacciataggine del potere che possono andare bellamente in giro senza.
Affittano locali dove addobbano come vetrine il loro essere per le elezioni, come gusci vuoti, manichini di belle vetrine con abiti allettanti, ma a cui non corrisponde un progetto serio e vero per la città.
Chi va con loro mira a prenotare posti, scranni per cinque anni di futura vita in posto sicuro con piccoli vantaggi, che però sono grandi in questi tempi di crisi.
Gonfienti è uno dei tanti argomenti che scottano e allora, se il vento può andare in quella direzione, via a dispiegare le vele degli espedienti dell’ultim’ora.
Anche perché personalmente ho chiesto le dimissioni della Poggesi e quindi bisogna correre ai ripari.
Chi ora parla, in questi anni se n’è completamente disinteressato, non sa o non vuole sapere.
Se non fosse stato per il mio personale operato, insieme a quello del Prof. Centauro, di Primavera di Prato, chi si sarebbe oggi occupato di Gonfienti?
NESSUNO.
Tutto sarebbe finito placidamente, e per molti felicemente, nel dimenticatoio.
Può apparire vanità, ma è soltanto far giustizia di un impegno e di una coerenza che in questi anni ci hanno contraddistinto.
Non ci faremo facilmente defraudare di questo, da nessun candidato che, ormai, non è più credibile.
Non cadremo nella “Rete”.
Maila Ermini
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