venerdì 2 dicembre 2011

Confessioni di un distributore di volantini: ovvero come la Coop abbia il monopolio in Toscana

L'omino è venuto a La Baracca, ha bussato.
Avevo appena allora finito una prova e stavo per andarmene.
Mi chiede come mai non abbia più affidato a lui volantini pubblicitari da distribuire, quelli del teatro, come feci quattro anni fa.
Io gli rispondo che da allora il teatro stampa pochi volantini,  ma non soltanto per motivi economici.
Lui mi dice che è una rarità, perché ora tutti, tutti stampano valanghe di volantini, e lui da questo vede che c'è la crisi. Tanti come ora, mai. E però lui non guadagna di più: lavora di più e guadagna meno.
In particolare i supermercati alimentari stampano valanghe di volantini perché sono strozzati.
Dichiara che la Coop del centro commerciale Parco Prato ha distrutto tutta la concorrenza, che praticamente concorrenza non ce n'è più.
Panorama de I Gigli di Campi Bisenzio è praticamente al collasso, ed Esselunga ha rinunciato a concorrere con il colosso Coop (salvo sorprese e grattacieli pratesi all'ultimo momento, ma per ora il grattacielo dell'Esselunga a Pratilia è congelato ...)
L'omino continua, come un fiume in piena:
la Coop fa pochi volantini rispetto agli altri perché c'ha la rivistina, L'informatore, che arriva in tutte le case dei soci;
la Coop secondo lui è protetta politicamente,  lo sospetta, e anche lui è un socio Coop.
In tutta la Toscana, dice lui, è così; la Coop sta distruggendo gli altri supermercati e nessuno dice nulla.
Si salvano solo i discount, solo Lidl e Penny Market, perché sono entrambi tedeschi, e quelli non li toccano, e perché la roba là dentro costa poco (però non è, dice lui, di primissima qualità...).
L'omino appare informato.
E' un informatore, ma evidentemente non del genere Coop.

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