Questo articolo, apparentemente positivo nel suo complesso e già dal titolo, a una attenta lettura rivela però sorpresine spiacevoli: 1. Dice in sostanza che siamo bravi, e che però non basta; per i rifiuti... bisogna fare concessioni ai termovalorizzatori!; 2. Dà per scontata la costruzione del digestore anaerobico alle Pantanelle, ma non è affatto scontato! La gente non vuole né il termovalorizzatore, né l'impianto anaerobico. E' stato detto anche al Sindaco durante una riunione organizzata a Casale circa un anno fa, quando venne con Borchi e il direttore di ASM a presentare (?) il progetto. Alle Pantanelle basta costruire porcherie, ci deve andare il Parco della Piana. Per i rifiuti ci vogliono altri progetti. |
"Sempre più raccolta differenziata |
Il piano rifiuti punta a raggiungere il 65% nel 2015 |
PRATO.Sempre più raccolta differenziata. Il piano sui rifiuti stipulato dalle Province di Prato-Firenze-Pistoia è molto ambizioso. Sul versante pratese promette di agguantare da qui al 2015 l’obiettivo del 65%. Consentendo così di poter arrivare a recuperare quasi il 50% dei rifiuti. «Numeri che non si vedono in nessun’altra parte d’Italia con territori dalla valenza industriale come il nostro», commenta l’assessore provinciale all’ambiente Stefano Arrighini. Il disegno ecologista della Provincia, in linea con la tendenza oramai diffusa in ogni altra parte del paese è di uscire dal sistema delle discariche. Ad ogni costo. Pertanto, oltre alla raccolta differenziata bisognerà fare qualche concessione ai termovalorizzatori. L’assessore in proposito, parla di una riduzione al minimo degli impianti per l’incenerimento - Case Passerini, Montale, Selva Piana e, forse, Testi - con la stretta tutela dl territorio provinciale: «Tramonta ogni ipotesi di aprire un impianto al Calice - promette Arrighini -. L’obiettivo fondamentale del piano è la riduzione dei rifiuti e la crescita della raccolta differenziata. Ma i risultati saranno raggiunti grazie al forte accento sulla valenza ambientale e la sostenibilità. Nel piano ci sono azioni rilevanti di riduzione della produzione di rifiuti e una strategia efficace sul riciclo». La proiezione per il 2015, però non coincide esattamente coi sogni degli ambientalisti più ortodossi. Se oggi il recupero dei rifiuti è di 397mila tonnellate all’anno e passerà alle 509mila tonnellate fra circa 3 anni, i termovalorizzatori subiranno l’incremento quantitativo più elevato: passeranno dalle 60mila tonnellate alle 280mila incenerite nel 2015. Subirà un crollo verticale la discarica: assorbirà il 16,10% dei rifiuti contro il 46,5% del 2010. Escluso il termovalorizzatore, a Prato restano molteplici strumenti alternativi per il trattamento dei rifiuti. C’è il centro di raccolta di via Paronese, a breve nasceranno anche i siti di compostaggio a Vaiano e l’ecocentro per i resti derivanti dallo spazzamento delle strade a Montemurlo. Al Calice, poi, lo spazio verrà occupato dal digestore anaeroboico nella zona del Calice gestito da Asm, che servirà anche Firenze e Pistoia. Un’altra colonna portante del piano dei rifiuti - che dovrà passare al vaglio delle giunte e dei consigli provinciali - è la riduzione della produzione. Una decrescita si è già apprezzata a settembre 2011, quando i rilevamenti hanno accertato un calo del 10% delle tonnellate dei rifiuti prodotti. (Carlandrea Poli, Il Tirreno) |
venerdì 2 dicembre 2011
Su', dài...concediti al termovalorizzatore!
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