domenica 18 dicembre 2011

La salvezza

I fenomeni di intolleranza razziale o di esclusione culturale sono sintomi evidenti che la società italiana sia ormai leghizzata, e quindi fascistizzata nel profondo.

L’accentuarsi del localismo, del comunalismo,  il moltiplicarsi degli assessorati alle cultura e alle tradizioni popolari, questo richiamo al centro cittadino  come simbolo delle radici con l’esclusione delle periferie moderne sono anch’essi sintomi dello stesso fenomeno.

Paradossalmente questo stesso messaggio viene dato da ogni tipo di giunta, ed è molto diffuso in Italia.

Il Comune di Prato che si rifiuta  di far sfilare il Dragone cinese nel centro storico - presentato come una deflorazione -, e il Comune di Carmignano che lo accetta e lo pubblicizza, solo apparentemente si oppongono, perché l’intolleranza va oltre specifiche e ipocrite boutade di propaganda elettorale; perché se si accetta il folklore cinese, poi si rifiuta e si impedisce la nascita di nuove alterità, di una cultura diversa.
(I cinesi con cui fanno affari privati e istituzioni - senza guardare in faccia alla continua violazione dei diritti umani da parte della Cina - si preferiscono con la loro comunità al lato, nascosta ed evasiva, e devono continuare così nel loro vortice di produzione occulta...).

Pistoia, governata dal Centro-Sinistra, fa inconsapevole sfoggio di questa contraddizione: il calendario delle feste  di Natale, preparato dall’assessorato alla cultura e alle tradizioni – seguendo un programma schematico di Sinistra ma mostrando anche un'altra faccia che potremmo dire di Destra -  pubblica foto con bambini di varie razze e foto della città antica con signore e cagnolini rassicuranti, e con ciò il sindaco Berti  condisce un programma insignificante e sciocco, nel senso suo primigenio, senza sale, dove la nostra società morta, chiusa e senza futuro fa una delle tante e tante inutili mostre di sé.

A Prato anche Officina Giovani è chiusa in questi giorni, se ne impedisce l’accesso fino a anno nuovo, senza che nessuno dica niente.

Solo dal potere parte la voce, è una, e non ci sono gli altri, e se ci sono, sono solo appunto folklore. Il futuro è impedito e  le promesse sono state  dimenticate – io ricordo sempre la città etrusca di Gonfienti, tradita da tutti - e le città decadono, nonostante l’abile gioco di qualcuno come Renzi che tutto sfrutta a suo favore.

Io vi saluto da questa periferia lontana, abbandonata, ma viva e vera e tenace.

E in fondo è una fortuna essere dimenticati da questo potere volgare e asfissiante, becero e insignificante, fascisto-leghista, che, nel momento in cui stigmatizza mostri, li partorisce.

Sarà la salvezza.

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