giovedì 23 marzo 2017

A Prato c'è la diossina ma non è colpa dell'inceneritore di Baciacavallo

L'ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) conferma che a Prato, nella zone delle Fontanelle - una delle zone più degradate di Prato, a sud, sempre a sud il degrado!,  a pochi passi dalle Cascine di Lorenzo il Magnifico, conferma che è stata trovata diossina (e furani), ma  inferiore alla soglia di contaminazione prevista per i siti ad uso pubblico e residenziale, e non può dire, non può certificare che sia dovuto all'inceneritore di Baciacavallo, che è lì a due passi, a 700 metri di distanza!: 

"L'ipotesi che i valori anomali di diossine riscontrati nell'area Palasaccio possano essere attribuiti alle emissioni dell'inceneritore di Baciacavallo non è verosimile, in quanto un'emissione da un camino dovrebbe dare origine ad una ricaduta dei contaminanti sul suolo diffusa e non puntuale come quella verificata in Piazzale Palasaccio.

Inoltre tale zona, posta ad una distanza di circa 700 metri a Sud-ovest rispetto all'inceneritore, risulta interessata dalle ricadute dell'inceneritore solo in modo marginale. Lo studio diffusionale delle ricadute delle emissioni provenienti dall'inceneritore di Baciacavallo prevede una distribuzione dei contaminanti prevalentemente all'interno dell'area di pertinenza dell'impianto nonché in direzione Nord-Ovest e Sud-Est, dove sono stati riscontrati valori bassi di diossine nel terreno."

Altro aspetto preoccupante è  che, a seguito della dichiarazione, sempre di ARPAT, "della situazione è stata informata la ASL per valutare la necessità di eventuali provvedimenti di contenimento della esposizione della popolazione",  il Sindaco non abbia ancora fatto pio sugli eventuali provvedimenti da prendere riguardo alla salute pubblica.



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