Al Museo del Tessuto di Prato si è svolta l'assemblea di bilancio di Coop Culture, questa mega cooperativa culturale, che gestisce il fior fiore del patrimonio artistico italiano.
A Prato Coop Culture gestisce Palazzo Pretorio e il sistema bibliotecario.
Leggo che a qualcuno punge vaghezza che Prato diventi capitale della cultura (dopo lo 'furto' di Pistoia), anche se non si sa in quale anno ciò sarà possibile, forse nel 2023 (come recitava una vecchia canzone...).
Certo Prato ne avrebbe le potenzialità, ma ora non può che essere un sogno, perché culturalmente vive solo in parte e male, e non mostra progetti per il futuro: nel centro piccolo vi sono affastellati eventi, localini, bevute e caos notturno, e la periferia, vasta, viene lasciata a sé e ai circoli. Senza contare il ritorno alla sudditanza verso il dominio fiorentino.
A livello culturale a Prato, come in gran parte della Piana dove si trova, è ancora coltivata tutta la retorica del lavoro, dello sviluppo e del capannone, e ogni progetto viene sacrificato alla speculazione, in particolare edilizia, pur nascosta e camuffata da 'riqualificazioni'. Infatti, il vero Parco della Piana è quello del cemento.
Dunque solo un miracolo di...Santo Stefano o eventualmente della Madonna, il cui cingolo si sa si trova in Cattedrale, può far sperare in una investitura culturale a breve termine.
Intanto la cooperativona tesse gli intrecci e domina il territorio, e proprio nel museo dedicato, quello del Tessuto, in forte crisi.
La presidenta di Coop Culture, Giovanna Barni, toscana senese, è stata recentemente in odore di conflitto di interessi e s'è dovuta dimettere dall'Accademia Chigiana; resta invece nella deputazione amministratrice del Monte dei Paschi di Siena.
La sorella di costei, Monica Barni, ex-rettore, è stata nominata vice presidente della Regione Toscana con competenze alla cultura e università.
3 commenti:
Diamine, questa e' una vera bomba!
Se ci fosse un'opposizione, ne approfitterebbe.
Ma visto che muoiono di sonno e di qualcos'altro, I piddini dormono sonni tranquilli.
Pier Permaflex
Ma quale opposizione! Tanto per dare un'idea, il M5S si occupa di dieta vegana nelle scuole e i berluscones e compagnia avallano quasi tutte le scelte della maggioranza!
dieta vegana??
ma in che pianeta vivono?
lo sanno che ci sono ben altri problemi, per esempio se si occupassero di educazione sessuale nelle scuole allora capirei, o di corretta alimentazione o di educazione stradale - dato che a Prato per esempio non si sa cosa siano le rotonde, le frecce e i limiti di velocita' - ma dieta vegana mi sa che fanno un favore a queste nuove mode/lobbies dell'alimentazione.
Poveri noi!
Luigi Ozonno
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