Certo l'etruscologo Camporeale, morto due giorni fa, non fu lo 'scopritore' di Gonfienti. E nemmeno il valorizzatore, almeno stando a quanto sentii dire da lui stesso il giorno dell'inaugurazione della mostra "L'ombra degli Etruschi", a cui presenziai insieme ad altri di straforo nel marzo 2016.
Nel suo discorso non dette alcuna importanza a Gonfienti, nessun riconoscimento particolare, e piuttosto sembrò considerare marginale l'insediamento etrusco in pianura (come la mostra stessa dimostrava, dedicando un misero loculetto agli scavi gonfientini). Invece lo studioso dette ben altro valore e risalto agli etruschi di collina, Artimino Fiesole e compagnia occultando.
Non so davvero se si fosse interessato agli scavi di Gonfienti, ma evidentemente il frutto del suo interessamento - a parte la benedizione della carta archeologica di Prato - è stato pari a zero, stando almeno alla disastrosa situazione della zona archeologica, sprofondata nell'indifferenza generale, fra movida migranti scarti tessili affitti ai cinesi.
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