Articolo moralisticheggiante, come nello stile solito.
Ieri, nella Piana, il copione era rispettato:
Ieri, nella Piana, il copione era rispettato:
verso Pistoia, sopra Montale e Tobbiana, si è sviluppato un grosso incendio, probabilmente di origine dolosa visto che divampava in più punti (da cui il famoso epiteto di 'piri' dato ai pistoiesi, probabilmente nel senso di incivili e malati maniaci del fuoco, piromani e carbonai);
a Prato invece (da cui pratesi, devastatori-inquinatori dell'ambiente), la nube tossica che fuoriusciva della Daychem (abbiamo saputo dopo, e invece pensavamo fosse altro incendio), azienda chimica che produce prodotti per la tintura tessile di via Galcianese. Ai pratesi è stato consigliato di tenere le finestre chiuse...e anche il sindaco ha indossato quella mascherina che i cinesi di Prato portano sul viso continuamente, sapendo bene cosa vi si produce e si lascia in mezzo alla via in città.
I pompieri non sapevano più dove andare. Pistoia o Prato? Scarsi i mezzi di soccorso?
Sull'incendio piro i giornali hanno annunciato stupefatti: anche dall'aeroporto si vedono le fiamme!, come se l'aeroporto fiorentino in espansione fosse lontano e luogo magico, punto privilegiato nevralgico della Piana Devastata; tuttavia dista dalle colline brucianti solo pochissimi chilometri.
Stamani l'incendio è stato domato (?) e la nube tossica se n'è andata, grazie a quel vento (ieri di grecale) che proprio ha reso il fuoco pericoloso.
1. Burrasche puttane e incendi,
tutti da Pistoia tu le prendi.
2. Prato è la città dello sconforto
o piove o tira vento
o suona a morto.
Buona devastazione a tutti!
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