Ora che Xiaobo è morto- Nobel per la Pace e testimone della repressione del governo cinese dopo i fatti di Tien An Men- , non posso non ricordare il nostro spettacolo "Le tre vite del ragazzo di Tien An Men", che era anche dedicato a lui.
Mai spettacolo fu più boicottato e snobbato.
Quando mettevamo le locandine in China Town, a Prato, i cinesi scappavano per paura di essere considerati complici.
E quando passavano davanti alla bacheca del teatro e vedevano la locandina, si spostavano dall'altro lato della strada.
E una maestra cinese ci disse che mai alcuno di loro residente qua sarebbe venuto a vedere lo spettacolo, perché temevano le ritorsioni nei confronti dei loro familiari in Cina, il ritiro del passaporto e altro.
Di questo, per esempio, è vietato parlare a Prato. Troppi gli interessi in campo.
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