Sabato 4 FBBRAIO 2023 ore 21,30 al Teatro La Baracca
terza e ultima replica di
Sabato 4 FBBRAIO 2023 ore 21,30 al Teatro La Baracca
terza e ultima replica di
Così, dopo la morte di babbo Loris e in suo onore e ricordo, riprendiamo il viaggio, slittando un po' le date del nostro programma, che rimane per il resto invariato.
Metto qui sotto l'indirizzo per guardare un bellissimo, sconcertante documentario, Disegni dall'Olocausto, che ho visto oggi casualmente nel giorno dedicato alla commemorazione delle vittime dei campi di concentramento nazisti.
Qui si capisce bene come l'arte sia una forma di resistenza; anzi di sopravvivenza!
Non posso non pensare a mio nonno Ottavio Baldi, che nel 1944 riuscì a scappare alle SS che lo stavano deportando a Mauthausen in Austria come forza lavoro. Non era ebreo, era solo un "omone" alto e forzuto, e per questo era stato destinato a estrarre granito dalla cava vicino al campo. Ma lui, con lui altri tre (e gli altri?), appena il treno lasciò la stazione di Pistoia, scassò il portellone del vagone e si buttò di sotto, rimanendo in un acquitrinio di canne e fango per tre giorni e per tre notti. Poi visse nascosto quasi un anno, e zoppicò tutta la vita.
Un giorno spero di poter raccontare questa storia per filo e per segno.
https://www.raiplay.it/video/2022/01/Disegni-dallolocausto-716a8458-e4eb-4da0-b423-a30109c12b8c.html
Mi permetto un ultimo momento privato.
Non ho trovato una foto di babbo Loris dove non fosse sorridente.
Qui copio tre foto: nelle prime due lo si vede in Valle D'Aosta nel 1980, con mamma Ottavina, mio fratello Stefano (in famiglia chiamato Spartaco), e l'amico Tiziano.
Un'altra fotografia lo ritrae arrivato in bici sul Pordoi, al confine fra il Veneto e il Trentino-Alto Adige: era un ciclista tenace, e affrontava i passi più difficili. Qui ci arrivò insieme agli amici di una vita Aronne e Roberto.
Amava il mare e la montagna, uguale. Bastava muoversi e stare in buona compagnia.
Queste foto le ho scattate io.
(E ora, avrebbe detto 'i babbo, basta lutti, bisogna reagire!).
SPUGLIAMI
Con Gianfelice D’Accolti
Di e con Maila Ermini
SABATO 18 FEBBRAIO
HO VISTO LE STELLE
Viaggio teatrale nello zodiaco
a cura di M.E.
con Nicoletta Zignani
VENERDI’ 3 e SABATO 4 MARZO
LA MISANDRA
Di Maila Ermini
PRIMA NAZIONALE
SABATO 25 MARZO
LA BROCCA ROTTA
Di H. von Kleist
Interpreta Gianfelice D’Accolti
Gli spettacoli hanno inizio alle 21,30.
(La foto è di Angelo Sabanito Polizzi e ritrae Gianfelice D'Accolti in SPUGLIAMI).
In attesa di pubblicare il programma dei prossimi spettacoli alla Baracca intanto annuncio la terza replica di SPUGLIAMI, sabato 28 gennaio ore 21,30 alla Baracca.
La prenotazione è obbligatoria, scrivere a teatrolabaracca@gmail.com.
Ora lo confermano le recentissime dichiarazioni di un ex della Banda della Magliana, Maurizio Abbatino, e per questo il legale della famiglia Pasolini chiede di riaprire le indagini.
Sarà la volta della verità per un assassinio così atroce e devastante per la nostra Storia?
L'avvocato Maccioni dichiara: "Per questo motivo ci appelliamo affinché, a 47 anni dall'omicidio di Pasolini, la Magistratura disponga la riapertura delle indagini per arrivare alla verità. Vogliamo sapere come, perché e da chi è stato ucciso Pier Paolo Pasolini.
Meno di due anni fa il mio appello a boicottare la piattaforma culturale ITSART: di questi giorni la notizia che finalmente è fallita.
Grazie a tutti coloro, soprattutto mi riferisco ai cittadini, che preferendo la realtà al digitale hanno contribuito al suo fallimento.
http://primaveradiprato.blogspot.com/2021/02/boicottiamo-itsart-voluto-da.html
Mi hanno invitata a parlare del libro, ormai di diversi anni fa, GONFIENTI, STORIA DI UNA BATTAGLIA a Radio Canale7 (https://www.radiocanale7.it/).
Il libro è sempre attuale e riproporlo forse gli renderà un po' di giustizia, visto che quando uscì nel 2010 fu volutamente snobbato, perché del sito archeologico di Prato racconta le vicende politiche.
L'incontro con Chiara Recchia sarà un modo per fare un ripasso sulla situazione attuale e dell'area e dei suoi reperti che, sapete tutti, sono stati sontuosamente portati in un "Museo di Gonfienti" inventato alla Rocca Strozzi di Campi Bisenzio, luogo vicino che mai fu più lontano. Infatti il museo è disertato.
Forse ha più fortuna il suo sito internet, https://www.gonfientiareaarcheologica.it/?
Ricordo che più di 1600 firme, le camminate, le conferenze e quanto altro non sono servite a convincere l'amministrazione locale a creare un antiquarium in loco e soprattutto il parco archeologico, evidentemente considerato incompatibile con lo "sviluppo" delle maxi aree del cemento e dei trasporti che ormai devastano la Piana.
Librinradio di venerdì 20 gennaio Diretta RC7 ore 17-18 presenta "GONFIENTI Storia di una battaglia" di MAILA ERMINI, EdizionidelTeatrinodilegno 2010. "Il travolgente racconto di Maia Ermini , scritto col piglio dell'inchiesta e i ritmi della narrazione teatrale, non è solo un prezioso documento [...] ma è anche appassionata testimonianza di un'urgenza di verità e trasparenza [...]". In studio l'AUTRICE con CHIARA RECCHIA.
Il mio intervento alla Commissione Cultura del Comune di Prato di venerdì 13 gennaio 2023 lo trovate a questo indirizzo,
https://consiglio-ondemand.comune.prato.it/watch/Online_Commissione_20230113_1430
Soffro di elettrosensibilità, e per me i cavi dell'alta tensione sono un problema, quindi quello che scriverò qui è chiaramente di parte.
Sotto gli elettrodotti posso avere varie reazioni, irritazioni alla pelle, agli occhi, conati di vomito, aggressività, perdita dell'equilibrio, anche se le reazioni non sono sempre le stesse e nello stesso modo.
Certo con gli anni ho imparato a convivere con il problema, e in certi giorni, con una tecnica che ho imparato su di me, riesco a resistere agli effetti negativi, e nessuno se ne rende conto.
Faccio il possibile per ingannare chi mi sta accanto e non mi conosce, come si dice, per non fare brutta figura, non destare sospetti, ilarità, o chissà cosa. Infatti per molto tempo sono stata in giro e non creduta, come se fosse un effetto psicosomatico. Io stessa ho tardato a rendermene conto.
Per fortuna ho scoperto che non sono da sola, che esistono molte persone che soffrono di elettropatie, su cui non si indaga perché non è conveniente, non si deve fare: mettere in crisi il sistema del trasporto dell'energia elettrica o delle comunicazioni proprio non si può.
L'altra sera, prima della replica di Spugliami, con Gianfelice siamo andati a passeggiare lungo la ciclabile e siamo finiti a Iolo.
Verso la zona del Coderino, tristemente famosa per essere un tempo la discarica di Prato c'era un intenso movimento di veicoli di soccorso: polizia vigili del fuoco carabinieri.
Abbiamo saputo della morte di Francesco Nencini, che con il suo elicottero ultraleggero ha urtato i cavi dell'alta tensione che passano non lontano da casa sua: guidatore esperto, ha forse sbagliato manovra e l'elicotterino s'è impigliato nei cavi, è precipitato a terra, e lui è morto.
Certo sarà stato un errore umano, ma non smetterò mai di ripetere che quei cavi appesi, che nessun articolo di giornale mette in discussione, sono la morte che ci passa sulla testa.
Lo so che vi appaio esagerata, eccessiva, che non è così: in realtà quello che è eccessivo è che noi vediamo il mondo solo come ce lo impongono e fanno vedere: comodo sì, ma letale. A noi ci basta ricaricare i nostri computer e tenere accesi i nostri apparecchi e va bene così.
Ma il mondo può anche essere disposto in altro modo, e bisogna cominciare a farlo, perché l'energia lo si sa può venire da altra fonte, ma anche i cavi disposti diversamente piuttosto che appesi ai tralicci - mostri infestanti anche esteticamente oltre che pericolosi - come in altre parti del mondo e anche in Italia accade.
Dopo la bella replica di SPUGLIAMI, affollata e con sorpresa finale, ci prendiamo qualche giorno di pausa per riorganizzare il nostro lavoro. Presto pubblicherò il programma dei prossimi spettacoli alla Baracca.
Dopo la questione dei "teatri storici" di Prato, da me sollevata in agosto, la Commissione Cultura del Comune di Prato ha deciso di invitare in audizione la direttrice del Teatro La Baracca.
Sono stata sopresa dell'invito, non ho chiesto finanziamenti né aiuti di alcun genere, ma volentieri racconterò la storia del mio teatro e quello che abbiamo fatto per la città di Prato in quasi trent'anni di vita.
https://primaveradiprato.blogspot.com/2022/09/per-la-commissione-cultura-il-teatro-la.html(Foto di Angelo Sabanito Polizzi).
Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.