lunedì 16 gennaio 2023

Contro gli elettrodotti

Soffro di elettrosensibilità, e per me i cavi dell'alta tensione sono un problema, quindi quello che scriverò qui è chiaramente di parte.

Sotto gli elettrodotti posso avere varie reazioni, irritazioni alla pelle, agli occhi, conati di vomito, aggressività, perdita dell'equilibrio, anche se le reazioni non sono sempre le stesse e nello stesso modo.

Certo con gli anni ho imparato a convivere con il problema, e in certi giorni, con una tecnica che ho imparato su di me, riesco a resistere agli effetti negativi, e nessuno se ne rende conto.

Faccio il possibile per ingannare chi mi sta accanto e non mi conosce, come si dice, per non fare brutta figura, non destare sospetti, ilarità, o chissà cosa. Infatti per molto tempo sono stata in giro e non creduta, come se fosse un effetto psicosomatico. Io stessa ho tardato a rendermene conto. 

Per fortuna ho scoperto che non sono da sola, che esistono molte persone che soffrono di elettropatie, su cui non si indaga perché non è conveniente, non si deve fare: mettere in crisi il sistema del trasporto dell'energia elettrica o delle comunicazioni proprio non si può.

L'altra sera, prima della replica di Spugliami, con Gianfelice siamo andati a passeggiare lungo la ciclabile e siamo finiti a Iolo.

Verso la zona del Coderino, tristemente famosa per essere un tempo la discarica di Prato c'era un intenso movimento di veicoli di soccorso: polizia vigili del fuoco carabinieri.

Abbiamo saputo della morte di Francesco Nencini, che con il suo elicottero ultraleggero ha urtato i cavi dell'alta tensione che passano non lontano da casa sua: guidatore esperto, ha forse sbagliato manovra e l'elicotterino s'è impigliato nei cavi, è precipitato a terra, e lui è morto.

Certo sarà stato un errore umano, ma non smetterò mai di ripetere che quei cavi appesi,  che nessun articolo di giornale mette in discussione, sono la morte che ci passa sulla testa.

Lo so che vi appaio esagerata, eccessiva, che non è così: in realtà quello che è eccessivo è che noi vediamo il mondo solo come ce lo impongono e fanno vedere: comodo sì, ma letale. A noi ci basta ricaricare i nostri computer e tenere accesi i nostri apparecchi e va bene così.

Ma il mondo può anche essere disposto in altro modo, e bisogna cominciare a farlo, perché l'energia lo si sa può venire da altra fonte, ma anche i cavi disposti diversamente piuttosto che appesi ai tralicci - mostri infestanti anche esteticamente oltre che pericolosi - come in altre parti del mondo e anche in Italia accade.


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