venerdì 28 aprile 2023

Carletti il negriero, e l'Ortolana

Tenetevi pronti per il Pereto.

Insieme allo scandaloso Carletti (personaggio storico su cui pende un enorme macigno oblio-tabu, perché un fiorentino negriero per molti è un ossimoro concettuale...), tornerà a luglio anche l'altrettanto scandalosa ortolana (Son cavoli miei, confessioni di un'ortolana), e in versione del tutto rinnovata, molto diversa rispetto all'anno passato, e che già da questa primavera porto in giro per l'Italia.




mercoledì 26 aprile 2023

Lettera al Lettore Coraggioso 2: Fulvio Silvestrini e le opere inutili

Chi più di te, Fulvio, era un lettore coraggioso?

Non credo di averne conosciuto un altro più coraggioso di te! E non solo di giornali.

Ogni tanto arrivavi alla Baracca e mi prestavi un libro affinché lo leggessi e poi lo commentassimo insieme.

Purtroppo credo che, nonostante gli sforzi, non ti intitoleranno nemmeno la sala dell'emeroteca della Biblioteca Lazzerini, non solo la piazza davanti, per cui abbiamo raccolto, invano!, le firme.

Perché ci ostiamo nelle OPERE INUTILI? Fulvio, la nostra vita è stata tutto un susseguirsi di opere inutili, ma per noi importantissime.

Come leggere, per esempio.

Sai, purtroppo anche raccogliere le firme per intitolarti una piazza è stata un'altra opera inutile: tu non sei ancora morto bene, sei morto solo un pochino, sei appena morto, sei un morto fresco. Per lo Stato Italiano si muore bene solo dopo 10 anni. E poi, dopo dieci anni, bisogna dimostrare che siamo degni del ricordo, eh!

Noi, tu, con le nostre opere inutili, non ne saremo degni mai.

Perché siamo ricordabili solo se facciamo OPERE UTILI.

Ogni giorno il Potere sforna una giornata per ricordare questo o quest'altro; una Festa per il Quello e per l'Altro, bandiere e gagliardetti, ma poi ha fretta di dimenticare, di cancellare subito, di sovrapporre un'altra immagine a quella precedente, e soprattutto sopra coloro che fecero OPERE INUTILI, le persone che come te non servirono Loro.


giovedì 20 aprile 2023

Lettere al Lettore Coraggioso 1: Perché non vado al Salone del Libro di Torino

Caro lettore coraggioso,

lo sai perché non andrò al Salone del Libro di Torino?

Per un semplice motivo: non posso.

Non posso, perché volevo prenotare una camera d'albergo solo per una sera, ma è impossibile.

Tutti gli alberghi della zona attorno a Torino hanno stabilito come un cartello per cui tu non puoi restare per una sera e basta, devi almeno pagare minimo 2 notti obbligatoriamente, e già sei fortunato, perché la media è di dover dormire, obbligatoriamente, 4 notti di fila.

Altrimenti non puoi alloggiare in nessun hotel.

Prova a prenotare, e vedrai.

Ho chiesto: "Perché devo restare quattro notti se posso restare solo una? E' legale, lo potete fare?".

Mi hanno risposto, "No, forse non è legale, non lo sappiamo, ma noi dobbiamo guadagnare. E tanto Lei può anche protestare, ma noi abbiamo le spalle coperte da tutto il giro dei grandi affari che muove il Salone del Libro. Perché dobbiamo occupare una notte con due persone quando possiamo occupare, e sicuramente lo faremo, la stessa stanza per quattro notti?  Al suo posto ne verranno altre due, tutte a spese magari della tal casa editrice, che non andrà troppo per il sottile e fisserà la stanza come vogliamo noi ... Se Lei vuole una camera, la deve pagare per quattro notti. Punto. A non non importa se la userà solo una notte sola".

Testuali parole di un gestore o dipendente non so di un albergo.

Allora, ho chiesto a un altro: "Se io lascio prima la stanza d'albergo pagato, voi la potete rioccupare e guadagnare due volte?". "No, in teoria non si potrebbe, ma a volte càpita, all'ultimo momento può succedere...".

Ma è possibile che nessuno denunci questo misfatto? Ci sarà qualche casa editrice, qualche autore. che vorrà...oppure tu, lettore coraggioso, singolo essere umano che magari desideri visitare il Salone del Libro per elevarti culturalmente, tu denuncerai?

O leggi e basta e ti consideri coraggioso perché leggi libri che sono definiti coraggiosi?

No, tu non hai detto niente perché non sapevi. Già.

E' chiaro perché non vado al Salone del Libro di Torino?  Anche se ora potessi, non vorrei più. E tu?

mercoledì 19 aprile 2023

Contro il Teatro degli Ugualoidi

Il teatro (e tutto il resto dell'arte) fa bene, il teatro toglie la timidezza, il teatro aiuta a prendere consapevolezza di sé...

Sì sì, ma tutto questo poi alla fine diffonde mostriciattoli.

Gli Ugualoidi.

Una volta per tutte, finiamola con la cura! Il teatro fa male, deve fare male, deve ferire, non deve guarire.

Anche quando fa ridere!

Solo quando non ha pietà, solo quando è cattivo il teatro "serve" a contrastare la società degli Ugualoidi. 

Gli Ugualoidi sono pronti a colpire, si sa, con la loro faccia buona e rassicurante curante, SORRIDENTE, e producono diffondono smerciano il loro teatro, degli Ugualoidi.

Dobbiamo dire basta a queste cure, a questi esseri umani "curati" dagli imbroglioni!

A teatro, quando recitate cantate suonate ballate, e anche quando siete spettatori, abbiate coraggio, usate la frusta!

sabato 15 aprile 2023

LA TOSCANINA chiude la stagione 2022-23

Stasera, con LA TOSCANINA si chiude la stagione 2022/2023 alla Baracca.

L'articolo che copio sotto è apparso ieri su La Nazione.

Qui simpaticamente, oltre a sbagliarmi il cognome, mi si definisce "mattatrice". Il mattatore, addetto all'abbattimento di animali in un mattatoio,  nel gergo teatrale è colui o colei che riesce a far convergere su di sé tutta l'attenzione del pubblico. 

Non dovrebbe essere troppo difficile, visto che sulla scena sarò da sola.

mercoledì 12 aprile 2023

POLDA al Teatro del Cestello

Foto della Polda al Teatro del Cestello, martedì 11 aprile 2023. La serata è stata dedicata a Giulio Ginanni e organizzata dalla rivista Toscana Folk. Sotto sono con Lisetta Luchini e Alessandro Bencistà. Le foto sono di Paolo Boni, e mi piacciono particolarmente perché non ritoccate.







domenica 9 aprile 2023

Prossimamente POLDA e TOSCANINA

Martedì 11 aprile alle ore 21 sarò con un cammeino tratto da POLDA, strega pistoiese, al Teatro di Cestello a Firenze, invitata dagli amici di Toscana Folk, che mi hanno dedicato un articolo nel numero di marzo di quest'anno, e che qui ho pubblicato. L'ingresso è libero con prenotazione.

E sabato 15 aprile ore 21 alla Baracca torna LA TOSCANINA, viaggio in Toscana fra geografie e storie, aneddoti e personaggi, un po' rivisitato rispetto alla versione precedente: e alla Baracca la prenotazione è gradita.

Buona Pasqua! 
 
                                 (Foto Angelo Sabanito Polizzi)



venerdì 7 aprile 2023

Gonfienti: quel pasticciaccio brutto e senza fine


Sembra e gira voce che i Vigili Urbani siano andati a Villa Niccolini a Gonfienti e abbiano trovato il pavimento senza la lastra di cotto sopra. Insomma che questa sia stata rimossa, in fretta e furia, ma senza togliere la massicciata di cemento.
Per fortuna abbiamo le foto, del lastricato di cotto, non abbiamo sognato!
E dunque che significa, se fosse confermato? Che il proprietario non aveva il permesso, o che aveva un altro permesso, non quello di coprire per sempre la strada etrusca?
Eppure dal Comune di Prato altre voci affermavano che era tutto in regola, che il proprietario il permesso lo aveva!
E dunque, che cosa succede? Dov'è la verità? Dove sta la colpa per questo innegabile seppellimento?
In realtà la colpa è a monte: sta nel nel mancato acquisto da parte del Comune di Villa Niccolini (costava 700 miila euro se non ricordo male) per allestire in loco il Museo Etrusco di Gonfienti. Come doveva essere.
Solo allora si sarebbe potuto salvare la strada etrusca, documentata da tanto di librone sulla zona archeologica di Gonfienti pubblicato dalla Soprintendenza Fiorentina. A nostre spese! Tutto a nostre spese.
Con il museo a Villa Niccolini, a due passi dalla zona archeologica, le visite al sito di Gonfienti che ogni tanto la Soprindendenza organizza, sarebbero state sensate e succulente.
Ora il Museo lo hanno voluto a Campi (per me non sarà mai quello il Museo di Gonfienti, MAI), " lontano", ma chi visita la zona archeologica o quello che ne rimane, difficilmente si sposta là vederne i reperti!
E poi il fatto di avere un antiquarium in loco era, evidente!, una spinta per continuare a scavare, e chissà questo parco archeologico alla fine sarebbe stato fatto.
Non c'è stata alcuna volontà per questa nuova prospettiva per la Città di Prato, a cui questi signori che ci governano hanno assegnato da tempo un presente e un futuro solo di Contemporaneo!
Un pasticciaccio senza fine, dove le amministrazioni e gli enti preposti alla tutela che si sono succeduti in questi anni, tutti senza distinzione, hanno in realtà mancato la tutela del bene comune, non hanno restituito alla cittadinanza quello che LE APPARTIENE.
Il danno è irreversibile ed enorme. Risultato? Culturalmente, ma anche molto economicamente, la Città di Prato risulta impoverita, immusonita nella sua faccia-capannone, ancora una volta schiacciata dalla provincia di Firenze che le ha sottratto il museo, e gli scavi che non vanno avanti nonostante le promesse di un mattino di Giani: manca in sostanza un piano vero e sostanzioso per la zona archeologica, che ora con la copertura della strada antica da parte di un privato a cui è stata venduta la Villa, ha perso un altro pezzo importantissimo.
Un pasticciaccio brutto e senza fine.
Intanto, mentre si organizzano timidamente le visitine, quasi di nascosto!, i cartelli per la zona archeologica mancano, da nessuna parte a Prato è indicato che esiste una zona archeologica. Nessuna traccia di cartello turistico, e quello non costa 700 mila euro.

Vi è chiaro o no che i Lorsignori non vogliono gli Etruschi in mezzo ai capannoni, le terze corsie e le piste?

mercoledì 5 aprile 2023

Aprile invernario

🔴 Aprile invernario

Aprile sonnolento
ogni tanto si sveglia
e danza all'invernario
un passo avanti
e due indietro
birbone solitario
fa la linguaccia
e fa l'irriverenza
e della primavera
nasconde la faccia.

E s'apre e chiude
la foglia il fiore
a suo talento
la ricopre di neve
di freddo vento.

E primavera ritarda
zoppetta balbetta
e non avanza
e invece di bambina
sembra vecchietta.

(Perché lo faccia
è un mistero
si dice che sia
perché vuol fare
come gli piace
a casa sua
guastando le previsioni
degli smartfòni).



lunedì 3 aprile 2023

Riassuntino della stagione teatrale 2022-23


Il 15 aprile tornerà alla Baracca La Toscanina,  e sarà 
 l'ultimo appuntamento della stagione 2022-2023.

E' dunque tempo di fare un riassuntino veloce di quello che è stato fatto in questo anno.

I debutti sono stati ben cinque:

Io e Malaparte, che ripresenterò nella Pratestate 2023 (3 repliche)

Cimiteri, La veglia delle paure,  (4 repliche)

Spugliami, per la prima volta un debutto per l'ultimo dell'anno (3 repliche)

La Misandra  (3 repliche)

Ho visto le stelle, viaggio nello zodiaco (2 repliche).


Le riprese sono state:

Il poeta è un bandito

L'infanzia negata dei celestini

La brocca rotta

La Toscanina, che appunto sarà l'ultimo spettacolo di questa stagione.

E visto che qui tutti si rifanno trucco e parrucco con i numeri, quest'anno qualche record lo abbiamo registrato anche noi con un discreto aumento del numero di spettatori. 

Ricordo ancora una volta che La Baracca è un piccolo teatro che non riceve alcun tipo di finanziamento né pubblico né privato, e che liberamente si muove nell'ambito della produzione teatrale e artistica.

La stagione è stata dedicata a Fulvio Silvestrini, per cui abbiamo richiesto con tanto di firme la titolazione del piazzale davanti alla Biblioteca Lazzerini.  La risposta negativa è stata giustificata con le norme anche ribadite di recente dalla Prefettura, per cui non si può assolutamente derogare all'attesa di dieci anni prima di dedicare una via o piazza che sia a qualche essere umano. Nemmeno se meritevole. Ma soprattutto se scomodo o non alla moda come Fulvio.


domenica 2 aprile 2023

Secondo viaggio nello Zodiaco

Metto qui commenti e foto della replica di HO VISTO LE STELLE, Viaggio nello Zodiaco, che ieri sera secondo me è stato particolarmente riuscito.

Per l'occasione avevo realizzato anche una nuova locandina, come faccio a volte per le repliche.






Commenti

Molto brave e competenti (Donatella T.).

Avrei ascoltato all'infinito (leopardiano) questo magico viaggio nello zodiaco. Complimenti a entrambe: brave. (Sara M.).

Dialoghi stellari, monologhi galattici. (Maria Rosaria).

Stupende! Che sia l'incontro di svolta di una nuova pagina...Complimenti. (Patrizio?).

Uno spettacolo che mi ha sorpreso... Brave entrambe. In particolare volevo complimentarmi per i dialoghetti e la sua voce. Ma è cantante lirica? Grazie. (Emanuele M., che scrive via mail). 

sabato 1 aprile 2023

Il seppellimento di una strada etrusca

Un mio intervento sul seppellimento della strada etrusca a Villa Niccolini pubblicato oggi 1 aprile 2023 su Cultura Commestibile

Combatterò sempre questa oppressiva visione del mondo che ci trasforma per sempre in consumatori  schiavi che si muovono sulle enormi mostruose macchinone sui bilici assassini che sfrecciano sulle autostrade ai caselli senza casellanti meccanizzati telepass sulle strade interporti con guardrail anneriti che portano a quei centricimiteri commerciali costruiti da quei partiti da quegli amministratori colpevoli o menefreghisti che seppelliscono strade etrusche

Tutto senza virgola senza punto senza pausa come le nostre vite



Il "fattaccio" di Villa Niccolini


Ricevo e pubblico una lettera del prof. Centauro che riassume un po' gli ultimi fatti in merito al seppellimento della strada etrusca a Gonfienti.

Una ferita che non potrà mai essere sanata. 

Nel caso della nostra strada antica, si è andati oltre l'Archeologia preventiva, che è già autorizzare il cemento selvaggio, non si è nemmeno considerata la possibilità che il fienile, dentro cui "scorre" la strada stessa, potesse essere salvato e incluso nel Parco Archeologico di Gonfienti.


Cara Maila,

A distanza di una settimana dalla notizia, torno sul "fattaccio" di Villa Niccolini, soprattutto per dar conto a tutti quelli  che mi chiedono come diamine sia potuto accadere quel che è accaduto in quel "prezioso" fienile, passato da possibile antiquarium del parco archeologico ad anonima "scatola" immobiliare. Me lo stanno domandando in tanti dopo aver letto l'articolo  pubblicato dalla Nazione-Prato nella scorsa settimana, e che tu stessa hai replicato nel blog con ulteriori  commenti. D'altronde, sono tuttora le stesse domande che noi stessi continuiamo a  porci senza plausibili risposte come in un incubo. Ed io, come te, per questo ci siamo prodigati per tutta la settimana al fine di conoscere i fatti  che hanno portato a cancellare  una parte assai significativa dell'area archeologica di Gonfienti: i 24 mt. di acciottolato viario del VI-V se. a.C., unitamente a strutture murarie della città degli Etruschi sul Bisenzio, non sono esattamente uno scherzo. Purtroppo allo stato attuale dobbiamo , in mancanza di  elementi risolutivi, confermare che queste rilevanti testimonianze del nostro passato sono andate perdute per l'intera estensione del ritrovamento, sepolte sotto una massa di cemento e la soprastante pavimentazione in cotto. 
Si può però dire che tutto questo è potuto succedere sotto gli occhi di tutte le autorità preposte, comunali e ministeriali. Non ti nego  l'imbarazzo di  non essere stato in grado di sciogliere il  "fatico" quesito sollevato dai lettori, cioè  perché tutto questo?. Infatti c'è da risolvere un rebus perchè da una parte gli uffici comunali assicurano che  l'iter istruttorio seguito dalla pratica edilizia  è stato del tutto regolare, dall'altra  la stessa soprintendenza dà conferma che  da parte loro la valutazione sul progetto edilizio non era prevista. Ce lo  ha  ben spiegato  con una mail il funzionario archeologo che segue gli scavi, motivando che "nessun atto era dovuto  in quanto la Villa non è interessata da vincolo architettonico"; Un ulteriore riscontro alla segnalazione ci è stato dato con documento protocollato a firma dalla stessa soprintendente. Ineccepibile! Tuttavia, tutto ciò  non risolve evidentemente  il "giallo" per quanto è successo, se mai di giallo si può parlare, come pure non esiste alcuna giustificazione  per  un eventuale "misunderstanding"  tra le parti. Tutto ciò, come sappiamo,  non ha evitato che si arrivasse  a produrre un danno che appare non rimediabile nei confronti - come  indicato nel  sopra citato documento del 30 marzo u.s.:  "di resti di età tardo arcaica pertinenti all'insediamento etrusco di Gonfienti, rinvenuti durante i lavori di sottofondazione  delle murature  dell'antico fienile  della villa ... resti archeologici sottoposti a provvedimento di dichiarazione di interesse particolarmente importante con provvedimento DDR 534/2010 ecc. ecc. 
Non avrei altro da aggiungere se non ribadire, una volta di più, un profondo senso di sconforto che va a sommarsi a tanti altri "bocconi avvelenati" buttati giù che sono stati disseminati nel recente passato sui suoli della Gonfienti Etrusca.

GAC

PS. Un' ultima cosa : permettimi di ringraziare  chi ha messo in luce questo  misfatto, non so come altro chiamare, contro il patrimonio che altrimenti sarebbe addirittura passato sotto silenzio.e chissà per quanto tempo. 




Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.