venerdì 1 dicembre 2023

L'intolleranza dei tolleranti

Il 22 di dicembre credo inaugurano una piccola Biblioteca Comunale a Casale, a Prato, adiacente alla scuola elementare.

Non ho ricevuto alcun invito. Né lo riceverò. Dice: ma come, avresti dovuto?

Certo. L'amministrazione, se fosse come dovrebbe, anche nella persona del presidente del consiglio comunale che abita davanti, avrebbe dovuto subito coinvolgere il mio piccolo teatro, la Baracca, che vive e resiste, come sul giornale dicevano ieri, da molti anni nella frazione e che, a costo zero per la comunità, anima culturalmente la zona e non solo.

Ma non lo fa; e non perché non ha soldi o altro, ma perché non lo amano, non lo vogliono.

Ne farebbero a meno volentieri. E infatti gli amministratori non ci vengono mai. E l'hanno dimostrato anche durante le varie repliche dello spettacolo su un ex sindaco di Prato, Giovannini!

Non vogliono intavolare le cosiddette sinergie con uno spazio autonomo. 

E' così, che con l'indifferenza e il disprezzo sordo e contagioso spesso si riesce a far morire gli spazi liberi.

La cultura, di cui alcuni mostrano di avere solo idee vaghe e confuse e che non frequentano se non ha certo marchio, è solo quella che decidono loro, e chi non è del partito o di area, sta fuori dal giro che conta. Non sono capaci di gestire le opposizioni, le critiche, il dissenso, vitale nella democrazia.

Compiono il solito sbaglio di sempre.

E' l'intolleranza degli intolleranti di cui parla Pasolini.

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