mercoledì 31 gennaio 2024

Su gli spettacoli alla Baracca del febbraio 2024

INFORMAZIONI sui prossimi spettacoli alla Baracca: 

per lo spettacolo su TINO SCHIRINZI di sabato 3 febbraio, ore 21,15, POSTI ESAURITI.

Per la commedia di sabato 10 febbraio, ore 21,15, L'AMORE PIPPO, la prenotazione è obbligatoria. Dopo lo spettacolo offriremo un piccolo dessert con spumante per festeggiare, a scelta: o il Carnevale, che ormai non festeggia più nessuno, gli si preferisce Halloween, o per salutare la ormai fuori moda Festa degli Innamorati. Dite cosa scegliete.

Anche per LA MOSTRA PARLANTE sui CELESTINI del 23 e 24 febbraio ore 21,15 la prenotazione è obbligatoria: è una mostra-performance teatrale non consueta eccetera e i posti disponibili saranno pochi.


Si prenota scrivendo a teatrolabaracca@gmail.com. 
Le prenotazioni sui social non sono tenute in conto. Come sa chi ci frequenta, rispettiamo l'orario fissato per l'inizio; a spettacolo iniziato non si entra.

sabato 20 gennaio 2024

La mostra parlante sui celestini e altro





Alcune indicazioni per la mostra parlante Ti mando ai celestini.

Probabilmente anticiperò al venerdì il debutto, per cui sarà possibile visitare/assistere alla mostra il venerdì 23 e il sabato 24 febbraio.  Da confermare.

Per la mostra parlante bisogna prenotare. Non si tratta di una mostra  statica, è una performance, e lo spazio come sapete è piccolo.

Si pagherà un biglietto: ma ci saranno agevolazioni per gruppi di persone, come già facciamo alla Baracca da tempo.

Si tratta di una mostra credo significativa, se non altro per i documenti che vi si presenteranno, e non abbiamo sponsor, né alcun tipo di finanziamento;  quello che vedrete è frutto del lavoro di venti anni, ed è fatto con i soldi del teatro, su cui naturalmente poi pagherò le consuete tasse.

Ho la presunzione di ritenere che la mostra parlante sarà un appuntamento da non perdere...E non finisce qua, come si dice. Ma chi verrà alla mostra saprà tutto.

Per l'altro spettacolo-scandalo, Carla Lonzi sono io!: andrà alla settimana dopo l'8 marzo a causa di alcuni miei impegni fuori Prato, la tournée. Ma di questo e dell'altro saprò dire meglio fra qualche giorno.




venerdì 19 gennaio 2024

Parliamo di cose serie: l'Italia è un protettorato

Copio uno scritto del mio amatissimo maestro Agamben. 

Stati sovrani e protettorati
I discorsi di coloro che parlano sui media di questioni di politica estera in Italia sono privi di ogni fondamento, perché fingono di ignorare che l’Italia non è una nazione sovrana, ma un protettorato. Secondo il diritto internazionale, una nazione che ospita sul suo territorio un numero di basi (alcune delle quali segrete e piene di bombe atomiche) pari a quello che gli Stati uniti intrattengono in Italia non ha sovranità sulla sua politica estera, ma solo sulla sua politica interna; è, cioè, tecnicamente un protettorato. 

Questo spiega perché il nuovo governo, che, definendosi di destra, avrebbe dovuto innanzitutto rivendicare uno statuto di piena sovranità, si è semplicemente uniformato, rispetto alla guerra in Ucraina, alle direttive dello Stato protettore. Lasciamo immaginare a chi ne ha voglia che cosa avverrebbe, infatti, a un capo di stato che aprisse una vertenza sulla presenza delle basi degli Stati Uniti sul nostro territorio. Eppure la questione va ben al di là di un problema di sovranità, dal momento che essa implica che, nel caso di una nuova guerra mondiale, l’Italia sarebbe il primo paese a subire un bombardamento nucleare che la distruggerebbe interamente. È purtroppo inutile sperare che i giornalisti pagati dal potere per ora ancora dominante si pongano questo genere di problemi. 

17 gennaio 2024
Giorgio Agamben


giovedì 18 gennaio 2024

Gli Zelig di partito

Quando comincia la corsa alle elezioni,  ecco che appaiono, e sempre: sono loro, gli Zelig di partito.

Ad ogni manifestazione ci sono, si fotografano, si condividono, si "laikano", sorridono sempre. 

Non si mostrano mai soli, circondati aureolati e protetti, stanno dalla parte della maggioranza. Anche se è minoranza.

Hanno il loro seguito, i loro giovani da sponsorizzare, i loro clic clac clan, la loro associazione da veicolare. I vecchi amici.

Porteranno da bravi la loro manciata di voti. Si aspettano qualcosa di buono. Stanno negli eventi come al ristorante, col tovagliolo davanti alla portata.

Intonano gli alleluja, salmi e versetti, li sanno a memoria, anche se un tempo erano comunisti o chissà cosa.

C'è anche l'assessore jolly, anche lui si fa ritrarre, e sorride sempre, anche lui. O forse vedo il sindaco? O è un podestà? Che anno è? Siamo nel Trenta?

C'è sempre un amante di lato, l'aspetto sessuale non è mai dimenticato, anche se mai e mai detto, per carità. Puritani, conformisti, vestono ammogliati. 

La loro cultura è perbenista, e opera per il bene della città. 

(Segue).

mercoledì 17 gennaio 2024

Sanremo al Pecci: ecco il finale

E così, si arriva alla farsa, ma non a teatro, al Museo Pecci, dove si potrà assistere alla finale di Sanremo con un comodo biglietto e naturalmente l'aperitivo.

E c'è anche il "dress-code", l'abito consigliato insomma, a sigillare il conformismo più totale di cui parlavo nello scritto precedente a questo.

Non è un'idea originale, ca va sans dire!, copiano anche loro, da Milano, dove i locali in odore di snob organizzano serate Sanremo con tanto di giuria locale eccetera. 

"FINALE SANREMO 2024

Sabato 10 febbraio 2024

dalle ore 18:00 presso il Centro Pecci

 

La finale del Festival di Sanremo 2024 arriva sul grande schermo del Cinema del Centro Pecci, regalando alle persone appassionate della manifestazione un'esperienza unica e coinvolgente.

 

La proiezione in diretta della serata finale di sabato 10 febbraio permetterà di condividere un momento sempre più presente nell’immaginario collettivo del Paese all’interno dell’architettura del Centro Pecci. L’atmosfera sarà quella delle grandi occasioni: dalle 18:00 alle 19:00 sarà possibile visitare Eccentrica Le collezioni del Centro Pecci, mentre dalle 19:00 alle 20.30, presso il Cargo Bistrot, sarà organizzato un aperitivo accompagnato da un ricco buffet. Dalle 20.30 inizierà la proiezione della serata finale del Festival di Sanremo, con uno speciale photobooth floreale, preparato per l’occasione.

 

Dress code:

Eleganza Eccentrica!..."

https://centropecci.it/it/eventi/finale-sanremo-2024#

Gli scopiazzatori del mondo Gùgol

Uno degli aspetti più aberranti del mondo Gùgol è il ritenersi liberi di scopiazzare dagli scritti e detti altrui senza citare la fonte, naturalmente.

L'ho trovato su Gùgol. L'ho trovato "on-line". 

E proprio lì trovo, per esempio, citazioni quasi alla lettera del mio libro sui celestini senza essere nominata.

Altri che si fanno belli del mio lavoro come se fosse il loro.

E tanto per fare un esempio, e proprio sui celestini: prima del mio spettacolo nel 2004, nessuno aveva mai detto niente sull'argomento dalla fine del processo, se si esclude  il libro Il Paese dei Celestini (Istituti di assistenza sotto processo) di Guidetti Serra e Francesco Santanera, che per primi ebbero il merito di documentare i maltrattamenti nei confronti dei bambini negli orfanotrofi, di cui il caso dei celestini fu il primo affrontato dalla giustizia italiana. 

E a Prato il pittore Marcello Meucci, che era stato l'unico a denunciare, tramite i suoi dipinti, quello che aveva vissuto da piccolo celestino. Per cui il giornalista della Nazione Franco Riccomini aveva potuto scrivere un articolo a metà degli anni '90. Poi nient'altro.

Tant'è che, come ho detto a teatro, per il mio racconto fui linciata e quasi minacciata. Non si trovava il Libro Bianco. Distrutti i documenti. I primi celestini da me intervistati, erano addirittura impauriti o intimiditi a rivelare le loro antiche esperienze. Qualcuno chiese: ma perché? Ora il mondo è cambiato. Prima i bambini venivano tutti picchiati, eccetera.

E così per la questione dei concubini di Prato, Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, che denunciarono l'allora vescovo di Prato Fiordelli per averli definiti "pubblici concubini": si erano sposati, erano gli anni '50, solo civilmente.  Qualche giornalista arrivò perfino a parlar male del mio dramma senza averlo visto. L'argomento era tabu. E non solo da un punto di vista religioso. Era stata una questione politica difficile, il Partito Comunista di allora aveva tramato con il Vaticano...

Ma altri, non solo io, potranno documentare l'arraffìo in atto nel mondo Gùgol. 

Questo è la normalità soprattutto nei confronti di personaggi non conformi o non protetti dai partiti o, se in qualche modo, si deve dar loro fastidio, metterli a tacere, farli dimenticare, questa è la prassi corrente.

Chissà cosa direbbe oggi Carla Lonzi su questo argomento che le stava molto a cuore. Era contro la mitologia dell'opera del genio, ma altrettanto contro chi sfruttava sentimenti, idee, opere altrui, in particolare un tempo delle donne, senza citare, senza documentarne l'apporto. 

Chissà cosa avrebbero detto i miei maestri Macrì e Roncaglia, filologi e attentissimi alle "radici", alle fonti.

Io naturalmente non ci sto, e denuncio questo andazzo, sfregio, azione culturale e perché no politica scorretta.

Il plagio è diventato normale, e questo è un aspetto politico e sociale pericoloso, disumano, crudele.

Senza contare che favorisce il dilagare dell'imbecillità e del non pensiero.  Del mondo a portata di mano, quando invece il mondo è un luogo molto faticoso dove stare, anche se l'unico. 

E' anche così che dilaga la dittatura in cui viviamo, soffocante più del vecchio mondo borghese o clericale, quella del conformismo.

domenica 14 gennaio 2024

Polda cantastorie

La Polda con la zucca e la chitarra nera:
sembra una strega, ma è cantastorie, non versiera.
Canta per i vecchi i bimbi e i grandi
mischia presente e passato, e toglie affanni;
per un'ora almeno ci si scalda e scorda
e cuore e cervello vi si accorda.
 

venerdì 12 gennaio 2024

Cartellone 24

Grazie per l'articolo, è uscito su La Nazione di oggi. 

Vi aspetto domenica 14 gennaio ore 17 alla replica della POLDA. 

Sono fiabe e storie toscane molto adatte agli adulti. Folklore puro.
Riguardo alla mostra sui CELESTINI, nell'articolo non è specificato, perché non l'avevamo comunicato, si tratta come ho invece detto qui ieri, di UNA MOSTRA PARLANTE, qualcosa di unico credo, non solo per la modalità del tutto nuova per una mostra, almeno in questi tempi ingessati, ma anche perché tratta di documenti inediti; in vent’anni e più di repliche ho accumulato molto materiale. Ma a suo tempo avrò modo di approfondire. Invece FELINO fughe e vita di celestino è uno spettacolo originale, anche se ispirato da una storia vera come è normale in questo ambito, a metà strada fra la sceneggiatura pasoliniana e il testo teatrale. 

Poi tutto il resto, per noi sarà una stagione importante: a fine gennaio lo spettacolo di Gianfelice L'ANARCHICO GENTILE da Heinrich Boll, lo scrittore contro la guerra e non convenzionale per eccellenza; e ancora ospiteremo lavori di alcuni amici che vengono ad arricchire il cartellone: a febbraio TINO SCHIRINZI, MIO PADRE, della figlia attrice Alla Munchenbach, e la Scuola di Cinema Anna Magnani di Prato, che a marzo farà un'escursione nel teatro con DIARIO di Massimo Smuraglia. 

Nell'occhiello dell'articolo c'è un errore: si tratta di Carla Lonzi, come poi è scritto correttamente all'interno, il monologo è su di lei: TACE, ANZI PARLA CARLA LONZI. Questo è il titolo corretto.

Che Santa Pupa ci protegga, come dicono a Roma, da invidia cattiveria e dalla Vecchia.




giovedì 11 gennaio 2024

Mostra fotografica parlante






Alla Baracca ci sarà una sorpresa: una MOSTRA PARLANTE sui celestini. Completamente originale e con "nuovi" documenti.

Quest'anno 2024 sarà memorabile e coraggioso. Poetico e politico. Non perdetevi nemmeno un appuntamento.

Intanto, per questo gennaio: domenica 14 io con la Polda, e venerdì 24 e sabato 25 Gianfelice con L'anarchico gentile da Heinrich Boll.

mercoledì 10 gennaio 2024

Elsa Morante a PPP

Questa poesia di Elsa Morante, scritta dopo l'assassinio di Pasolini nel 1975, è così attuale da straziare. Lei era una vera combattente. Contro i farisei, contro i fascisti baffuti e le loro squadrette di sempre.


A P.P.P.  In nessun posto, di Elsa Morante.

E così,
tu – come si dice – hai tagliato la corda.
In realtà, tu eri – come si dice – un disadattato
e alla fine te ne sei persuaso
anche se da sempre lo eri stato: Un disadattato.
I vecchi ti compativano dietro le spalle
pure se ti chiedevano la firma per i loro proclami
e i “giovani” ti sputavano  in faccia
perché fascisti come i loro baffi:
(già, tu glielo avevi detto, però
avevi sbagliato in un punto:
questi sono più fascisti dei loro baffi)
ti sputavano in faccia, ma ovviamente anche loro
ti chiedevano la propaganda per i loro volantini
e i soldi per le loro squadrette.
E tu non ti negavi, sempre ti davi e ti davi
E loro pigliavano e poi: “lui dà”
– bisbigliavano nei loro pettegolezzi –
“per amore di se stesso”. Viva, viva
chi ama se stesso e gli altri ama come se stesso.
Loro odiano gli altri come se stessi
e in tale giustizia magari si credono
di fondare una rivoluzione.
Loro ti rinfacciavano la tua diversità
dicendo con questo: l’omosessualità.
Difatti, loro usano il corpo delle femmine
come gli pare. Liberi di usarlo come gli pare.
Il corpo delle femmine è carne d’uso
ma il corpo dei maschi esige rispetto. E come no!
Questa è la loro morale. Se una femminella di strada
avesse assassinato uno dei loro
non la giustificherebbero perché immatura.
Ma in verità in verità in verità
quello per cui tu stesso ti credevi un diverso
non era la tua vera diversità.
La tua vera diversità era la poesia.
È quella l’ultima ragione del loro odio
perché i poeti sono il sale della terra
e loro vogliono la terra insipida.
In realtà, LORO sono contro-natura.
E tu sei natura: Poesia cioè natura.
E così, tu adesso hai tagliato la corda.
Non ti curi più dei giornali
– [la] preghiera del mattino – con le crisi di governo
e i cali della lira, e decretoni e decretini
e leggi e leggione. Io spero
che un’ultima sola grazia terrena ti resti ancora – per poco –
ossia ridere e sorridere. Che tu di là dove sei
– ma per poco ancora – di là, dal Nessun Posto
dove ti trovi ora di passaggio –
che tu sorrida e rida dei loro profitti e speculazioni e rendite accumulate
e fughe dei capitali e tasse evase
e delle loro carriere ecc.
Che tu possa riderne e sorriderne per un attimo
prima di tornartene
al Paradiso.
Tu eri un povero
E andavi sull’Alfa come ci vanno i poveri
per farne sfoggio tra i tuoi compaesani: i poveri,
nei tuoi begli abitucci da provinciale ultima moda
come i bambini che ostentano di essere più ricchi degli altri
per bisogno d’amore degli altri.
Tu in realtà questo bramavi: di essere uguale agli altri,
e invece non lo eri. DIVERSO, ma perché?
Perché eri un poeta.
E questo loro non ti perdonano: d’essere un poeta.
Ma tu ridi[ne].
Lasciagli i loro giornali e mezzi di massa
e vattene con le tue poesie solitarie
al Paradiso.
Offri il tuo libro di poesie al guardiano del Paradiso
e vedi come s’apre davanti a te
la porta d’oro
Pier Paolo, amico mio

lunedì 8 gennaio 2024

Programma 2024 alla Baracca: gennaio-aprile

Lo so, il programma è ambizioso. Va fino alla metà di aprile di questo 2024 appena iniziato. Se Santa Pupa ci assiste, continueremo anche dopo. Ringrazio i colleghi che in questa seconda parte della nostra stagione saranno con noi al Teatro La Baracca. 

Gli spettacoli potrebbero subire modifiche: siamo umani, senza finanziamenti, e spesso anche fuori città: il teatro è il nostro lavoro.  E' sempre bene informarsi e prenotare prima della data all'indirizzo teatrolabaracca@gmail.com. 


Dettagli e approfondimenti sui singoli spettacoli saranno dati di volta in volta.

Ricordo che la terza edizione de L'infanzia negata dei celestini si può acquistare solo presso il teatro La Baracca.

 

 

Domenica 14 gennaio, ore 17

PROGETTO FIABA DEL TEATRO LA BARACCA

LA POLDA

Racconta fiabe e storie toscane

Di e con Maila Ermini

 

Venerdì 26 e sabato 27 gennaio ore 21,15

L’ANARCHICO GENTILE

Dalla novella di Heinrich Böll 

Cortesia quando è inevitabile violare la legge

Di e con Gianfelice D’Accolti

 

Sabato 3 febbraio, ore 21,15

TINO SCHIRINZI, MIO PADRE

di e con Alla Munchenbach

Reading musicale tratto dal libro Tino Schirinzi, Un mestiere costruito sull'acqua 

 

Domenica 11 febbraio, ore 17

L’AMORE PIPPO

Il quaderno degli amanti

di e con Maila Ermini e con Gianfelice D'Accolti

 

Sabato 24 febbraio, ore 21,15

PER I VENTI ANNI DE L’INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI

CELESTINI DA SCANDALO

Mostra fotografica documentale sull’Istituto dei Celestini di Prato con letture e inediti con nuova presentazione della terza edizione del libro.

 

Venerdì 8, sabato 9 marzo

TACCIO, ANZI PARLO…DI CARLA LONZI

di e con Maila Ermini

 

Venerdì 22 e Sabato 23 marzo, ore 21,15

LA SCUOLA DI CINEMA ANNA MAGNANI

presenta

DIARIO

Monologo teatrale per una donna

Di Ilaria Mavilla

dal Diario di Giovanna Ramalli

regia di Massimo Smuraglia

 

Sabato 13 aprile, ore 21,15

PER I VENTI ANNI DE L’INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI

FELINO

Fughe e vita di un celestino

Sceneggiatura teatrale di Maila Ermini



venerdì 5 gennaio 2024

Venti anni de L'Infanzia Negata dei Celestini


Quest'anno celebro i 20 anni de L'infanzia negata dei celestini, che debuttò nell'ottobre del 2004.

Per questo nel 2024 alla Baracca ci saranno alcuni appuntamenti speciali, oltre al consueto spettacolo a dicembre.

Il primo, a febbraio, sarà una nuova e originale presentazione del libro omonimo, recentemente ripubblicato in terza edizione, che sarà accompagnato da una vera e propria mostra fotografica, diversa da quella che ha sempre accompagnato lo spettacolo; e poi, a primavera, uno spettacolo teatrale che attendeva da alcuni anni: doveva essere  presentato nel 2020, ma a causa della pandemia e di altri miei impegni fu a suo tempo rimandato proprio a questo anniversario.

Presto indicherò le date nella presentazione della nuova programmazione.



giovedì 4 gennaio 2024

Programma 2024 alla Baracca

Cominciamo a inserire i primi spettacoli e appuntamenti del 2024. Il programma è in aggiornamento. Quest'anno sarà dedicato ai vent'anni dal debutto de L'infanzia negata dei celestini e sono in programma alcuni appuntamenti importanti durante tutto l'anno.



Domenica 14 gennaio, ore 17

LA POLDA

Racconta fiabe e storie toscane

 

Venerdì 26 e sabato 27 gennaio ore 21

L’ANARCHICO GENTILE

Da una novella di Heinrich Böll 

Di e con Gianfelice D’Accolti






lunedì 1 gennaio 2024

Bel debutto de L' Amore Pippo


Grazie a tutti coloro che hanno permesso il bellissimo debutto de L'AMORE PIPPO (Il quaderno degli amanti) del 31 dicembre 2023. Entusiasmo di noi interpreti, me e Gianfelice, e grande soddisfazione del pubblico con un dopo spettacolo amichevole, gioioso e molto ghiotto.

Lo spettacolo sarà replicato domenica 11 febbraio alle ore ore 17.

Presto pubblicherò tutto il ricco programma dei prossimi spettacoli alla Baracca.


Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.