mercoledì 23 luglio 2025

Teatro InFrazione: i primi spettacoli, e una polemica


I primi due spettacoli della stagione alla Baracca, li trovate qua sotto.
Poi verranno gli altri, magari anche con qualche ripresa dal nostro repertorio, e spero con diverse novità.

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A margine noto che in questi giorni, sui giornali locali, dopo la crisi della città di Prato, con la caduta della giunta, qualcuno e da più parti,  osservando il vuoto culturale, ma non necessariamente vivendolo, programma convegni e incontri per parlarne;  e anche se ne discute con personaggi del fu passato, che, criticando l'agire politico-culturale, arrivano anche sentenziare sul teatro periferia! 
Siamo alle solite! Parlano di teatro di periferia coloro che in periferia il teatro non lo hanno né fatto né frequentato. Al massimo qualche volta lo hanno fatto calare dall'alto, planato e spalmato. Essi lo intendono a comando loro, il teatro di periferia, come una eco che dal centro va ai margini e rimbalza indietro.
Direi anche basta con questo giochino. E' sempre lo stesso potere che blatera e che è fuori dalla realtà. O sta in una realtà comoda e ben nutrita.
La realtà è che il teatro in periferia è per niente esaltante, faticoso, umiliante spesso perché il pubblico non si sente alla moda a frequentarlo, non è finanziato da nessuno, bisogna spendere di tasca e fatica propria ed è considerato di serie B o C, e soprattutto non è accettato se è indipendente. Se non veicola voti o consenso.  
Quindi tacciono sul lavoro di chi - ormai rari come i can gialli - lo pratica e lo inventa da anni e anni. 
Il teatro di chi ne è autore e tecnico, facitore completo.
Si preferisce, dal centro, osservare silenziosamente e con livore e parlandone con disprezzo, per magari poi meglio e senza colpa sentire, copiarne modi e temi.
Come disse Vassalli, quando Ronconi gli voleva rubare l'idea di un testo teatrale: " So per esperienza diretta che in Itaglia tutti cercano di fregare tutto a tutti, persino le idee". (Voleva dire: soprattutto quelle).
Continua la dominazione del pensiero e agire unico, e i prossimi signorotti locali, i privilegiati si annunciano gli stessi di sempre.
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Teatro InFrazione

Il primo spettacolo porta la firma di Gianfelice, una interpretazione dalle prose di un autore tedesco non molto conosciuto in Italia, Wolfagang Borchert, ostinato poeta contro la guerra e antinazista, morto giovanissimo. E' una assoluta novità. Di lui è famoso soltanto il testo teatrale Fuori davanti alla porta; Gianfelice invece interpreta le sue prose, sconosciute a tutti praticamente. Il titolo dello spettacolo è: PrOsare Borchert. In questi tempi mi sembra un autore direi necessario.


Il secondo è opera mia, Un mese con Carlo Monni
Per me Carlo Monni interpretò nel 2011 e 2012 Leonardo, Diario Intimo di un Genio.
Lo spettacolo è tratto dal diario di scena di quei giorni, in particolare delle prove, e non rievoca solo la figura di Carlo, giocosamente in modo iconico, come già da altri è stato fatto, ma anche le difficoltà, le incomprensioni, le arrabbiature che nacquero fra noi durante le prove e le recite, essendo due artisti completamente diversi.
In realtà i giorni furono più di 30, durante i quali gli feci da infermiera e cuoca, da autista e confessora, ed ebbi modo di riflettere, anche insieme a lui, sul teatro e sul cinema, sugli attori (quanti aneddoti!) e sulla cultura popolare e birbona.

Venerdì 12 e sabato 13 settembre 2025

PrOsare Borchert

interpretazione e regia di Gianfelice D'Accolti

Dalle novelle delle macerie o del punto zero

di Wolfgang Borchert


Venerdì 26 e sabato 27 settembre

Un mese con Carlo Monni

Appunti di vita e teatro

scritto e interpretato da Maila Ermini


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