martedì 31 gennaio 2012

Contro-correntisti

Così è venuto fuori, dal caso Madoff dei Parioli di Roma, che fiori di artisti e contro-correntisti affidassero a  tipi come tale Roberto Torregiani (un ex-NAR, Nucleo Armati Combattenti) i loro risparmiucci per i loro mega-investimenti, che andavano contro-corrente anche loro, dato che alcuni hanno chiesto lo scudo fiscale per rimpatriare i soldini: Riondino, la signora Guzzanti, la sorella dell'ex-ministro Melandri...e, insieme a un frate c'è anche Samantha De Grenet.
Siamo piombati di repente in una novella neo-boccaccesca, in quelle dell'inganno e della beffa.
La Guzzanti si auto-offende: "Fui una imbecille". Astuta.
In realtà quando si offende, quando si usa la grossolanità si passa sempre alle conclusioni, liquidando il tutto senza dare spiegazioni. Chi offende lo fa apposta: vuole proprio superare quelle. Per quanti atti disonesti o sciocchi o malvagi o comunque negativi uno possa commettere, con una sola grossolanità si cancella e legittima tutto quello che è stato compiuto.
Così si evita anche il danno di immagine, che oggi, nella società-immagine, ha sostituito l'antico e desueto onore, che però non aveva implicazioni economiche.
Nulla di male in concreto a fare affari, investimenti, utilizzare scudi fiscali, naturalmente: è tutto legale.
Però che tristezza contro-correntista m'è presa, se penso che anch'io sono controcorrente ma non guadagno altrettanto; se penso ai miei incassi, mi dico che il mio contro-correntismo non va molto bene come a questi signori che posso definire miei colleghi...
Che contro-correntismo sarà il loro? Come fanno?
Così come quello di Celentano, che contro-correntismo sarà, che per una sera guadagna quanto io in dodici vite: naturalmente lui dà tutto in beneficenza...Enza enza enza.

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