L’assessorato alla cultura di Prato ha pubblicato le nuove regole per le domande di contributi.
Innanzi tutto si dice che le nuove regole sono più restrittive, perché lo impone la Legge. Non si dice però quale.
Sembra di capire che saranno erogati meno soldi, e coloro che li riceveranno forse faranno parte di un club molto selezionato.
Vediamo un po’.
Innanzitutto saranno dati contributi agli enti partecipati del Comune, quindi a chi già ne riceve.
Sembra fantascienza, ma è scritto proprio così.
Noi del Teatro La Baracca, in questa casella, non ci siamo.
Poi a chi programma in modo tale da essere 'inseribile' in manifestazioni promosse dal Comune – qui potremmo forse rientrarci -, quindi nessuno può andare a suo modo o a suo piacimento, la direzione deve essere una.
Poi saranno dati soldi a chi delinea interventi che siano in linea, 'congruenti' con la politica del Comune: dunque basta con le scappate laterali o la creatività oppositiva, eccetera. Basta con queste baggianate. I giovani saranno favoriti fino a quando seguiranno queste linee? Potranno pensare e creare con la loro testa?
E ancora: saranno favoriti quei programmi che uniscono qualità e accessibilità a un vasto pubblico: ovvero, il nostro teatro che ha una capienza ridotta sarebbe ancora una volta escluso, o forse si deve intendere che noi, facendo più repliche e avendo comunque certo numero di spettatori, possiamo rientrare nella casella del ‘vasto pubblico’?
E ancora: farebbe parte del club chi preveda spese sostenibili anche grazie all’appoggio di sponsor privati! E dunque noi, insieme a diversi altre associazioni e gruppi, non potremmo essere inseriti in questa casella.
(Perché? Perché il salumaio di Casale o di Figline o di chissà dove ha già difficoltà a campare per conto suo e difficilmente sborsa in questo periodo, e in particolare per un teatro che propriamente non è e non vuole essere commerciale…).
E saranno privilegiati coloro che sostengano i talenti pratesi e il ruolo del centro storico...Questa è veramente bella e sorprendente, non l’avevo mai sentita dire! Che significa sostenere il ‘ruolo del centro storico’ in una programmazione culturale? E il ruolo della periferia, a questo punto, qual è, se non viene premiato?
Per questo trovarci qui, in questo luogo, saremo tagliati fuori oltre che dal benedetto centro storico, anche dai contributi?
Per questo trovarci qui, in questo luogo, saremo tagliati fuori oltre che dal benedetto centro storico, anche dai contributi?
Ma questo è discriminazione, segregazione spaziale!
Ma da dove è uscito questo indirizzo programmatico? Da quale cappello magico?
Vogliamo sperare di letto male, che ci sia stato un fraintendimento…perché appare un programma fatto apposta per dare contributi, che ne so, a un teatro come il Politeama, che sembra avere tutti i crismi per accedere alla più grande fetta della torta, insieme al Metastasio.
Ma già non avviene così?
Ancora una volta, grazie alla magica parola 'crisi' così comoda e perfetta, sembrerebbe premiata la cultura centralistica, potente, che viene dall’alto. La tendenza è far sparire l’alternativa, la diversità, la creatività vera. Sovietismo post quem ed extra moenia.
L'unica novità di questa direttiva è quella di andare ancor più dirittamente verso l'omologazione.
Grazie. Dopo la chiusura di Sipario Aperto, serviva proprio una misura così!
L'unica novità di questa direttiva è quella di andare ancor più dirittamente verso l'omologazione.
Grazie. Dopo la chiusura di Sipario Aperto, serviva proprio una misura così!
Sembrerebbe non servire a niente lavorare così tanto, far vivere la periferia, ormai ridotta a nulla, depressa e dormitorio, a luogo per gli impianti anaerobici, non vale nulla essere qui con un teatro dal 1993 –dico da quasi vent’anni! -, senza aiuti, senza padrini, non vale nulla aver scritto su Prato, nel bene e nel male aver speso tutto questo tempo per la memoria di una città, vale il Centro Storico, valgono gli sponsor, vale il ‘vasto pubblico’, i 'talenti pratesi'!
Se così fosse, se non abbiamo interpretato male, credo che sia tutto sbagliato, dannoso, e forse, a lungo andare, pericoloso da un punto di vista socio-culturale; e comunque che non debba, non possa comportarsi così un assessorato alla cultura, soprattutto in tempo di crisi.
"Domande contributi, tutte le novità
La scadenza slitta dal 31 dicembre a fine marzo. Regole più restrittive imposte dalla legge
Contributi alle associazioni da parte del Comune: è utile ricordare che la scadenza per la presentazione delle domande non è come di consueto il 31 dicembre, ma il 31 marzo. La proroga è stata decisa dall’amministrazione in virtù del nuovo regolamento, approvato all’unanimità dal consiglio comunale, che recepisce le nuove disposizioni di legge molto più restrittive in questa materia rispetto al passato. Le amministrazioni pubbliche, infatti, non possono più effettuare spese per sponsorizzazioni, se non nel caso in cui i contributi vengano corrisposti a sostegno di iniziative che rientrano nei compiti istituzionali dell’ente e nell’interesse della collettività, come hanno chiarito due recenti sentenze della Corte dei Conti.
Sul sito www.comune.prato.it si può consultare l’avviso pubblico sulle richieste di contributo nei vari ambiti con tutte le informazioni del caso e si possono scaricare gli appositi moduli da compilare. Per quanto riguarda l’assessorato alla cultura, ulteriori notizie si possono trovare sul sito portalecultura.comune.prato.it. In generale, saranno valutate ed eventualmente ammesse a contributo le proposte che abbiano almeno uno di questi requisiti: siano promosse da istituzioni ed enti partecipati dal Comune; siano inseribili in rassegne e manifestazioni promosse direttamente dal Comune (ad esempio, la Prato Estate, il cartellone del Teatro Magnolfi, le iniziative di promozione della lettura come l’Autunno da sfogliare, il progetto Il Cinema al centro); realizzino interventi che l’amministrazione comunale giudica congruenti con i propri specifici obiettivi. “All’interno di questi indirizzi – spiega l’assessore alla cultura Anna Beltrame - saranno valutati con particolare interesse i progetti che abbiano una o più di queste cinque caratteristiche: siano in grado di coniugare la qualità della proposta con l’accessibilità ad un vasto pubblico; siano sostenibili dal punto di vista economico anche grazie a sponsor privati; valorizzino i talenti pratesi e il ruolo del centro storico; vengano presentati da giovani; promuovano la collaborazione fra più associazioni”. Alla domanda di contributo dovranno essere allegati: lo statuto e/o atto costitutivo dell’associazione oppure la dichiarazione di deposito dello stesso presso il Comune; il preventivo delle spese e delle entrate previste; una breve relazione che illustri l’iniziativa (contenuti, fini, tempi, luoghi e modalità di svolgimento). Info www.comune.prato.it e portalecultura.comune.prato.it"
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