martedì 3 gennaio 2012

Andrea Manzuoli, il guardiano della tipografia ucciso l'ultimo giorno dell'anno 2011


Avete sbagliato tutto.

Non c'è una mia foto,
sui giornali
Quella mi sarebbe piaciuta.

Da qualche parte sarà rimasta una mia foto.
Andatela a cercare, per favore.

Qualcuno è stato
Che mi ha ammazzato
nella fabbrica del mio padrone
al Macrolotto

Forse più di uno
Ora mi è difficile dire

Però dico!
Qui non c'era nessuno
In questo Macrolotto
Che avete costruito 
zona industriale
Che avete disegnato
Per la morte.

Quando si chiudono le fabbriche
Quando tutto tace
Qui non rimane più nessuno
Non un'anima viva
Nessuno a cui gridare aiuto.

Ma dico!
Come avete potuto pensare
Quale architetto architettare
Una città così
con questi luoghi lontani
abbandonati vuoti?

Avete trovato la mia foto?

Chiedetelo a mia moglie
Una volta ne avevo una
Chiedetelo a qualcuno
Della mia famiglia!
Cercate nella roulotte bianca
La mia vecchia roulotte
dove vivevo
Davanti alla tipografia
(Ah se m'avessero dato
la casa popolare
forse sarei ancora là
nel mio letto a dormire!)

Io ero il guardiano
Io ero il guardiano della tipografia
Mi avevano preso con sé
I padroni
Bravi padroni
Mi avevano preso con sé
Nella tipografia.

Ma la sera
La sera
Al Macrolotto
Non c'è nessuno
solo io nella roulotte.
Non solo a San Silvestro
Non solo a Natale
Non solo d'estate
Ma tutte le notti
E tutte le domeniche

Qui c'è il silenzio
e il vento
e quando il vento è forte
vuuuuuuu vuuuuuu
Che scende dal Bisenzio
Che incontra l'Ombrone
Che scende
A spazzare
Le strade
Che liscia i tralicci
Dell'alta tensione
I cavi ballano
traballano
come feci io quella notte
pugnalato

Ho cercato di resistere
Ho cercato di combattere
Ma non ce l'ho fatta

Mi hanno tagliato a pezzetti
Mi hanno tagliato a pezzetti!

Ah Prato Prato
Dei delinquenti
Prato del malaffare
Prato del dolore!




1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per le bellissime poesie che ogni tanto ci regali, Maila.

Lucia

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