venerdì 17 gennaio 2025

Lettere di tedeschi, ovvero del teatro documentario

Stamani è uscito un altro articolo su La Nazione su Lettere di tedeschi. 

A oggi non so se ci sarà una replica a breve, dipende solo ed esclusivamente dagli impegni fuori che sono previsti (la tournée!) proprio con queste Lettere.

Il teatro documentario, che ho iniziato con "i celestini" più di venti anni fa ormai, è tra le forme che più amo.  Ed è, a mio avviso, tra le forme più avvincenti.

Amo anche la commedia e il dramma nelle loro forme classiche, con i personaggi e la trama insomma, ma altrettanto uso la cosiddetta "narrazione", di cui tra l'altro quest'anno conduco un laboratorio proprio alla Baracca, o la sperimentazione documentaria, o drammaturgica ecc..

Con "i celestini" usai il documentario per diversi motivi: primo perché non esisteva una memoria sull'argomento, tutto era stato cancellato volutamente - era anche quello un lager, no? - e bisognava ricostruire e ritrovare tutto, incluso la documentazione (che poi in parte ho pubblicato);  il secondo motivo perchè un dramma sui celestini nel senso classico sarebbe risultato scritto in maniera retorica ed edificante, con l'argomento è facile!, e non volevo. Dove i cattivi stanno da una parte e i buoni dall'altra: ma come insegna Levi, non avviene quasi mai così, purtroppo! Terzo,  il motivo economico, perché più attori, se ingaggiati professionalmente, davvero non potevo permettermeli. E sarebbe stato l'unico modo per non mostrare un'opera edificante, buonista. E infine, qualcuno a cui a quel tempo proposi di partecipare, non se la sentì:  fu detto che "non era teatro", ma in realtà per evitare i numerosi insulti e l'odio- che negli anni ho ricevuto puntuali - e non compromettersi la carriera.

Per questo scelsi, come primo passo, il teatro documentario. E così accade per queste Lettere, dove, al testo di Levi si intrecciano le storie personali, perché nella letteratura del torinese ho trovato molte corrispondenze e spiegazioni alle vicende drammatiche che narrerò. E ci saranno anche due sorprese musicali, due chicche o ciliegie sul tortino di cui però però adesso non voglio svelare il sapore...

Ringrazio Gianfelice che sostiene e condivide il progetto.


 

                                                La Nazione, Cronaca di Prato, 17 gennaio 2025


martedì 14 gennaio 2025

Lettere di tedeschi e altro

Totalmente assorbita nel mio lavoro, non mi sono resa conto di questi articoli che parlano di me, di noi. Grazie a chi si occupa del nostro teatro! Vi aspetto alla Baracca sabato 18 gennaio per questo spettacolo importantissimo per me, Lettere di tedeschi (ovvero del Gelataio di Amburgo e altre grigie storie), che poi porteremo in tournée!

Da La Nazione del 10 gennaio 2025

Da La Nazione del 13 gennaio 2025





domenica 12 gennaio 2025

Ma le città sono amministrate?

Da un po' di tempo vivo in questa strana sensazione, che diventa sempre più concreta: che le città non siano amministrate. Che, a parte alcuni servizi essenziali imprescindibili, come togliere la spazzatura dalle strade, per esempio, una minima pulizia delle strade o simili, le città siano lasciate a una realtà che non sembra essere nei pensieri dei politici che sono stati eletti per farlo.

Sembra che questo essere su internet sostituisca ormai definitivamente la realtà e che le persone siano lasciate a sé stesse e ai loro problemi.

Ai loro incubi.

Gli amministratori si vedono solo sui social attraverso foto celebrative che non dicono niente dello stato delle cose, non comunicano che presunti loro successi, tagli di nastri, inaugurazioni, bei sorrisi. Punto.

Ogni tanto concedono qualche intervista, che però sembra proprio sostituire il fare, l'esserci, il risolvere, il programmare.

La sensazione della solitudine politica si è insomma aggiunta a quella vecchia e ben conosciuta da tutti, quella esistenziale.

mercoledì 8 gennaio 2025

"Lettere di tedeschi": primo spettacolo alla Baracca del 2025


Il primo spettacolo del 2025 alla Baracca, con cui poi andremo in tournée. Chi vuole può già prenotare.  Non è prevista replica a breve perché appunto porteremo lo spettacolo fuori.

SABATO 18 GENNAIO 2025, ore 21,15 al TEATRO LA BARACCA

debutta

Lettere di tedeschi

ovvero Il gelataio di Amburgo e altre grigie storie

da I Sommersi e I Salvati

di Primo Levi


Commento ed elaborazione drammaturgica originale 

di Maila Ermini

letture di Gianfelice D’Accolti

 

Nel 1986 Primo Levi pubblica il suo ultimo libro, I sommersi e i salvati, in cui analizza la vita nei Lager, in particolare il rapporto fra le vittime e i carnefici, tentando di uscire anche da una ormai per lui irritante interpretazione della tragedia dei campi di concentramento in chiave di “banalità del bene”.

Nell’ultimo capitolo Levi pubblica le lettere ricevute dai tedeschi dopo la pubblicazione della traduzione di Se questo è un uomo in tedesco (Ist das ein Mensch?), e le commenta e discute con la sua caratteristica, lucida analisi antropologica e morale, focalizzandosi sulla cosiddetta "zona grigia" nei campi di concentramento e, anche, non meno importante, sul suo rapporto col traduttore in Germania, che tra l'altro era stato un partigiano in Italia, oppositore di Hitler... 

Levi, nel trattare l'argomento, non è mai convenzionale o celebrativo, non vuole, incredibilmente, svolgere il ruolo di vittima, ma attacca e polemizza, anche con sé stesso.


---------------------------------


 Il sottotitolo, ovvero del Gelataio di Amburgo e altre grigie storie, si riferisce alla vicenda della mia famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale che, come Levi, appartenne alla categoria dei "salvati": un nonno riuscì a scappare proprio dalla sua destinazione ormai certa verso il campo di concentramento di Mauthausen;  e mio padre, con i genitori gli zii e i fratelli, visse insieme ai tedeschi in ritirata per quindici lunghissimi giorni. Sperimentando di fatto in uno stato di concentramento, anche se mai riconosciuto come tale.  Ma fu così, come racconterò - e in questo c'è un parallelo forte con le riflessioni di Levi -  che loro non furono "sommersi", ma "salvati".




giovedì 2 gennaio 2025

Un commento su La Cervelliera


Un commento su La Cervelliera, che abbiamo ripresentato alla Baracca come spettacolo di San Silvestro 2024.

...Voglio complimentarmi per la sua bella commedia, La Cervelliera, così intelligente e ben recitata. E' il nostro un mondo di condizionamenti, dove l'uno può ben sostituire l'altro, purtroppo.

Quello che in effetti facciamo, indipendentemente dall'età, è mandare in pappa il cervello.

Complimenti anche per il piccolo, delizioso teatro, in una versione double face che non ho potuto godermi perché mio figlio stava male.

Si capisce: un luogo dove lo spettatore non è passivo o, come mi disse Lei, dove non è mai un puro consumatore di risate.

Giordana

lunedì 23 dicembre 2024

Un altro video invito, per il 31 dicembre


Evidentemente mi sto esercitando. Abbiate pazienza.
Comunque, se volete prenotare per La Cervelliera del 31 dicembre ore 21,30, c'è ancora qualche posto. Potete scrivere a teatrolabaracca@gmail.com per informazioni, prenotare e quanto altro.
Dopo la commedia ovviamente si mangia e si sta insieme.

domenica 22 dicembre 2024

Dai Celestini a Levi

 

Ieri,  in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini" insieme alla narrazione dei fatti, ho inserito una novità molto significativa per me e. credo per il pubblico, ossia  quella che ho chiamato la "Mappa dei Celestini", che scopre finalmente tutti gli aspetti del "sistema" che esisteva all'interno dell'istituto e che ruotava attorno, di cui in parte anch'io non ero consapevole. O che non avevo ricostruito perfettamente. 

E anche la responsabilità, sempre taciuta per tabu, di alcuni genitori, così come viene fuori per la prima volta nel dramma Felino, fughe e vita di celestino.

Mi ci sono voluti vent'anni, e un dramma (lo riproporremo senz'altro!), per iniziare narrare profondamente questo romanzo concentrazionario.

In particolare dopo tanti anni di studio e ricerche, raccolta di testimonianze e riflessioni, ho chiuso il cerchio sui rapporti fra la città e l'istituto fondato da Padre Leonardo, e ho finalmente dato la giusta evidenza a questi aspetti, oltre che ripetere, come ho fatto per tante volte, le incresciose traiettorie di vita di questi bambini, ossia le angherie e le violenze subite.

Ma anche di loro, questa volta, ho narrato particolarità che finora non erano state messe in evidenza, sia rispetto ai genitori come ho detto, ma anche del sistema in cui i ragazzi erano inseriti.

E anche sulla figura di Padre Leonardo: e questa volta anche la sua vita e psicologia è stata messa in luce,  per tanto tempo rimasta oscura!

E proprio dal mondo dei celestini questa volta ripartirò per introdurre, e può sembrare strano il passaggio ma ci azzecca a perfezione, il prossimo spettacolo che ci aspetta, Lettere di tedeschi (ovvero il Gelataio di Amburgo e altre grigie storie) tratto o ispirato da I sommersi e i salvati di Primo Levi, ma come dice il sottotitolo c'è anche molto altro, che debutterà alla Baracca sabato 18 gennaio e che porteremo in giro per l'Italia.

Per mitigare il tutto alla Baracca ci sarà, intervallo necessariamente comico, la riproposta di una mia commedia, La cervelliera, che presenteremo come spettacolo di fine anno per stare piacevolmente insieme al nostro pubblico.



 


venerdì 20 dicembre 2024

I celestini, vent'anni


Brevissimo video della Mostra Parlante Ti mando ai celestini, che domani ripropongo insieme a L'Infanzia Negata ed altro.
In occasione dell'anniversario dei venti anni, gli ex-celestini che non hanno mai visto lo spettacolo entreranno gratis. Previa prenotazione.
A domani, 21 dicembre ore 20,45 al Teatro La Baracca.

mercoledì 18 dicembre 2024

La mappa dei celestini


Ringrazio per l'articolo di stamane, 18 dicembre, su La Nazione (vedi sotto) sulla replica del ventesimo anno dello spettacolo I Celestini, che include e somma L'infanzia negata e la Mostra Parlante Ti mando ai celestini.

Non c'è stato però modo di comunicare prima di un aspetto importante dell'appuntamento che gli spettatori del prossimo sabato avranno modo di scoprire: ossia la cosiddetta "mappa dei Celestini".

Questa mappa, che ho disegnato e spiegherò, mostra il funzionamento socio-politico e anche psicologico del Rifugio all'interno della città. Una sorta di narrazione illustrata che illuminerà argomenti che non sono assolutamente conosciuti. (Come ho avuto modo di dire nel post di ieri, inediti).

Credo che la mappa serva come chiave di lettura per comprendere i vari percorsi di potere di tante città, non solo di Prato - che pure dirò come e perché è specialissima e che per questo purtroppo adatta alla nascita di certe storture - , ma anche rifletta su certi meccanismi psicologici, diciamo privati o familiari,  che hanno contribuito a fondare il disastro di cui per troppi anni si è taciuto. 

Chissà non la pubblichi un giorno, acclusa al memoriale dello spettacolo, ma intanto chi può venga alla Baracca sabato 21 dicembre ore 20,45, (mi raccomando l'orario).


 

La foto in alto è di Angelo Sabanito Polizzi.

lunedì 16 dicembre 2024

I celestini: replica di vent'anni


Spiego perché la replica dei vent'anni dal debutto de I celestini (propriamente L'infanzia negata dei celestini) non sarà la solita che presento ogni anno dal 2004, pur così importante e difficile è stata ogni volta.

Prima di tutto perché si presenta insieme alla Mostra Parlante "Ti mando ai celestini", una specie di commistione visiva e parlata in cui oltre alla storia, spiego bene gli antefatti della narrazione che, ormai ben più di vent'anni fa, mi portarono alla scoperta di ciò che era completamente stato rimosso dalla città, a tal punto che allora era difficilissimo trovare un celestino disposto a parlare, anzi che dico, ad ammettere di esserlo stato. Tutti se ne vergognavano.

Il primo, a livello pubblico, è stato il pittore Marcello Meucci, il celestino che mi è stato più vicino e che mi ha difeso dai tanti attacchi che a vario modo ho ricevuto in questi anni, anche durante gli spettacoli, diverse volte interrotti da polemiche e proteste. La sua opera è stata profondamente segnata da quella vicenda.

Ora però, nella prossima prossima replica dirò anche altre cose, riflessioni che sono nate in questi vent'anni di studio e conoscenza, e che solo ultimamente ho compreso appieno (anche devo dire dopo il dramma di Felino, Fughe e vita di celestino), che mi hanno portato ad altri studi e approfondimenti, e che riguardano:

- il perché il Rifugio Maria Vergine Assunta in Cielo fondato da Padre Leonardo nacque e si sviluppò proprio a Prato;

- il ruolo dei genitori che consegnavano i propri figli al Rifugio, che notoriamente non era un mero orfanotrofio;

- le connivenze politiche trasversali occulte, oltreché quelle economiche già rilevate;

- le caratteristiche concentrazionarie e il ruolo della memoria e della vergogna, allo stile di Levi. 

Insomma, sarà qualcosa di diverso, una vera e propria replica di vent'anni.

Proprio perché ho tante cose da dirvi e nuove, inizio lo spettacolo alle 20,45 di sabato 21 dicembre alla Baracca.


(Nella foto I celestini al Magnolfi, alcuni anni fa, credo 2014).


domenica 15 dicembre 2024

Su La Tessera verde



Ringrazio per gli apprezzamenti di ieri sera alla replica de La Tessera Verde, in particolare ora Laura per la lettera che mi manda stamani:

"Rifaccia assolutamente una replica di questo spettacolo, una terza.  L'opera è, a prescindere dal significato politico, bella in sé, poetica come è stato detto e può non esservi legata. Così possono apprezzarla altri: si parla del rapporto madre-figlia; del trattamento delle persone anziane. E' un'opera di contenuto sociale, ma tutto svolto poeticamente, e belle belle le canzoni. Brava. Sono stata molto contenta di essere tornata alla Baracca dopo molto tempo."

Quello che mi scrive Laura mi è stato detto con forza anche da altri (Erica l'ha definita una "commedia edificante"),  e chissà che non la ripresenti alla Baracca, magari a primavera 2025. 

venerdì 13 dicembre 2024

La Tessera Verde fa il bis


Ringrazio chi non si dimentica mai di dare notizie sull'attività della Baracca.

Non mancate domani La Tessera Verde, che non potrete vedere altrove e di cui non ci sarà altra replica, sicuramente non in questa stagione teatrale.

E anche vi ricordo il ritorno, tutto speciale perché è il ventesimo anniversario del debutto dello spettacolo, de I celestini, che mescola la storia dell'Istituto con la Mostra Parlante. Il dramma Felino, che compone la trilogia, sarà rappresentato - si spera! - nel nuovo anno.

Grazie a tutti quelli che apprezzano i nostri sforzi.

Presto vi daremo notizia di quello che saranno i primi passi teatrali del 2025.


giovedì 12 dicembre 2024

Programma dicembre 2024 alla Baracca...in video

Fatto anche un video!

Qualche aggiornamento su dicembre 2024 alla Baracca

Qualche aggiornamento e curiosità sui prossimi appuntamenti al teatro La Baracca. 

Sabato 14 dicembre  ore 21,15

LA TESSERA VERDE Storie dal tempo in cui gli uomini erano costretti ad andare in giro con la tessera verde. Uno spettacolo censurato ancor prima di essere visto, anzi quelli che lo hanno censurato non lo vedranno mai, così come è accaduto con diversi spettacoli alla Baracca: tanto per fare qualche esempio, i Celestini, I concubini, Gaetanina Bresci...

Per approfondimenti si può leggere qui:

https://primaveradiprato.blogspot.com/2024/12/debutto-de-la-tessera-verde.html

 

 Per curiose assurdità, leggere qui: 


Sabato 21 dicembre ore 20,45

I CELESTINI: vent'anni di repliche e scoperte

di e con Maila Ermini
Racconterò ancora una volta la storia dell'orfanotrofio di Prato e, contestualmente,  gli spettatori potranno rivedere-riascoltare la Mostra Parlante "Ti mando ai celestini". Con qualche novità. 
Invece, il radiodramma a vista Felino, fughe e vita di celestino - che chiude la trilogia  - sarà riproposto successivamente in data che indicheremo presto.

In occasione del vent'anni dello spettacolo:

la terza edizione del libro L'infanzia negata dei celestini sarà venduta in promozione insieme al biglietto d'ingresso. Poche le copie rimaste. Ci sarà biglietto d'ingresso speciale anche per chi ha visto lo spettacolo omonimo o la Mostra Parlante "Ti mando ai celestini".


Per un delle tante recensioni in questi vent'anni di repliche, leggere qui:

https://gufetto.press/teatro/linfanzia-negata-dei-celestini-teatro-la-baracca-dalla-micro-alla-macro-storia/



Martedì 31 dicembre ore 21,30

Commedia di San Silvestro 2024

LA CERVELLIERA, Una commedia da matti


Quattro gagliardi personaggi alla ricerca dello gnègnero perduto.
“La cervelliera” è la storia di quattro ospiti di un hotel per pensionati benestanti, alla ricerca della propria identità. I quattro, o quattro alla seconda personaggi, si intersecano e tracciano uno stradario psicologico esilarante.

Seguirà un "veglione rustico", con cose buone da mangiare, secondo stile della Baracca eccetera.

Per il 31 dicembre la prevendita è obbligatoria. Prenotazioni entro il 23 dicembre.



 


martedì 10 dicembre 2024

Replica de La Tessera Verde

Sabato 14 dicembre ore 21,15 alla Baracca replico La Tessera Verde.


Mi stupisco di tante assenze

di quelli che c'erano

durante i giorni

della tessera verde

che ora sono scomparsi.

Che chiedevano 

che volevano fare

si volevano ribellare

quelli che volevano occupare 

e ora dove sono?

Come se nulla fosse stato.

Succede.

E' la vita.

Di quelli che invece la tessera verde 

la indossava o e si vantavano

e ora stanno silenziosi da una parte.

Come se nulla fosse stato.

Come se si vergognassero?

Di cosa?

Qui non è un tribunale.

Mi stupisco di altrettante presenze. 

Di quelli che mai più vedevamo

di quelli che urlavano contro

quando si camminava.

E ora sono qui.

Succede, è la vita.

Vivevamo divisi.

C'avevano divisi.

Io andavo per il mondo senza

facevo teatro senza

lavoravo senza

mi sentivo colpevole

ho disobbedito

ma non sono migliore

e non c'è nulla 

di cui vantarsi

quanta fatica

paura

e ora che tutto è passato

lo voglio raccontare

la polvere non la metto sotto il tappeto

come se nulla fosse stato.

mercoledì 4 dicembre 2024

Riassunto della mancata trasmissione di TVPRATO per la Baracca

Per chiudere la questione del servizio televisivo mancato, faccio un breve riassunto.

TVPRATO ha stabilito di fare una serie di trasmissioni sulle periferie di Prato.

Quella su Casale, almeno la prima mandata in onda qualche giorno fa, non mostrava nemmeno una immagine del Teatro La Baracca. Sì della via, ma non del teatro, che ci sta dal 1993.

Per questo avevo telefonato - piuttosto risentita alla redazione - e mi avevano spiegato che mi sbagliavo, che avrebbero girato per la Baracca un servizio specifico, e che sarebbero venuti a fare le riprese sabato 30 novembre per lo spettacolo (debutto de La tessera verde), con tanto di interviste al pubblico e riprese dello spettacolo.

E così è stato. Mai un servizio più libero era stato girato alla Baracca da una televisione, con un operatore davvero in gamba, che si mostrava gentile, e capace di mettere a suo agio il pubblico che veniva intervistato.

Addirittura ha ripreso qualche minuto del temutissimo spettacolo!

Noi abbiamo detto tutta la verità davanti alla telecamera, pensando certamente che sarebbe stato fatto qualche "taglietto", ma era un compromesso che avevamo messo nel conto, sappiamo bene come gira il mondo. In particolare per l'argomento trattato quella sera e perché il teatro La Baracca è notoriamente un teatro birichino.

Poi è andata come ho detto: non manderanno nulla in onda perché tutto il girato sarebbe stato cancellato per errore, e quindi mi hanno proposto di fare una nuova intervista a teatro vuoto, e io ho rifiutato. L'unica nuova intervista possibile riparatrice sarebbe stata il prossimo sabato 14 dicembre, nella replica che ci sarà de La Tessera Verde, ma mi hanno detto che non è possibile.

E quindi ciao ciao.

Amici, ci siamo rimasti male, per un attimo ci eravamo come illusi. 

Vi aspettiamo, dateci sostegno con la vostra presenza!

martedì 3 dicembre 2024

Ancora sul servizio TV cancellato

Ieri mi hanno proposto una nuova intervista. Ma quella di sabato scorso in teatro aveva un senso; era sì a me, ma anche collettiva, con le testimonianze degli spettatori che, a quanto mi hanno riferito, erano positive, di spettatori contenti di trovarsi alla Baracca a vedere quello spettacolo. E poi c'era anche Gianfelice e le persone di Casale, oltre che spettatori che venivano da Prato Pistoia e Firenze!, a dimostrazione che noi NON siamo isolati, che siamo riusciti, nel nostro piccolissimo, a creare, anche all'interno di una comunità a volte ostile come quella della periferia, un dialogo vero. Politico. Umano.

Io non so se questo documentario è andato veramente perduto come dicono, se è stato cancellato per errore. Per estrema imperizia. Ma una TV?

Ma sia: quello che veniva fuori, forse con stupore anche di chi faceva il servizio, era proprio questo, un dialogo, una partecipazione. 

E' questo che è andato perduto o che non si è voluto mandare in onda, nemmeno con un montaggio "stretto", perché in ogni momento traspariva questa positività.

Perché si tratta di un teatro che NON ha finanziamenti, non fa parte di circuiti (ahinoi!) che è piccolo, spesso deriso (è a Casale!), che ha subito lunghe ostilità, ma che ora non più,  che ha fatto spettacoli importanti, e proprio per Prato!, che fatica moltissimo ad andare avanti, ma va.

E non mi va di fare dichiarazioni da sola, di mostrarmi alla TV per farmi una pubblicità che non serve a niente. L'ho fatto tante volte. E a questo punto non so nemmeno se quello che andrei a dire sarebbe trasmesso, insomma col rischio di vedermi ancora una volta censurata. O peggio, resa, anche involontariamente, ridicola.

E poi avevo anche fatto registrare una parte dello spettacolo, certo l'argomento è difficile, lo so, ma rifare tutto a freddo, no davvero!

Per cui ringrazio chi vorrebbe in qualche modo recuperare, ma non lo fa il giorno della prossima replica de La Tessera Verde, il 14 dicembre.

lunedì 2 dicembre 2024

COMUNICATO IMPORTANTE - Servizio cancellato alla Baracca!

Il servizio fatto sabato scorso da TVPRATO alla Baracca - con tanto di interviste libere al pubblico e a noi attori e ripresa dello spettacolo LA TESSERA VERDE

E' ANDATO COMPLETAMENTE PERDUTO

è stato cancellato per sbaglio e quindi NON ANDRA' IN ONDA!

E nemmeno potranno replicarlo nella prossima data de La Tessera Verde, ossia sabato 14 dicembre, perché dovranno recarsi in altra periferia!

SIAMO SBIGOTTITI.

La Baracca piena di gente, c'era un clima bellissimo, lo spettacolo andato bene eccetera.

Cosa ne pensate? 


Pistoia in grande spolvero per il Natale 2024

Passando per caso a Pistoia, ieri sera...Accidenti, la piazza del Duomo di notte si trasforma per il Natale con architetture di luce molto suggestive e ben azzeccate...

E poi, per il centro, artisti di strada, musicisti di certo livello e prestigiatori.

Molto animata! Merita un passaggio.



Lettere di tedeschi, ovvero del teatro documentario

Stamani è uscito un altro articolo su La Nazione su Lettere di tedeschi.  A oggi non so se ci sarà una replica a breve, dipende solo ed escl...