Gelido e agghiacciante questo resoconto, come in un mosaico del tardo-impero bizantineggiante, vi si vede la teoria dei potenti che svolgono, mostrandosi in posa frontale, il loro gioco delle parti.
Lungo le ferrovie abita e muore sempre gente povera, semplice, extra-comunitaria.
DA LA REPUBBLICA, 30 giugno 2009
ROMA - Silvio Berlusconi arriva nel pomeriggio a Viareggio, la città colpita dal disastro. Accolto dalla contestazione di un gruppo di persone, con fischi e urla di "buffone". Una protesta che coinvolge alcune centinaia di persone; ci sono anche momenti di tensione coi la gente che invece lo sostiene.
La protesta contro il premier. "Sono stato al telefono finora con Bertolaso - aveva detto Berlusconi in mattinata, da Napoli - abbiamo già provveduto a trasferire i feriti più gravi negli ospedali e poi subito andrò a Viareggio a prendere in mano la situazione". Ma al suo arrivo le cose si fanno difficili. Un gruppo di cittadini presenti nella zona dell'incidente, in largo Risorgimento, non gradisce la sua presenza e gli grida a lunfo "vergogna", "vai a casa" e frasi simili. Dopo momenti di tensione tra contestatori e sostenitori, il presidente del Consiglio riceve anche degli applausi, e si dirige poi al Municipio. La visita dura circa 15 minuti. "Nel prossimo Consiglio dei ministri dichiareremo lo stato d'emergenza", annuncia il capo del governo.
Maroni elogia i soccorsi. Il ministro dell'Interno, anche lui presente sul luogo del disastro, sottolinea l'opera "dei soccorritori, e la collaborazione tra vigili del fuoco e volontari. I lavori continueranno finché non sarà completata la messa in sicurezza: credo che in giornata si comincerà il travaso del gpl". Il capo del Viminale aggiunge che "la zona è completamente in sicurezza, e costantemente controllata per evitare conseguenze". Domani, comunque, il governo riferirà alla Camera.
Il cordoglio di Napolitano. Il presidente della Repubblica in una telefonata al sindaco di Viareggio Luca Lunardini esprime i suoi sentimenti di partecipazione al dolore delle tante famiglie colpite e di vicinanza all'intera cittadinanza.
Il cordoglio del Papa. "Appresa la notizia - recita una nota del Vaticano - il sommo pontefice esprime profonda partecipazione al dolore che colpisce l'intera città e mentre assicura fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti invoca dal signore la pronta guarigione per i feriti". Il cardinale Angelo Bagnasco, numero uno dei vescovi italiani, interviene sulla vicenda: "La Chiesa è vicina, i vescovi e le comunità cristiane assicurano la preghiera per i morti i feriti e le loro famiglie. Auspico che simili episodi nn si ripetano, ma in questo momento occorre stringersi gli uni gli altri".
La protesta contro il premier. "Sono stato al telefono finora con Bertolaso - aveva detto Berlusconi in mattinata, da Napoli - abbiamo già provveduto a trasferire i feriti più gravi negli ospedali e poi subito andrò a Viareggio a prendere in mano la situazione". Ma al suo arrivo le cose si fanno difficili. Un gruppo di cittadini presenti nella zona dell'incidente, in largo Risorgimento, non gradisce la sua presenza e gli grida a lunfo "vergogna", "vai a casa" e frasi simili. Dopo momenti di tensione tra contestatori e sostenitori, il presidente del Consiglio riceve anche degli applausi, e si dirige poi al Municipio. La visita dura circa 15 minuti. "Nel prossimo Consiglio dei ministri dichiareremo lo stato d'emergenza", annuncia il capo del governo.
Maroni elogia i soccorsi. Il ministro dell'Interno, anche lui presente sul luogo del disastro, sottolinea l'opera "dei soccorritori, e la collaborazione tra vigili del fuoco e volontari. I lavori continueranno finché non sarà completata la messa in sicurezza: credo che in giornata si comincerà il travaso del gpl". Il capo del Viminale aggiunge che "la zona è completamente in sicurezza, e costantemente controllata per evitare conseguenze". Domani, comunque, il governo riferirà alla Camera.
Il cordoglio di Napolitano. Il presidente della Repubblica in una telefonata al sindaco di Viareggio Luca Lunardini esprime i suoi sentimenti di partecipazione al dolore delle tante famiglie colpite e di vicinanza all'intera cittadinanza.
Il cordoglio del Papa. "Appresa la notizia - recita una nota del Vaticano - il sommo pontefice esprime profonda partecipazione al dolore che colpisce l'intera città e mentre assicura fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti invoca dal signore la pronta guarigione per i feriti". Il cardinale Angelo Bagnasco, numero uno dei vescovi italiani, interviene sulla vicenda: "La Chiesa è vicina, i vescovi e le comunità cristiane assicurano la preghiera per i morti i feriti e le loro famiglie. Auspico che simili episodi nn si ripetano, ma in questo momento occorre stringersi gli uni gli altri".
L'iniziativa dell'Idv. Dall'opposizione, arriva la richiesta di un approfondimento sulle cause di un incidente così devastante. Il capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera, Massimo Donadi, annuncia: "Chiederemo l'immediata convocazione dei vertici delle ferrovie, per un'audizione in commissione Trasporti alla Camera. Su questo disastro dovrà essere fatta piena luce".
Le altre reazioni. Per il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl), "ora bisogna evitare inutili polemiche in attesa di accertare cause e responsabilità. E' necessario fare ogni possibile sforzo per migliorare la sicurezza dei cittadini e l'efficienza del servizio ferroviario sulla strada intrapresa in questi anni". Un altro vicepresidente della Camera, la democratica Rosy Bindi, dichiara che ''è ssolutamente doveroso dare il massimo sostegno alle persone coinvolte nella tragedia. Ma occorre anche individuare con rapidità le cause e accertare le responsabilità dirette e indirette''.
L'Unione europea. Il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, esprime "profonda tristezza".
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