giovedì 23 luglio 2009
Addio Gonfienti, ovvero convertiti all'Interporto
L'ingresso è libero, segue dibattito.
Teatro La Baracca, via Virginia Frosini 8, Prato
Telefono 0574-812930
Visual news from Gonfienti, the etruscan town
L'assessore etrusco
«Voglio cominciare dagli etruschi»
Nesi anticipa le sue idee: archeologia e interporto insieme, simbolo della città
Coinvolgerò gli amici più cari Veronesi, Baricco e Colzi un manager bravissimo E su ogni progetto parleranno i cittadini
PRATO. «Ho capito che mi piace. E non era affatto scontato. Mi piace lavorare per una città e non solo per me stesso o per la mia famiglia, come è accaduto fino a ora. E’ una sensazione che mi prende piano piano. E’ l’orgoglio di chi lavora per gli altri». Edoardo Nesi, scrittore-assessore, è nel suo nuovo studio nel palazzo Buonamici, sede della Provincia. E’ lui il “colpo d’ala” della giunta Gestri ed è entrato subito in attività. Computer acceso, tavolo di cristallo già pieno di carte, grafici aperti, la segretaria che entra ed esce. Guarda il soffitto altissimo affrescato, la finestra antica che affaccia su via Ricasoli. «E’ bello» dice. Assessore come è stato il primo approccio a questa nuova attività? «Ho sentito una chiamata supplementare. Lavoro in una città che adoro e che ho capito essere in una situazione difficilissima solo entrando qui dentro. Ho parlato con tante persone e mi si è aperto un universo sconfinato. Il problema economico è già terribile, ma è aggravato dal fatto che quello di buono che hanno fatto i padri, non è di aiuto ai figli che si trovano in un mondo completamente diverso. E’ un problema di identità, di riconoscersi. E c’è un’altra questione: la velocità con la quale il cambiamento è venuto. Solo dieci anni fa i sogni di Prato erano potentissimi. Si lavorava senza porsi limiti, la crescita era pazzesca e c’era la convinzione che mai si sarebbe arrestata. Era un movimento di popolo, dove le fasi di lavorazione dei filati avvenivano ciascuna in un’azienda diversa e tutti guadagnavano: l’orditore, come il filatore, i rifinitori come quelli che trasportavano le materie prime. Funzionava tutto alla perfezione». Cosa si è rotto? «La grande Prato era tutta vera. Ma c’era anche una parte di retorica: che noi fossimo i migliori del mondo era una convinzione. Abbiamo vissuto una condizione di privilegio. Il mondo libero con il quale noi facevamo affari, protetti dai dazi, era dentro un grande cerchio che conteneva America da una parte e il Giappone dall’altra, nulla ovviamente oltre cortina, il blocco contrapposto. Poi i confini si sono dilatati, con la globalizzazione e l’orizzonte è diventato il mondo. E i nostri privilegi sono scomparsi». Di globalizzazione si parla anche nel suo ultimo libro “La storia della mia gente” in uscita tra settembre e ottobre. «Il libro è un saggio autobioagrafico, una cosa particolare, dove parlo anche del percorso imprenditoriale della mia famiglia. Mi chiedo perchè, in Italia, il concetto di globalizzazione non sia mai stato messo in discussione, né dalla destra né dalla sinistra. E’ stato indiscutibilmente un processo negativo ma il dubbio non ha mai sfiorato chi i trattati li firmava». Prato tutte le contraddizioni della globalizzazione le ha fuori porta Pistoiese. «Non bisogna confondere le cose. La produzione cinese non ha mai fatto danni a quella pratese. Sono state cose diverse, è come se i cinesi avessero prodotto computer. Però i conti con quel mondo Prato li deve fare. Certo i cinesi vivono in dodici in uno stanzone, hanno ritmi di lavoro impensabili per noi. Ma vengno da un mondo per noi sconosciuto, che è molto peggiore del nostro, qui stanno bene. Credo non si possa continuare a non avere rapporti con i loro rappresentanti. Bisogna venire a patti e non usarli come argomento elettorale». Che giudizio dà sulla Chinatown di Prato? Le piace? «Non mi piace. Dico però che se in tanti sono venuti da noi, qualcosa, questa città, deve pur aver dato alla comunità cinese. Ecco, è arrivato il momento di aprirsi e restituire altrettanto a Prato in termini di contatti e di integrazione, altrimenti non si va avanti. Potrebbero cominciare acquistando qualche pezza di tessuto che produciamo noi. E’ più cara, certo, ma anche i cinesi di Prato dovranno fare il salto nel prodotto di qualità: la concorrenza con la madre patria la sentono anche loro». Dopo l’analisi, i progetti: ha individuato una via d’uscita? «Sono qui alla ricerca di una via di sviluppo che vedo anche nella cultura, che significa fare economia. E’ un equivoco pensare alla cultura come una cosa per la quale si paga, pensare che la cultura è un costo. E’ vero solo se si fa diventare vero. Abbiamo esempi di città, anche a pochissimi chilometri di distanza, nelle quali la cultura è diventata un volano dell’economia. Non mi riferisco solo a Firenze, penso a Umbria Jazz, per esempio o ad altre manifestazioni in Italia e all’estero, attraverso le quali la cultura diventa uno straordinario accesso allo sviluppo economico». Ha già in mente qualcosa? «Gli etruschi, voglio portare gli etruschi a Prato. Come, è un progetto che ho in testa, ma bisogna che mi confronti con un altro paio di persone. Il concetto però è che bisogna valorizzare ciò che c’è. In questo caso la civiltà etrusca è la nostra storia vera, e sta solo sotto terra. Ho visitato l’area di Gonfienti all’Interporto. L’ho trovata straordinaria. E la vicinanza con la piattoforma logistica la rende un simbolo della pratesità: cultura e impresa. Coinvolgerò gli amici più cari, persone straordinarie: Sandro Veronesi, Alessandro Baricco, Alberto Colzi che è un manager bravissimo di una multinazionale farmacentica che ha fatto il Cicognini con me. Perchè c’è bisogno di idee, soprattutto quando i soldi sono pochi». Ha qualcosa da dire alla città? «Che avrò bisogno del contributo di tutti. E che nulla verrà dato per scontato: i progetti che proporrò dovranno essere sottoposti al vaglio dei cittadini. Mi metto a disposizione per qualsiasi giudizio».Cristina Orsini
martedì 21 luglio 2009
L'archeo-teatro-logia aberrante, ovvero Laris Pulenas non c'entra niente
giovedì 16 luglio 2009
"Gonfienti muore" alla Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto
GONFIENTI MUORE
di Maila Ermini
sarà proiettato alla 20ª Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto
dal 5 al 10 ottobre 2009
presso la Sala Convegni del Museo Civico di Rovereto.
Il documentario-denuncia mostra la drammatica condizione in cui versa il sito archeologico di Gonfienti, la Città Etrusca sul Bisenzio.
Per informazioni
http://www.museocivico.rovereto.tn.it/
martedì 14 luglio 2009
La stagione teatrale 2009-2010 a La Baracca
IL TEATRO INTESO COME MILIZIA
STAGIONE TEATRALE 2009-2010
Rassegne: La memoria scomoda - Le marzocomiche - Teatro ragazzi
LA MEMORIA SCOMODA
L’infanzia negata dei celestini
E’ il racconto del tristemente famoso orfanotrofio di Prato, fondato nel 1934 da padre Leonardo e chiuso nel 1966, il cui processo costituì il primo scandalo nazionale sulla triste condizione di molti orfanotrofi italiani.
scritto e interpretato da Maila Ermini
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Sabato 17, Domenica 18 ottobre 2009
Dramma intorno ai concubini di Prato
Era il 1956. Mauro Bellandi e Loriana Nunziati furono definiti ‘pubblici concubini e peccatori’ dal vescovo di Prato Pietro Fiordelli per essersi sposati col solo rito civile. Gli sposi lo denunciarono per diffamazione. Il vescovo fu condannato in primo grado e poi assolto in appello. Il processo vide l’Italia spaccata in due: chi difendeva il vescovo, sostenendo che egli aveva compiuto il suo dovere religioso, chi invece lo voleva punito, perché nella censura del prelato vedeva una crociata della Chiesa contro i matrimoni civili, tutelati dalla Costituzione.
Scritto e interpretato da Maila Ermini, con Gianfelice D’Accolti
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Sabato 24, Domenica 25 ottobre 2009
Vita restante di carnefice
Vita immaginaria e reale di Karl Laqua, il ‘boia di Figline’
Del ‘boia di Figline’ di Prato conosciamo la data e il luogo di nascita, che era un maggiore della Wehrmacht; la sua esistenza ‘scompare’ dopo l’eccidio. Il dramma ripercorre i fatti di Figline, e si inventa la vita del carnefice proprio sulla base di quella vicenda, studiata sui fascicoli processuali, sulle testimonianze e gli scritti. E anche ricordando la storia di chi, con quei tedeschi ultimi e terribili occupanti di Prato, venne casualmente a vivere.
Scritto e interpretato da Maila Ermini
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Sabato 7 , Domenica 8 novembre 2009
Laris Pulenas
Il sarcofago di Laris Pulenas, magistrato e forse anche aruspice, è esposto al Museo Nazionale di Tarquinia. Qui si immagina uno squarcio della sua vita, a Roma, in un periodo di completo romanizzazione dell’Etruria. Un tempo, come il nostro, carico di problematiche morali e civili con cui il sacerdote si confronta.
Scritto e interpretato da Maila Ermini, con Gianfelice D’Accolti
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Sabato 21, domenica 22 novembre 2009
SPETTACOLO IN VIA DI DEFINIZIONE E PRIMA NAZIONALE
Mercoledì 31 marzo, Giovedì 1 aprile 2010
Cattivo ladrone
Il cattivo ladrone, il personaggio più dimenticato del racconto evangelico, il reietto per eccellenza, si rivolge dall'aldilà al Papa (e a tutti i potenti) rivelando un esito inaspettato della sua storia.
scritto e interpretato da Gianfelice D’Accolti
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LE MARZOCOMICHE
Sabato 27, domenica 28 febbraio 2010
Cenerentola è andata via
Una rivisitazione della vecchia favola in chiave comica e attuale. Cenerentola, ormai sposata col Principe Azzurro, stanca del suo lavoro e di essere maltrattata, decide di morire per una settimana. Attraverso un buchino, dall’Aldilà, guarda il marito e i figli, vede e registra quello che accade nella sua casa senza di lei. Dal lunedì alla domenica.
Scritto e interpretato da Maila Ermini
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Sabato 20, domenica 21 marzo 2010
La Chisciotta (e Sancio Panza operaio)
Prima nazionale
Versione moderna e al femminile del classico cervantino, dove la Chisciotta, assistita da un Sancio Panza ex-operaio tessile pratese, va in giro per il mondo a tentar di vivere i suoi ideali.
Scritto e interpretato da Maila Ermini, con Gianfelice D’Accolti.
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TEATRO RAGAZZI - PERIODO NATALIZIO
13 dicembre 2009
Pagliaccia Secca e l’albero di Natale*
Pagliaccia Secca ha il compito di costruire alberi di Natale...Ne ha tanti da costruire, di qua e di là, e il direttore Assoluto le dice di far veloce, sempre più veloce!...Ma a Pagliaccia non riesce di far presto, perché le piace stare con i bambini...Alla fine è sempre in ritardo, ma il suo albero è specialissimo, le palline contengono alcune storie e qualche sorpresa. Naturalmente ne combina di tutti i colori!
Grosso...colpo della strega! (Ma è la Befana che piglia i regali a Babbo Natale?)*
Uno scherzo della Befana, oppure questa volta è accusata ingiustamente? La mattina che Babbo Natale deve partire per portare i regali, chissà perché si sveglia tardi e…non trova più i pacchetti che aveva preparato! Chi glieli ha rubati? Qualcuno accusa la Befana, sarà vero?
1,2,3 gennaio 2010
La Befana Barbagianna
Un classico del repertorio. La Befana Barbagianna insieme alla sua assistente Miccichina, che preparano le calzette: ma qualcosa va storto a causa di qualche ospite inatteso, fra cui il Fantasma Thoperduto e la Luna. Divertentissima.
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TEATRO RAGAZZI - LE DOMENICHE A COLORI
17 e 24 gennaio
Dina, la vespina *
Dina è una vespa decisa a difendere tutte le vespe contro cui gli uomini lottano in continuazione. Gli uomini distruggono i loro alveari, mentre di notte loro dormono. E allora Dina è mandata dagli uomini a parlare. E’ una difficile missione , quella di Dina. Le cugine api sono amate, loro no, perché non producono il miele. Ma allora, a qualcosa serviranno le vespe, no? (Dai 4 anni)
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31 gennaio e 7 febbraio 2010
Pagliaccia Secca, ‘prof’ d’educazione civica *
Pagliaccia è ‘prof’ di educazione civica. Farà lezione all’Uccello Cacatone, che, indisciplinato e dispettoso com'è, sarà il primo scolaro di Pagliaccia. Ma arriveranno anche altri personaggi, come il Signor Assoluto, direttore del Circo dove lavora Pagliaccia che deve imparare le buone maniere; il Signor Spesa-Grande, che pretende addirittura di parcheggiare la sua automobile in classe, e l'incredibile curiosissimo albero Pero Però, che non vuole proprio esser di meno degli altri...Ne vedremo delle belle! (Dai 4 anni).
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14 e 21 febbraio 2010
Baco Gigi Scio’ *
Novità 2010
Baco Gigi vive nella sua mela. Un giorno però, siccome raccolgono la mela che è casa sua, finisce al mercato. Dal mercato, dove comprano la mela rossa, finisce insieme ad altri frutti. Alla fine finisce in un piatto e sta per essere mangiato…quando…E’ qui che inizia il vero BACO GIGI SCIO’! (Dai 4 anni).
Gli spettacoli contrassegnati con l’asterisco sono presentati anche in matinée per le scuole.
Costo dei biglietti Spettacoli 10 Euro; spettacoli teatro ragazzi 6 Euro.
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Teatro La Baracca via Virginia Frosini 8 - Prato
Telefoni 0574-812363 ; 3332713136
labaracca@tin.it; www.teatrolabaracca.com
domenica 12 luglio 2009
Laris
giovedì 9 luglio 2009
Ag-giuntine
Isolina Ciacci
martedì 7 luglio 2009
Denuncia per Gonfienti
La denuncia scritta è presentata nei confronti di responsabili da meglio identificare per danneggiamento, deturpazione di bellezze naturali, paesaggistici e archeologici. (Denuncia di danneggiamenti antropici ed abbandono di custodia per aree già sottoposte a provvedimenti di tutela ai fini archeologici e paesaggistici- ex D.Lgs 22/01/2004 n.42).
La denuncia è corredata da foto, rilievi, e da una memoria storica dei fatti relativi all'area archeologica di Gonfienti.
Gonfienti: a che punto è la notte.
Ora, dopo le elezioni, i neoeletti, sembrano correre nella stessa direzione.
Intanto tutto crolla nel più sostanziale disinteresse, nell’abbandono.
Servono misure immediate. Serie.
Non ci interessano neo-eletti-vetrina, ‘eccellenze’ che sono da politica-rotocalco. Tutto già visto.
Per questo non ci lasceremo ingannare, non crederemo a nessuno finché non riprenderanno gli scavi, non sarà messo mano a un progetto di vera riqualificazione dell’area archeologica, almeno di quel poco e triste che rimane, schiacciato fra edifici violentemente enormi e senza senso. Senza futuro.
Maila Ermini
giovedì 2 luglio 2009
Una ronda non fa primavera
RIASSUNTO DEL DECRETO SICUREZZA APPROVATO OGGI IN VIA DEFINITIVA DAL SENATO
REATO DI CLANDESTINITA': lo straniero che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato violando la legge, è punito con l'ammenda da 5mila a 10mila euro e l'espulsione.
IDENTIFICAZIONE: nel provvedimento si stabilisce che il periodo massimo complessivo di trattenimento per l'identificazione non può essere superiore a 180 giorni. Il questore, in ogni caso, può eseguire l'espulsione e il respingimento anche prima della scadenza del termine, dandone comunicazione al giudice di pace.
Nel ddl sulla sicurezza, approvato in via definitiva dal Senato, troviamo anche:
RONDE 'SENZA ARMI': via libera alle 'ronde', ovvero alle associazioni volontarie dei cittadini 'a guardia' dei quartieri. I 'volontari per la sicurezza' (così sono chiamati nella legge) non potranno girare armati e svolgeranno attività di segnalazione alle forze dell'ordine, ma non di presidio del territorio. Le associazioni saranno iscritte in un apposito elenco tenuto dal prefetto e tra esse avranno la precedenza quelle costituite da ex appartenenti alle forze dell'ordine, alle forze armate e agli altri corpi dello stato. I requisiti per l'iscrizione delle associazioni negli elenchi saranno definiti con provvedimenti successivi del Viminale.
'ZONE DI SICUREZZA': un altro pacchetto di norme riguarda i reati che destano allarme sociale, prevedendo aggravanti per l'estorsione, la rapina e la truffa. L'inasprimento di pena scatta nel caso in cui gli illeciti siano compiuti in alcuni luoghi particolarmente frequentati dai cittadini come stazioni, banche, uffici postali, parchi e giardini pubblici e fermate di autobus. Si crea così una sorta di 'zone di sicurezza'. Vengono anche aggravate le pene per chi commette violenza contro i minori all'interno o nelle adiacenze di istituti di istruzione o formazione.
SINDACI 'SCERIFFI': più poteri ai sindaci nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico, o quando ricorrono motivi di sicurezza pubblica. I primi cittadini potranno ordinare l'immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese dei colpevoli. Se si tratta di venditori ambulanti viene predisposta la sospensione dell'attività commerciale fino all'adempimento dell'ordine e del pagamento delle spese, o la chiusura per motivi di igiene e decoro urbano.
Sempre nel ddl sulla sicurezza, che col voto finale dell'aula Palazzo Madama è legge, ci sono:
PIU' RIGORE CONTRO LE STRAGI DEL SABATO SERA. Si inaspriscono le pene per gli automobilisti ubriachi o drogati. Il 'Fondo contro l'incidentalità notturna' servirà per l'acquisto di materiali e mezzi per le forze di polizia oltre che per campagne di sensibilizzazione. Le auto sequestrate ai proprietari fermati per eccesso di alcol e uso di droga potranno essere assegnate in custodia giudiziale agli organi di polizia, prioritariamente per la prevenzione della sicurezza della circolazione stradale.
TASSA PERMESSO SOGGIORNO: la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposta al versamento di un contributo il cui importo è fissato fra un minimo di 80 e un massimo di 200 euro. Sono esclusi i casi di richiesta d'asilo e di protezione per motivi umanitari.
FONDO RIMPATRI: è istituito presso il ministero dell'Interno un Fondo rimpatri finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri.
CARCERE PER CHI AFFITTA A CLANDESTINI: chiunque, a titolo oneroso al fine di trarre ingiusto profitto, dà alloggio o cede anche in locazione un immobile a uno straniero che sia privo di titolo di soggiorno al momento della stipula o del rinnoivo del contratto di locazione, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Ancora, tra i punti qualificanti del ddl sicurezza, che con il voto del Senato è legge, ci sono pure:
TRASFERIMENTO VALUTA: si intensificano i controlli sul trasferimento di valuta per contrastare il riciclaggio anche ai fini del finanziamento del terrorismo.
OLTRAGGIO A PUBBLICO UFFICIALE: viene reintrodotto il reato abrogato nel 1999. La pena massima, per chi, in luogo pubblico o aperto al pubblico, offende l'onore e il prestigio di un pubblico ufficiale, è di 3 anni. Vengono previste cause di non punibilità se l'incaricato di un pubblico servizio eccede i limiti delle sue attribuzioni con atti arbitrari.
REGISTRO DEI CLOCHARD: si istituisce, presso il Viminale, il Registro nazionale dei senza fissa dimora. Per i clochard viene stabilito anche l'obbligo di dimora. In base alla nuova norma i senza tetto che non avranno comunicato un domicilio all'anagrafe comunale non saranno 'in regola'.
ALBO DEI BUTTAFUORI: nasce l'albo degli addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento o di spettacolo. Non ci sono pubbliche qualifiche ed è vietato l'uso di armi o di oggetti atti ad offendere e di qualunque strumento di coazione fisica. Il personale è iscritto in apposito elenco, tenuto dal prefetto competente per territorio.
DECORO URBANO E 'STRETTA' SUI WRITER. Arriva una 'stretta' per chi sporca le città o imbratta i muri. Multe fino a 500 euro per chi getta rifiuti mentre passeggia per strada. La sanzione sale fino a mille euro se i rifiuti vengono gettati da un'auto in movimento o in sosta. Per i writer che sporcano o deturpano monumenti o palazzi storici, carcere fino a un anno e multa fino a 3 mila euro. Se ad essere imbrattate saranno cose non di valore storico o artistico (come una saracinesca o un cavalcavia), sarà il giudice a decidere, a seconda dei casi, se infliggere una pena pecuniaria (fino a mille euro) o detentiva (fino a sei mesi). Multe fino a mille euro anche a chi vende bombolette spray con vernici ai minori.
Tra le altre misure, il ddl sicurezza, che con il voto del Senato oggi è legge, contiene:
CHIUSURA CENTRI ISLAM SOSPETTI. Si estende la legge Mancino sulla P2 ai centri sospettati di fare attività o propaganda terroristica. Le associazioni, i gruppi, le organizzazioni o i movimenti sospettati potranno essere sciolti. In via cautelativa, previo l'ok della magistratura. Se i reati saranno accertati il ministro dell'interno disporrà lo scioglimento definitivo.
INASPRIMENTO 41 - BIS PER BOSS PIU' ISOLATI. Per impedire che dalle carceri i boss mafiosi possano esercitare il loro potere sul territorio, i detenuti sottoposti al 41 - bis saranno destinati all'interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, preferibilmente in aree insulari, o comunque all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto e custoditi da reparti specializzati della polizia penitenziaria. Stretta anche sui colloqui con parenti e avvocati e sull'ora d'aria.
GIRO DI VITE SU AUTISTI BUS DROGATI. Giro di vite anche per i conducenti di bus che, in servizio, verranno trovati drogati. Viene previsto che, nel caso di guida sotto l'effetto di stupefacenti, scatti la sospensione del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneita' alla guida di ciclomotori, o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni.
SPRAY AL PEPERONCINO. Viene liberalizzata la vendita di bombolette spray urticanti per l'autodifesa. Le caratteristiche tecniche e il contenuto degli spray saranno definiti da un regolamento del Viminale di concerto con il ministero della Sanità.
Altri punti qualificanti del ddl sicurezza, diventato legge con il via libera definitivo del Senato, riguardano infine:
BAMBIBINI 'INVISIBILI'. Gli stranieri avranno l'obbligo di esibire agli uffici della pubblica amminitstrazione il permesso di soggiorno ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni e altri provvedimenti, ma anche per atti di stato civile o per accedere ai pubblici servizi. Questo provvedimento secondo l'opposizione rendera' impossibile l'iscrizione all'anagrafe per i figli dei clandestini che rischiano di diventare 'invisibili'.
STOP AI MATRIMONI DI COMODO. Lo straniero può acquistare la cittadinanza italiana quando dopo il matrimonio risieda legalmente in Italia da almeno due anni oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio, se residente all'estero. I tempi sono ridotti della metà in presenza di figli anche adottivi. Lo straniero che si vuole sposare in Italia dovrà inoltre presentare il permesso si soggiorno all'ufficiale di stato civile, oltre al nulla osta del Paese di provenienza.
NORMA ANTI - RACKET. Viene introdotto l'obbligo per gli imprenditori titolari di commesse pubbliche di denunciare le estorsioni. Se non lo fanno verranno esclusi dalla possibilità di partecipare alle gare di appalto. Per prevenire infiltrazioni nei pubblici appalti il prefetto potrà fare ispezioni nei cantieri.
NORME ANTI - ACCATTONAGGIO. Carcere fino a tre anni per chi sfruttta i minori sotto i 14 anni e decadenza della patria potestà del genitore.
RESIDENZA SOLO A CHI HA CASA 'PULITA' E 'A NORMA'. L'iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica possono dar luogo (a discrezione quindi dei competenti uffici comunali) alla verifica delle condizioni igienico - sanitarie dell'immobile in cui il richiedente intende alloggiare.
Un invito per i 20 anni dei Celestini
Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.
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Signor Ministro, io non so per quale arcano motivo Lei sia diventato ministro della Cultura, ma tant'è. In virtù di ques...
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Non era per nulla scontato che all'incontro ci fossero tutti i candidati (eccetto Rubino) e, soprattutto, così tanta gente. Troppa p...