Mi chiedono com'è composto il testo de Lo spettacolo della città. Il primo tragitto è altro testo dal secondo. Comunque, a parte i brani 'classici', di cui è detto titolo e opera, il testo è originale nel senso che l'ho scritto io. Anche le canzoni non 'riconoscibili' sono mie.
Per questo secondo tragitto: la satira alla Chiesanuova, Aldilà e Aldiqua, uguale; quella al Pecci è invece una rivisitazione e mixage fra un testo classico (Marinetti) e una conferenza (pur rivisitata, della Dottoressa Quindi).
L'ho chiamato 'zibaldone', non solo ricordando Leopardi, ma anche i miei tempi in quel di Romagna, nella prima era della mia vita: là lo zibaldone è una vivanda costituita da un amalgama di ingredienti diversi.
Per tutto il resto, invece di chiedere, venite a vedere.
"... Non dimenticherò questo 'viaggio teatrale' attraverso una città che prima, mi duole dirlo, mi era indifferente, e che invece mi è rimasta in tutta la sua 'anima'. In breve io porto con me nella mia Calabria piuttosto Prato che Firenze. Idea ed esecuzione stupendi, brava, bravi.
Un affettuoso saluto, grazie." Luisa F
"Complimenti per la lettura originale, ...particolare della città". Tiziano P
"Una poesia che prima prende a pugni l'anima e poi l'accarezza...grazie!" Arianna C
"Altre emozioni, altri significati...ma sempre un grande Spettacolo! Grazie", Chiara B
Nessun commento:
Posta un commento