A Prato il Centro Destra litiga sul candidato, perché la Lega vuole mettere il suo.
Ma si annuncia un candidato sbagliato.
Questa ostinazione suggerisce l'idea che vogliano perdere, tutto sommato.
Perché?
Prato è una città che pone il problema dell' "invasione cinese".
I pratesi, svuotati in pochi anni dalla loro storia industriale che aveva fatto sorgere capannoni come funghi e piccoli imperi manifatturieri, sbalzati nel nulla da una economia globalizzata, si sono visti riempire quei capannoni dalla comunità cinese in pochi anni. Lavoro a nero, lavoro totale, capitale circolante senza regole.
L'evento è stato drammatico, e proprio in una città che l'aveva vista protagonista delle lotte sindacali. Il fenomeno in parte si è diffuso grazie alla complicità della politica; in parte la politica non ha potuto porvi rimedio, perché ormai le città sono discariche di situazioni economiche globali, in cui la "piccola" politica si smarrisce.
Il sentimento ostile nei confronti della comunità cinese è ancora alto fra quei pratesi che non hanno dato in affitto o venduto ai cinesi i loro capannoni. Come molte altre città italiane il capitale invisibile ne trasforma l'identità.
Ora, la politica tribale della Lega ha gioco "facile" nel bloccare gli immigrati africani sulle coste del "Continente Nero" (a proposito, dove come si trovano adesso?), perché quegli immigrati sono poveri e non aiutano il capitale, se non come forza lavoro schiavizzata. Devono essere assistiti, non producono, non prendono in affitto o comprano immobili.
L'immigrazione/occupazione cinese invece, con la sua frenetica inarrestabile attività, aiuta e amplifica la circolazione di capitale che non si può né si deve fermare.
Mentre la Sinistra, nel migliore dei casi, ha trincerato la sua immagine politica e affrontato il problema dietro il paravento dell'antirazzismo, la Lega non può.
Quindi, nel momento in cui quel partito intende andare al potere regionale toscano e nazionale, vincere in un territorio così problematico...insomma, potrebbe rivelarsi controproducente doverne rispondere ai cittadini.
Fantapolitica?
Finora la Lega di Prato non ha posto la questione se non superficialmente, non minaccia di rimandare i cinesi irregolari a casa, non tratta di diritti umani e di lavoro, di obblighi fiscali disattesi, e piuttosto si focalizza sul tema generico della sicurezza: ancora una volta è più facile porsi contro la delinquenza di marocchini e nigeriani spacciatori, tutte cose "sacrosante", e lasciare intatta l'enclave cinese.