Mi intriga, quest'opera, che mi è nata improvvisa in questi giorni affollati, fra spettacoli e tournée, quando proprio non doveva nascere!
Io, poi, con Malaparte non ha mai avuto il santo, come si dice in Toscana. Ma proprio mai. D'altronde non c'era nemmeno con i protagonisti dei precedenti "dialoghi impossibili", né con Federico II né con Datini. Ma forse proprio per questo mi piace, non è roba edificante, come ho letto in questi giorni, ritornando al maledetto Curzio. Lui certo non l'avrebbe amata, la melassa. Piuttosto preferiva i duelli, come questo che spero sarà, fra lui e me. E qualcun altro, che c'è nell'opera.
La locandina è di Raffaello D'Accolti, che ha interpretato l'ambiguità di opera e personaggio a modo suo, e anche questa interpretazione ambigua e spiazzante mi piace.
Questo "duello con Malaparte" debutta sabato 23 marzo ore 21 alla Baracca.
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