mercoledì 27 marzo 2019

La giornata del teatro? Mi vien che ridere!

Giornata del teatro?
Mi vien che ridere! Non gliene frega niente a quasi nessuno, del teatro; ci sono già tanti spettacoli in giro per il mondo; le notizie stesse, la politica, tutto è teatralizzato, spettacolarizzato; la gente non sente il bisogno del teatro, che ci viene a fare? E' tautologico, è un doppio di cui non si sente la necessità! E poi è così poco tecnologico, ci sono persone reali in scena, vuole farci pensare, riflettere, ci fa durar fatica...E sempre meno il pubblico sente poco bisogno anche del cinema, che è affollato solo dalla parte di chi lo fa, e vive perché è ormai solo una industria piaciona e "netflizzata", ma come arte è morto.
Figuriamoci. I teatri se non fossero finanziati, crollerebbero, dentro e fuori!
Noi continuiamo a farlo perché non sappiamo fare altro e perché siamo nati in quel tempo quando vivere significava illudersi di poter coltivare  un progetto politico e civile per la propria esistenza.
Chi poi come me ha uno spazio teatrale per conto suo e che non si lascia strumentalizzare, in questo paese è come bruciato ogni volta che lo apre, odiato, e tanto più odiato quanto più persegue libertà e creatività.
La giornata del teatro, mi viene che ridere!

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