Questo dittatore della macchina neo (o post?) capitalista impone la tele-reality e costringe, tramite la scusa della pandemia, professori maestri studenti e impiegati e tutti coloro che lo possono fare, a un tipo di lavoro disumanizzante, totalizzante, dittatoriale appunto. Con il telelavoro muoiono anche i diritti dei lavoratori, e i diritti degli studenti e degli insegnanti; negli impiegati cresce l'alienazione, e cresce la schiavitù femminile.
martedì 30 giugno 2020
Il tele-lavoro è fascista
Questo dittatore della macchina neo (o post?) capitalista impone la tele-reality e costringe, tramite la scusa della pandemia, professori maestri studenti e impiegati e tutti coloro che lo possono fare, a un tipo di lavoro disumanizzante, totalizzante, dittatoriale appunto. Con il telelavoro muoiono anche i diritti dei lavoratori, e i diritti degli studenti e degli insegnanti; negli impiegati cresce l'alienazione, e cresce la schiavitù femminile.
lunedì 29 giugno 2020
Presento le mie opere teatrali
presentazione performance? delle mie opere teatrali in due volumi per cui ho vinto un premio eccetera eccetera. Segue rinfresco.
Ingresso libero ma prenotazione obbligatoria.
domenica 28 giugno 2020
Area archeologica di Gonfienti: un cartello vuoto
Finalmente C'E'.
Chissà cosa scriveranno, in quello spazio bianco...E speriamo che lo facciano prima che la scritta, posta a occidente, si scolori coi tramonti dell'estate.
Intanto i reperti di Gonfienti sono a Bologna fino a novembre (Viaggio nelle terre dei Rasna al Museo Archeologico) . Poi lo faranno un bel museo etrusco a Prato?
mercoledì 24 giugno 2020
Foto di Memorie
Schiava moderna
Se le Nazioni Unite si svegliassero, sarebbe l'ora di svolgere una indagine mondiale su questa nuova ondata di schiavizzazione planetaria, che va di pari passo con l'epidemia. E non riesco a immaginare cosa stiano vivendo le donne africane, le sudamericane e via discorrendo. E come pochi uomini sono così poco onesti da ammettere questo sfruttamento, che comprende ovviamente anche quello sessuale, così poche le donne che se ne rendono conto, ché, notoriamente, ne sono spesso complici.
https://www.repubblica.it/dossier/tecnologia/rivoluzione-smart-working/2020/06/22/news/smart_working_nel_lockdown_meno_lavoro_e_piu_stress_per_le_donne-259881432/?ref=RHPPTP-BH-I257572611-C6-P15-S1.6-T1
domenica 21 giugno 2020
La Baracca si racconta…
Dopo il lungo lockdown, frutto avvelenato della globalizzazione, è bello tornare a vedere, sentire, toccare. Il teatro ancora c’è! Avevamo paura di non ritrovarlo, ma ancora vive tra noi poveri umani trasmutati in robot. Il 18 giugno a La Baracca lo abbiamo finalmente ritrovato come il vaccino tanto cercato. Un vaccino caritatevole e solidale per gli spiriti affranti e depressi dalla forzosa privazione e dal subdolo morbo del ‘generalismo’ mediatico. Viva il teatro! E le Memorie di un teatro di campagna sono il primo stupendo affresco di questa nuova stagione. Un capolavoro miniaturizzato, ideato e messo in scena con ardore e lucido sentimento. Una piece a misura d’uomo, o meglio dei singoli individui partecipi dello spettacolo, perché niente di meglio può esservi per il ristoro dello spirito se non il rapporto intimo che s’instaura tra l’attore e il pubblico nel pathos fascinoso del luogo. La scena è protagonista silenziosa e viva del racconto. La Baracca che, pur ogni volta si racconta, qui si supera trasformando persino le memorie della sua giovane ed intensa storia in una dimensione di viva, vivissima attualità. La penna di Maila, genius loci e ammaliante seduttrice, ha superato la barriera del tempo, tanto è vibrante, intenso ed emozionante il racconto del piccolo teatro di campagna che persino la nostalgia delle origini, delle prime eroiche battaglie, diviene un caleidoscopio di valori. Mai come in questo caso la metafora del piccolo è il buono, del piccolo è il bello, del piccolo è l’antidoto alle convenzionali banalità, il naturale veicolo dell’emozione che ti rapisce.
Già il palco vuoto con le austere panche poste sopra ricchi tappeti persiani introduce ci fa penetrare in un’atmosfera dove il pubblico è l’ospite atteso, gli schienali come tanti ’poveri cristi’ appesi alle pareti ci raccontano la sofferenza del distanziamento sociale a lungo patito e che non dovrà più esserci nel nostro futuro per non sprofondare nell’oblio. Maila, profetessa e maga allo stesso tempo riesce così ad essere già presente in scena ancor prima di iniziare il racconto … poi sarà solo meraviglia, stupore, emozione e mirabile prosa poetica.
Giuseppe Centauro
(Testo e foto).
Prato, 21 giugno 2020
venerdì 19 giugno 2020
Una recensione e commenti su "Memorie di un teatro di campagna"
Riapertura de La Baracca con il debutto di "Memorie di un teatro di campagna"
E' stata una vera e propria rinascita.
Una serata importante anche per la città!
Abbiamo seguito con scrupolo e senza infastidire il pubblico la nuova normativa imposta ai teatri per contenere l'epidemia; anche se lo spazio è piccolo e gli spettatori ridotti, tuttavia nulla è stato lasciato al caso.
Spero di poter aggiungere presto qualche commento sulla serata davvero straordinaria, su testo e spettacolo, ma soprattutto non vedo l'ora di replicare giovedì 25 giugno prossimo!
(Foto di Angelo Sabanito Polizzi scattate durante le prove).
mercoledì 17 giugno 2020
Nessuno è più come prima
Un ricordo di Giovanni Feo
venerdì 12 giugno 2020
Memorie di un teatro di campagna, 2
(Durante lo spettacolo non è obbligatorio indossare la mascherina, ma solo per entrare e spostarsi).
Era Covid: riapre tutto ma non gli scavi di Gonfienti (né il museo, che non c'è!)
lunedì 8 giugno 2020
Riapertura de la Baracca
mercoledì 3 giugno 2020
Memorie di un teatro di campagna
lunedì 1 giugno 2020
Dettagli sulla riapertura del Teatro La Baracca
Un invito per i 20 anni dei Celestini
Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.
-
Signor Ministro, io non so per quale arcano motivo Lei sia diventato ministro della Cultura, ma tant'è. In virtù di ques...
-
Non era per nulla scontato che all'incontro ci fossero tutti i candidati (eccetto Rubino) e, soprattutto, così tanta gente. Troppa p...