venerdì 12 giugno 2020

Era Covid: riapre tutto ma non gli scavi di Gonfienti (né il museo, che non c'è!)



Come ho suggerito in un formulario che l'irraggiungibile Assessore alla Cultura di Prato qualche giorno fa ci ha invitato a fare, a parte le questioni di teatro, alla domanda cosa può fare il MIBACT ho risposto: certamente riaprire gli scavi di Gonfienti, e continuare quelli che, nell'ultima miracolata mirabolante mirabollosa apertura del settembre passato, prima dell'ERA COVID, era stato promesso: ossia continuare gli scavi del Lotto 15. (O mi ricordo male il numero?), e perché no riportare i reperti, che ora stanno altrove, a Prato.

Ricordate la questione del museo di Gonfienti che non c'è?

Qualcuno proprio oggi mi scrive: "Nei prossimi giorni il nostro Sindaco, come presidente protempore dell'ANCI Toscana, presenterà  i progetti finanziabili anche con i tanto attesi fondi europei, ma non ci sarà traccia dell'archeologia bisentina. Intanto le eccellenze archeologiche si mostrano altrove senza neppure darne notizia in città...

Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna
Ha riaperto al Museo Archeologico, ed è visitabile fino al 29 novembre, l'ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, che riunisce 1.400 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali, tra i quali il British Museum di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, il Musée Royal d’Art d’Histoire di Bruxelles, il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen e i Musei Vaticani.  "

Ma bravi, continuate così, a disperdere il nostro patrimonio culturale.

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