Dato che faccio teatro, uno degli aspetti dell'archeologico-culturale in quanto travolto dalla modernità elettronica , normale che mi occupi di archeologia. Di passato.
Anzi, posso dire ai quattro venti che io mi occupo solo di passato. Per questo sono fuori, essenza aliena.
E per questo ho notato: nessuna gitarella agli scavi è stata organizzata per la prossima caldissima estate, tutto messo sotto silenzio. Del museo poi, non ne parliamo. Che barba, che noia. Che soprintendenza. E soprattutto che fastidio, visto che deve essere spostato altrove, 'sto museo. Cancelliamo cancelliamo. Ce ne abbiamo così tanti di musei, chi li andrà a vedere tutti visto che tutti sono occupati a guardare le proprie tavolette?
Su, basta con le materie archeologiche, tutto si declini al contemporaneo!
Il passato scompare proprio come concetto, come abitudine. Non è un caso che ci fanno ammalare di Alzheimer. Perché, voi pensavate che venisse così, la malattia?
La memoria stessa viene triturata dal continuo andare e venire delle notizie, degli eventi, del mercato.
La memoria è un ostacolo ai flussi del mondo e in qualche modo va cancellata.
Io per tempo sono stata travolta. Annientata. Per il fatto stesso che mi impiccio di passato, e che non vado al passo coi tempi.
E voi siete pronti a essere travolti?
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