Così in molte città italiane non potremo passeggiare per Natale nelle vie affollate del centro senza la mascherina.
Dopo che l'hanno allestito, il centro, di luminarie e di ruote panoramiche, di musiche, di attrazioni e di quanto altro, con i nostri soldi è bene ricordarlo, proprio per farci andare in centro, i sindaci-reucci decidono di obbligare la cittadinanza a indossare le mascherina per compro-mangia-e-bevi-passeggiarci durante il secondo periodo natalizio pandemico.
Nonostante quasi il 80% della popolazione, dicono, sia vaccinata.
Naturalmente, ricordo, non è obbligatorio indossare mascherine per fare ressa nei supermercati.
I sindaci-reucci sanno bene che l'ordinanza suscita reazione, ed è anche per questo che la e-manano, per far parlare di sé e mostrarsi ligissimi; altrimenti di loro e della vuota politica, succube e conformista, titubante come ben ricordava il Giusti, da Re Travicello, chi ne parlerebbe? Come si mostrerebbero?
Possiamo però ancora passeggiare liberi, senza occultare il viso e il sorriso, in periferia.
Non tutte le periferie sono da disprezzare, e ci sono ancora, qua è là, luoghi da scoprire, negozi dove comprare.
Avventuriamoci.
Così, dimenticata, senza per fortuna luminarie da Santa Rosalia (mi perdoni la Santa che venero!) che incoronano le strade e ruote panoramiche allestite a volte senza alcun criterio di sicurezza, con sotto il traffico natalizio che sosta in file inquinanti e nevrotiche, la periferia in qualche modo può riprendere il suo centro.
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