Brevemente sui referendum sulla giustizia del 12 giugno '22: non voto, e non perché mi troverò ancora fuori Italia.
Credo i quesiti referendari, purché ben presentati e con titoli allettanti, siano del tutto inutili per una vera riforma di una giustizia che si trova in mano alle correnti politiche e alle logge.
Nei due ricorsi che feci contro il rifiuto da parte della Regione Toscana di assegnare una manciatina di soldi pubblici al Teatro La Baracca - era qualche anno fa - ebbi modo di capire un pochino chi era la signora giustizia a cui mi rivolgevo con tanta sollecitudine. L'avvocato fu chiaro fin dall'inizio e mi confidò onestamente che non avrei mai potuto vincere - a prescindere dalle mie fondate ragioni - per il semplice fatto che il sistema della giustizia è, e lui diceva dolcemente, pilotato. E infatti persi il primo e anche il secondo ricorso.
Oggi non solo non presenterei ricorso alla giustizia, ma nemmeno domanda alla politica.
Lettura consigliata: Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist; in alternativa Il processo di Kafka.
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