Leggo notizia che intitoleranno una strada al balio e alla balia di Malaparte (e son contenta), ed altri emeriti personaggi, meno conosciuti o più, come Tina Anselmi.
Ma nessuna strada a Prato recherà il nome di Mauro Bellandi o di Loriana Nunziati, i concubini di Prato. E invece sì una strada gliel'hanno data al don Aiazzi, che nel 1956 li definì, nella Chiesa del Soccorso e per essersi sposati solo in Comune, "pubblici concubini".
Prato, nei giorni pari o quando fa comodo a lei, è particolarmente bigotta e ipocrita.
http://www.notiziediprato.it/news/nuova-toponomastica-una-strada-intitolata-al-balio-e-alla-balia-di-malaparte-e-una-al-partigiano-moardei
2 commenti:
Beh, non ci crederai, ma é tutto il giorno che mi sovvenivano i concubini e il dramma che hai scritto e abbiamo recitato, anche in Olanda! Quindi la ragione c'era, eccome. Che bella storia ce hai scritto e che bella lezione data ai pratesi bigotti, che a dire il vero, non sono tutti i pratesi. Rammento come fu accolto bene da molti il lavoro, ecco, bisognerebbe rifarlo, rammentare in continuazione, magari come fai con i celestini; e ricordo bene la critica negativa PREVENTIVA fatta da quel bigottaccio di...come si chiama? quel giornalista direttore della TV Pratese...come si chiama...quello che scrisse l'articolo...oddio, proprio non mi viene...quel cattolico da autodafé...vabbé, poveraccio...
Grazie, Gianfelice.
Sì, lo rifaremo certamente, e magari molto presto!
L'unico spettacolo che è stato fatto sotto l'egida del Metastasio, ma...al teatro Magnolfi! Che pure ci proposero, ti ricordi? di rappresentarlo nella sala accanto adibita a camerone per gli attori, come se fossimo attori di serie B, e in doppio orario, nella stessa sera due spettacoli! Poi io mi impuntai e Luconi, allora era il direttore del teatro, spostò la rappresentazione in teatro.
Per il resto, tutta la passione dedicata a questa città attraverso il teatro ha ricevuto, a parte qualche contentino estivo, quasi sempre solo schiaffi in faccia...Eppure, non ho ancora finito: in serbo ho ancora qualcosa da raccontare su questa mia città, da ri-scoprire, e lo farò con un altro mio dramma. Ma tempo al tempo.
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