La nomina del signor Figlio del Tanto Padre al Grande Teatro di Mxxxxo è incommentabile.
Tuttavia la commenterò. Anche se questo sistema è talmente in uso che commentarlo può sembrare superfluo. Inutile. Ridondante.
Vi siamo così abituati che è come dire che l'acqua calda è calda, e leggendomi so che voi sorriderete un po', come quando appunto si legge l'ovvio.
Infatti, tutti prima o poi inciampano miseramente nel sistema della parentopoli o clientelare in questo paese mxxxxxo, nessuno vi può sfuggire. Giri l'angolo e trovi un parente; o un amico; o un iscritto al partito. E ancora: ti hanno fatto un favore, ti hanno nominato ministro? Devi restituire.
E chi mi lègge lo sa bene: qui la légge vera è questa.
L'opposizione fa mostra di nutrire dubbi e borbotterà un po'...ma gli attriti saranno presto appianati, com'è d'uso, perché a tutti i livelli, in tanti CdA si osserva lo stesso andazzo e ovunque la stessa occupazione di potere, uno dei motivi per cui si respira un'aria mefitica e per cui nulla cambia, gattopardescamente, in questo paese mxxxxxo.
Qui la cultura è prigioniera e schiava, è incommentabile.
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