L'ho tenuto nascosto. Perché mi sembrava di fare un doppione della mia Infanzia Negata dei Celestini.
Ma no. Nessun doppione. Alcuni mi sollecitavano, da tempo: scrivi un dramma, oppure una sceneggiatura. E io zitta. Il soggetto era già pronto, era lì, che mi aspettava.
Come tutto quello che ha riguardato questa storia, mi ha portato via tanta energia, fatica vera e propria, dolore.
Ho sempre rimandato tutto, sono sempre stata restia. Un giorno mi sembrò di essere pronta, ma venne il Covid. Ve lo ricordate?
FELINO è un po' dramma, un po' sceneggiatura. Strutturalmente è qualcosa di nuovo, a me piace sperimentare. Storia inventata, ma su fatti accaduti. Tanto accaduti che li ho vissuti e visti. Sì sì. Ma svelerò tutto alla mostra parlante, che debutta a fine febbraio, dove fra le altre cose FELINO chissà che non faccia il suo primo capolino?
Vi aspetto là, alla Mostra Parlante, credo ne varrà la pena.
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