venerdì 16 febbraio 2024

Fulvio Silvestrini e l'emeroteca



Sabato 24 febbraio ci sarà l'inaugurazione dell'emeroteca dedicata a Fulvio Silvestrini. 
Nel volantino, fatto dai familiari, viene definito sacerdote ed educatore.

Per me Fulvio è stato soprattutto un libero pensatore.

Certo, era stato ed era sacerdote, ma senza chiesa; educatore, ma poi gli avevano tolto tutti i luoghi per esercitare la sua vocazione pedagogica. Per via della sua battaglia contro la Multisala e, come lui diceva, Multicoop!

Sono grata ai familiari che mi hanno chiesto un parere sull' aggiungere o meno al suo nome e cognome il don, che io non ho mai conosciuto in Fulvio; lui veniva alla Baracca  sempre senza il don, tutti lo possono testimoniare.

Altrove non so.

Non so poi se il don lo metteranno o no. Per me sarà sempre Fulvio Silvestrini e basta.

Però ci tengo a dire che l'idea di titolare l'emeroteca l'ho avuta io, e che altri poi l'hanno adottata e spacciata. Questo sistema di approfittare delle idee altrui senza citare mai chi l'ha avute, è aberrante.

Passi che mi scopiazzino idee in teatro, vedi Matilda, Celestini, Bignamino delle donne, Cuori di donna,  Lo spettacolo della città- hanno tentato goffamente sul treno e su altri mezzi!, e qualcos'altro ...Anzi, non passi!

Non sono più disposta a far passare nulla. Potrei dire che non mi va più bene di dare idee agli altri quando gli altri non me ne danno!

Non mi va più bene che cerchino di cancellarmi, o attaccandomi direttamente, vedi con lo spettacolo sulla Lonzi (l'avrebbero fatto se avessi fatto parte di qualche "generone", di qualche partito ecc.?), o silenziosamente: l'amministrazione dà il contentino, ma con la cerimonia pubblica mi annulla e cancella.  E attribuisce a sé o ad altri "vicini" il merito.

Eh, no!

L'idea dell'emeroteca per Fulvio Silvestrini è mia, come posso dimostrare in ogni momento con questo blog. E poi ero anche andata oltre, gli volevo titolare la piazza e ho raccolto anche un bel po' di firme in Baracca; ma quello no, era troppo eccetera e si son salvati con il regolamento alla mano.

Fulvio caro: tardi e goffamente ti danno quello che ti spettava da tempo, da vivo!, e così liquidano e seppelliscono per sempre il tuo non conformismo, il tuo pensiero vivo   e frizzante, il tuo amore per la cultura, il tuo dissenso, il tuo esercizio critico facendo pace con la loro cattiva coscienza!

Seppelliscono il fastidio che tu davi, a tal punto che qualcuno, quando ti vedeva da lontano arrivare per il centro, cambiava strada!

Questo certo non lo diranno all'inaugurazione dove non sono stata invitata.

Io non ci sto, Fulvio, e anche in tuo nome e seguendo il tuo esempio, e portando vivo il tuo ricordo in quel piccolo spazio che tu hai molto amato, continuerò a dire: eh, no!

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