Ieri mi hanno proposto una nuova intervista. Ma quella di sabato scorso in teatro aveva un senso; era sì a me, ma anche collettiva, con le testimonianze degli spettatori che, a quanto mi hanno riferito, erano positive, di spettatori contenti di trovarsi alla Baracca a vedere quello spettacolo. E poi c'era anche Gianfelice e le persone di Casale, oltre che spettatori che venivano da Prato Pistoia e Firenze!, a dimostrazione che noi NON siamo isolati, che siamo riusciti, nel nostro piccolissimo, a creare, anche all'interno di una comunità a volte ostile come quella della periferia, un dialogo vero. Politico. Umano.
Io non so se questo documentario è andato veramente perduto come dicono, se è stato cancellato per errore. Per estrema imperizia. Ma una TV?
Ma sia: quello che veniva fuori, forse con stupore anche di chi faceva il servizio, era proprio questo, un dialogo, una partecipazione.
E' questo che è andato perduto o che non si è voluto mandare in onda, nemmeno con un montaggio "stretto", perché in ogni momento traspariva questa positività.
Perché si tratta di un teatro che NON ha finanziamenti, non fa parte di circuiti (ahinoi!) che è piccolo, spesso deriso (è a Casale!), che ha subito lunghe ostilità, ma che ora non più, che ha fatto spettacoli importanti, e proprio per Prato!, che fatica moltissimo ad andare avanti, ma va.
E non mi va di fare dichiarazioni da sola, di mostrarmi alla TV per farmi una pubblicità che non serve a niente. L'ho fatto tante volte. E a questo punto non so nemmeno se quello che andrei a dire sarebbe trasmesso, insomma col rischio di vedermi ancora una volta censurata. O peggio, resa, anche involontariamente, ridicola.
E poi avevo anche fatto registrare una parte dello spettacolo, certo l'argomento è difficile, lo so, ma rifare tutto a freddo, no davvero!
Per cui ringrazio chi vorrebbe in qualche modo recuperare, ma non lo fa il giorno della prossima replica de La Tessera Verde, il 14 dicembre.