Ieri, in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini" insieme alla narrazione dei fatti, ho inserito una novità molto significativa per me e. credo per il pubblico, ossia quella che ho chiamato la "Mappa dei Celestini", che scopre finalmente tutti gli aspetti del "sistema" che esisteva all'interno dell'istituto e che ruotava attorno, di cui in parte anch'io non ero consapevole. O che non avevo ricostruito perfettamente.
E anche la responsabilità, sempre taciuta per tabu, di alcuni genitori, così come viene fuori per la prima volta nel dramma Felino, fughe e vita di celestino.
Mi ci sono voluti vent'anni, e un dramma (lo riproporremo senz'altro!), per iniziare narrare profondamente questo romanzo concentrazionario.
In particolare dopo tanti anni di studio e ricerche, raccolta di testimonianze e riflessioni, ho chiuso il cerchio sui rapporti fra la città e l'istituto fondato da Padre Leonardo, e ho finalmente dato la giusta evidenza a questi aspetti, oltre che ripetere, come ho fatto per tante volte, le incresciose traiettorie di vita di questi bambini, ossia le angherie e le violenze subite.
Ma anche di loro, questa volta, ho narrato particolarità che finora non erano state messe in evidenza, sia rispetto ai genitori come ho detto, ma anche del sistema in cui i ragazzi erano inseriti.
E anche sulla figura di Padre Leonardo: e questa volta anche la sua vita e psicologia è stata messa in luce, per tanto tempo rimasta oscura!
E proprio dal mondo dei celestini questa volta ripartirò per introdurre, e può sembrare strano il passaggio ma ci azzecca a perfezione, il prossimo spettacolo che ci aspetta, Lettere di tedeschi (ovvero il Gelataio di Amburgo e altre grigie storie) tratto o ispirato da I sommersi e i salvati di Primo Levi, ma come dice il sottotitolo c'è anche molto altro, che debutterà alla Baracca sabato 18 gennaio e che porteremo in giro per l'Italia.
Per mitigare il tutto alla Baracca ci sarà, intervallo necessariamente comico, la riproposta di una mia commedia, La cervelliera, che presenteremo come spettacolo di fine anno per stare piacevolmente insieme al nostro pubblico.
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