venerdì 31 agosto 2012

La stangata sanitaria a firma di Enrico Rossi

Ecco la stangata a firma del Presidente Rossi. Ma che fantasia, che novità questo tassare la sanità! E poi dice che vuole diminuire la benzina in Toscana e scrive a Monti scandalizzato? Signor Presidente, così proprio non va.

di Carlo Bartoli (IL TIRRENO) FIRENZE Tre giorni al via. Scattano lunedì prossimo i nuovi ticket aggiuntivi che determinano un aumento della compartecipazione alla spesa da parte del cittadino sulla base delle fasce di reddito Irpef (valide ancora solo fino al 31 dicembre) o Isee. Da lunedì, quindi, in farmacia i medicinali saranno più cari, ad eccezione degli esenti; in più rincareranno le visite ambulatoriali e tutte le operazioni collegate alla procreazione assistita, mentre per la diagnostica verrà chiesto un contributo alle spese per la digitalizzazione dei risultati dell’esame. Il contributo fisso. Viene introdotto per tutti gli utenti, comprese le attuali categorie di esenzione, un contributo fisso di dieci euro per la digitalizzazione (produzione, archiviazione, trasmissione dell´immagine) della diagnostica per immagini, cioè Risonanze, Tac, scintigrafie, rx ecografie. Gli esenti per reddito. Viene confermata l’esenzione dai ticket per coloro che hanno un reddito annuale Irpef o Isee (riferito al 2011)inferiore a 36.151,98 euro. A partire dal gennaio prossimo, chi non è in possesso della certificazione del reddito Isee dovrà pagare la quota massima di ticket, dal momento che il reddito Irpef non sarà considerato più valido. Gli altri esenti. Continuano ad essere esenti totalmente anche le seguenti categorie: gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia, quelli per servizio, gli invalidi civili al 100% e i grandi invalidi per lavoro; i danneggiati da vaccinazione obbligatoria, trasfusioni, somministrazione di emoderivati (limitatamente alle prestazioni necessarie per la cura delle patologie previste dalla legge 210/1992), le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e i loro familiari. Inoltre, i ciechi e i sordomuti, gli ex deportati da campi di sterminio titolari di pensione vitalizia, gli infortunati sul lavoro per il periodo dell´infortunio e per le patologie direttamente connesse, purché indicato sulla ricetta, i disoccupati iscritti ai Centri per l´impiego e i familiari a carico, i lavoratori in mobilità e i familiari a carico, i lavoratori in cassa integrazione straordinaria e i familiari a carico, i lavoratori in cassa integrazione in deroga. I cronici. Cambia, invece, la disciplina per i pazienti cronici che finora erano totalmente esenti. A partire da lunedì, infatti, i malati cronici e i pazienti affetti da malattie rare continueranno ad essere esenti a patto che il loro reddito sia inferiore a 70.001 euro. Oltre questo livello, il paziente cronico è chiamato a contribuire alla compartecipazione con le stesse modalità degli altri cittadini della stessa fascia di reddito. Con un’eccezione: in ogni caso, il livello di compartecipazione massima annua riferita all’anno solare non potrà superare i 400 euro per ogni utente. Oltre quella soglia, il cronico rientra nella fascia di gratuità, ma solo per quanto riguarda l’acquisto dei farmaci. La seconda fascia. Tra i 36.151,98 e i 70mila euro il ticket per i farmaci raddoppia e passa da 1 a 2 euro a farmaco, mentre per le visite specialistiche la spesa sale da 5 a 10 euro a ricetta. Da notare che la modifica riguarda solo le ricette che hanno un importo complessivo superiore a 10 euro. Per le altre voci (Risonanza magnetica e Tac, Pet e scintigrafie, prestazione a cicli, pacchetti ambulatoriali complessi di medicina fisica e riabilitazione, chirurgia ambulatoriale, libera professione) i ticket aggiuntivi restano invariati. La terza fascia. Tra 70.001 e 100mila da lunedì si pagherà un ticket di 3 euro (e non più di 2 ) a farmaco, mentre le visite specialistiche avranno un ticket che aumenta da 10 a 20 euro se la ricetta ha un importo complessivo superiore a 10 euro. La quarta fascia. Per i redditi superiori a 100mila euro, il ticket sale da 3 a 4 euro e le visite specialistiche da 15 a 30 euro (per ricette oltre i dieci euro). La procreazione assistita. Per queste tecniche viene introdotto un ticket differenziato in base alla tariffa della prestazione. In questo caso, il ticket viene applicato a tutti gli utenti, indipendentemente dalla fascia di reddito. Per l’inseminazione intrauterina si pagano cento euro a ricetta (nel nomenclatore tariffario la prestazione ha un costo di 475 euro); anche per il monitoraggio dell’ovulazione, che ha un costo effettivo di 385 euro, si pagheranno cento euro a ricetta che diventano cinquecento per chi intende sottoporsi alla fecondazione in vitro con monitoraggio dell’ovulazione, una tecnica che ha un costo effettivo di 1.826 euro. Stesso ticket per la fecondazione in vitro con inseminazione intracitoplasmatica e prelievo microchirurgico degli spermatozoi che ha un costo ancora superiore, pari a 2.548 euro. 


1 commento:

Simone ha detto...

Una sola parola dopo iniziative simili: vergogna!

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