venerdì 24 agosto 2012

Toccare il culo alle donne

Sembra che in Egitto gli uomini, molti ragazzini, vadano in giro a toccare il culo alle donne. 
Le donne egiziane però non se ne stanno più  tanto zitte e hanno cominciato a denunciare questi branchi di cretini  che, naturalmente in gruppo, si azzardano fino alle terga della malcapitata.

Anche in Belgio nella comunità nordafricana questo insolito costume si sta diffondendo e gira un video che ha fatto incazzare parecchi.

Quando andavo alle medie, era prassi che i ragazzi ci toccassero il culo.
A me, che data l'altezza mi toccava di star seduta in fondo alla classe, mi capitava regolarmente.
Un giorno decisi di farla finita e, davanti a una insegnante durante una lezione, picchiai un mio compagno, Domenico, di santa ragione. Finimmo davanti alla preside e io spiegai per filo e per segno quello che era ormai una abitudine.
Ricordo che il ragazzo rimase stupito, non tanto dalle parole della preside o dell'intervento dei genitori eccetera, quanto piuttosto dalla mia reazione, e non lo fece più.

La cosa funzionava così: ogni volta che passavi tra i banchi, i ragazzi (idealmente sempre in gruppo, mai da soli) toccavano il culo alle ragazze.
Ma solo a quelle ambite sessualmente, per cui la cosa strana era questa: che la ragazza a cui veniva toccato il culo si poteva sentire anche lusingata, in quanto 'bella'.

In realtà, nell'intimo, in quell'atto io vivevo un senso di umiliazione e rabbia profonda.

Nel mio caso i ragazzi che organizzavano le 'toccate di culo'  provenivano da situazioni sociali ed economiche difficili o 'retrograde', con una morale sessualmente, brutalmente repressiva, e di conseguenza violenta. Avevano problemi scolastici.

Recentemente, invece, mi sono capitati due episodi: nel primo  un vecchio mi ha toccato il culo in un bar.
Ero in Emilia Romagna per lavoro e stavo bevendo un caffè davanti al bancone. Mi sono sentita toccare, ma senza fretta, lentamente. 
Io non mi sono resa subito conto di quello che mi accadeva.
Mi sono girata, e un vecchio, sì un vecchio mi ha detto, letteralmente: "Mi scusi, signora, non ho saputo resistere...". E se n'è andato.

C'era gente che ha assistito alla scena, voleva intervenire. Ma il vecchio mi ha fatto pena, oltre che darmi angoscia, e non ho reagito.

Il secondo, ancor più recente, nella ciclabile di Prato, vicino a Vergaio: mentre camminavo, un ragazzo in bici mi ha palpato da dietro. L'ho rincorso e acciuffato, ma poi è riuscito a divincolarsi e si è dileguato con la bici.

La donna prova un forte senso di smarrimento davanti a questi atti, queste mini (?) violenze, queste intromissioni indesiderate sul suo corpo. Mai desiderio o lusinga.

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