giovedì 11 agosto 2011

In merito al cavalcavia del Soccorso a Prato

Non avendo molto di meglio da offrire, cercando risultati da presentare ai propri elettori, la giunta pratese decide di convocare gli ingegneri e in fretta e furia dare in pasto alla popolazione il progetto del cavalcavia del Soccorso.

Sbalorditivo che una giunta che si definisce civica e ambientalista, che tra l’altro si è opposta alla Sinistra cementificatrice e multi-salica, decida di risolvere l’imbuto del traffico sulla Declassata con  il progetto più impattante, che si andrebbe a rovinosamente a sposare con la costruzione della nuova Esselunga a Pratilia.

L’impatto ambientale, se tale scellerato progetto venisse realizzato, sarebbe enorme, con inquinamento acustico raddoppiato, senza considerare l’aspetto estetico orribile di ogni cavalcavia che si rispetti.
Lo spazio sotto o nei pressi del viadotto potrebbe costituire il nuovo covo per degrado e trafficanti, buttati fuori da Pratilia, così come si osserva nelle metropoli. O, se va bene, un non luogo, uno dei tanti che si vanno a sommare agli innumerevoli, dove il cemento si impregna del colore grigio scuro dei gas di scarico e dove nessuno pulisce dalle cartacce, plastiche, rifiuti e melme.

Mentre noi ciclisti aspettiamo invano una qualche decisione sensata sulle ciclabili da parte di questo governo locale, si osanna con la clac un progetto già vecchio e rovinante.

Con piacere sappiamo che i cittadini del Soccorso si sono organizzati in comitato per difendere una qualità di vita che scenderà ancor più di livello rispetto a quello già basso di oggi.

Non si può giustificare la scelta di tale progetto con la scusa del minor costo per un’opera che rimarrà come un macigno sulla città.

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