venerdì 12 agosto 2011

Una polemica sul Met

Una volta tanto non sono io, m.e, a iniziare una polemica sul teatro.
Riporto lo scambio epistolario seguito a una lettera scritta dal signor Francalanci di Prato in merito ai compensi del presidente e consiglieri del CdA del Teatro Metastasio.
Non è dato sapere se la sospensione di 500 Euri ai consiglieri del CdA del Met a cui si accenna sia una autosospensione o piuttosto dovuta a costrizione esterna data la crisi.
 Lettera di Luciano Francalanci pubblicata il 3 agosto 2011 su Il Tirreno:
"Mi sono tornati alla memoria i nomi di tre pratesi, ormai scomparsi, tutti degni di essere citati: Otello Galardini, Goffredo Zanaschi e Adalberto Pacini. C’è difatti una cosa che accomuna questi personaggi: sono stati nell’immediato dopoguerra dirigenti del Metastasio, guardo caso, senza percepire nemmeno un soldo bucato per la loro attività che coincide con il ricordo di grandi stagioni teatrali di prosa e lirica. Viceversa l’attuale presidente si vede rifilare mensilmente ben 2600 euro.
 Ora io non dico che si debba imitare i pratesi succitati, perchè è indubbio che non esistono più la passione per il teatro di un tempo, il senso civico del “servire” gratuitamente la città, e essere paghi e onorati di avere un incarico prestigioso, però in tempi di crisi come i nostri, certe “prebende” dovrebbero essere ridotte, e questo si capisce vale anche per i componenti la comissione che per il solo fatto di essere stati politicamente designati a scaldare la poltrona, ricevono 500 euro mensili."

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Risposta di Zaccariello dell'IdV di Prato pubblicato sul Blog dell'Italia dei Valori il 3 agosto 2011:
" Nel Cda del Metastasio a titolo gratuito e con tanta passione

Al signor Luciano Francalanci che ha inviato al quotidiano Il Tirreno una lettera in cui lamenta lo scarso senso di civicità da parte dei consiglieri del Cda del Metastasio accusati di ricevere 500 euro al mese “per scaldare la poltrona solo per il fatto di essere stati politicamente designati” , e riportando gli esempi di Otello Galardini, Goffredo Zanaschi e Adalberto Pacini che nell’immediato dopoguerra sono stati dirigenti del Metastasio “guarda caso, senza percepire nemmeno un soldo bucato per la loro attività”,
come membro del Cda del Metastasio nominato dalla Provincia di Prato vorrei rispondere al signor Francalanci e, a questo punto a tutta la città, che noi consigliere del Cda del Metastasio dallo scorso gennaio non percepiano più alcuna indennità mensile, ma stiamo mettendo sempre lo stesso impegno e la stessa passione per il nostro teatro. Il senso civico del servire gratuitamente la città e essere paghi e onorati di avere un incarico prestigioso, lo abbiamo anche noi e al signor Francalanci dico di documentarsi meglio prima di scrivere certe lettere, anche se d’altra parte lo ringrazio perché così mi permette di parlare alla città del mio impegno fatto di passione e a titolo gratuito per il nostro Teatro Metastasio.
Maurizio Zaccariello, Vicesegretario provinciale Italia dei Valori Prato- Membro del Consiglio di amministrazione del Teatro Metastasio".
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Risposta di Roberta Betti, Presidente del Politeama Pratese e Vicepresidente del Teatro Metastasio pubblicata il 12 agosto 2011 su Il Tirreno:
"Generosità e senso civico esistono ancora
In assenza del presidente e come vicepresidente del consiglio del Teatro Metastasio, nonché come Presidente del Politeama Pratese, vorrei precisare al signor Luciano Francalanci che, anche nell’afa agostana che ci rende più pigri e distratti, bisogna sempre informarsi bene prima di scrivere su una pagina pubblica, che non è come scrivere alla zia Rosina per dirle che a Viareggio non ci sono più i bomboloni di una volta, ma è soprattutto rispettare il lettore che ha dei precisi diritti. Il consigliere Maurizio Zaccariello le ha già replicato sul fatto che i consiglieri del Cda del Metastasio dallo scorso gennaio non percepiscono più alcuna indennità mensile, e che, nonostante ciò, sono sempre presenti e disponibili ad accollarsi ogni tipo di responsabilità per consentire ai cittadini di fruire di un cartellone al passo con i grandi teatri europei. Personalmente ci terrei a farle presente un’altra cosa che mi riguarda da vicino e cioè che a Prato ha sede l’unica public company culturale d’Italia (La Politeama Pratese s.p.a.) che è legata al Teatro Metastasio in un continuo bilanciamento e arricchimento dell’offerta culturale della città, in un’imperterrita collaborazione e che il tutto richiede una mole di lavoro gratuito che difficilmente si può spiegare a chi non conosce gli sforzi organizzativi e gli esborsi quotidiani che un teatro richiede.
 Se ha voglia di documentarsi sui miracoli che si fanno per tenere in vita il teatro qui a Prato, vada alla Biblioteca Comunale dove si farà consigliare un bellissimo volume edito dalla Regione Toscana nel 2006 che racconta la perseveranza, l’audacia imprenditoriale e la generosità e il senso civico dei dirigenti di oggi quando si parla di cultura e di teatro.
Lei scrive di non avere dubbi sul fatto che la passione per il teatro non è più quella di un tempo, ma è una cosa che vale solo per lei. Non le sfugga mai, signor Francalanci, che, oltre che per il tempo passato, anche per il tempo presente Prato è un modello."

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