sabato 31 dicembre 2016

Gonfienti: Prato non avrà e non sarà un bel niente


Di Gonfienti e dei suoi reperti Prato non avrà un bel niente. 
Mentre aspettiamo la risposta all'interpellanza del M5S toscano (ma è stata presentata? Boh!), è arrivata la risposta all’interpellanza regionale fatta dal Consigliere Mugnai di Forza Italia in merito alle sorti future di Gonfienti, del Parco e dei reperti.
La risposta all'interpellanza inizia con la solfa-premessa leguleia che dei reperti è competente solo la Soprintendenza.
Quindi, chi ha da protestare, deve tacere. Chi fa le marce, meglio se ne stia a casa. Come se la politica non potesse mettere mani nella materia. Come se la politica non nominasse i soprintendenti e, come nel caso di Gonfienti, non li mantenesse 'in vita' lavorativa anche dopo la pensione affinché si continui certa politica!

"Nella risposta all’interpellanza presentata in Regione dal Consigliere  Mugnai  vi troverete a leggere gli accordi  sottoscritti “casualmente” il 25 novembre 2016  (a pochi giorni dal referendum costituzionale del 4 dicembre!), oltre ai patti annunciati per l’acquisto  dei terreni vincolati … non vi troverete invece nessuna risposta in merito ai destini dei reperti e alla loro collocazione museale, non una parola della Regione sul trasferimento dalla Provincia di Prato all’Area Metropolitana fiorentina, segnatamente alla Rocca Strozzi di Campi Bisenzio.
Tuttavia si annunciano accordi possibili bilaterali tra Soprintendenza e i  Comuni interessati, ovvero Campi Bisenzio e Prato (l’inghippo “reperti” potrebbe stare qui!). I 3 milioni di euro per l’acquisto da Interporto dei beni vincolati sono invece impegnati e ripartiti  su tre annualità 2016-2017-2018, uno per anno. Il giochetto  a  tre (Soprintendenza, Regione, Interporto) risulterebbe dunque lampante, come  altrettanto chiaro risulta il fatto che Prato, totalmente inerte sulla questione,  non avrà un bel niente perché la gestione anche del Mulino sarà totalmente discrezionale da parte della Soprintendenza che sarà titolare per l’Agenzia del Demanio della proprietà della struttura e quindi gestore promotore istituzionale delle iniziative collaterali eventualmente connesse con le attività del laboratorio di restauro archeologico, incardinato presso tale struttura.  Per il varo del Parco Archeologico di Gonfienti (attualmente non contemplato neppure a lunga scadenza nei programmi culturali della città) si profilano densi nebbioni  e, nella migliore dell’ipotesi, lungaggini “burocratiche” infinite. Probabilmente, andando così le cose, oltre alla fuga dei reperti anche la titolarità del parco andrà all’Area Metropolitana fiorentina."

Insomma, per Prato è davvero un de profundis! 
La città, che vorrebbe diventare pure lei come Pistoia città della cultura, lo diventerà nell'Anno del Mai forse grazie a una spintona politica (che d'altronde c'è stata anche per Pistoia, ormai eccitatissima per questa manna caduta inaspettata anche grazie alle prossime elezioni che certo potere intende rivincere); Prato, se mai sarà, diventerà la capitale del Contemporaneo Nulla e Vuoto, di certa politica che mette ferraglia nelle piazze e chiama a cantare i Rocco 'Caccia'. Altro che area archeologica, parchi sul Bisenzio, parchi sugli ospedali demoliti, parchi di Lorenzo il Magnifico e altri raccontini figurati di una città alla Barbie e Ken!
Per il momento Prato è solo una città in perfetta vertigine di decadenza.





giovedì 29 dicembre 2016

La gestione degli eventi culturali a Prato

Una piccola post-riflessione, breve, che il lavoro è tanto in questi giorni e mi assorbe totalmente.

Osservo che a Prato c'è  una tale gestione e organizzazione degli eventi culturali per cui l'ufficio cultura comunale sembra, scusate se esagero ma è per far capire, solo un distributore di soldi. Una certa fetta di questi sono incamerati da agenzie esterne: 1. Fonderia Cultart, che organizza gli eventi clou dell'anno: Settembre Pratese, concertoni di fine anno eccetera (ma perché tutti questi artisti del Sud?, forse perché anche il presidente Fantauzzi è siciliano?); 2. Coopculture, grande azienda cooperativa di gestione di enti e eventi culturali, con una fitta rete (tentacolare?) di filiali in tutta Italia, e che gestisce il Museo Pretorio, in ottimi rapporti con l'assessorato (http://www.coopculture.it/events.cfm?id=499)  3. Casualmente  scopro che anche un'agenzia pubblicitaria emiliana, lanciatissima, Mr Watson ha fra i propri clienti il Comune di Prato (http://www.mrwatson.it/our-clients). Di  cosa si occupa, del brand di Prato?

martedì 27 dicembre 2016

Prato, una bomba ecologica

Passando da via Filzi, a Prato, nella notte di Natale, mi sono ricordata del film di Elio Petri, Buone Notizie. Cassonetti pieni di rifiuti, strade sporche, incuria generale. Il tutto strideva ancor di più perché le insegne brillavano di lucine intermittenti. L'atmosfera di un Natale guasto, marcio, usa-e-getta. L'indifferenza della città, la finta tolleranza di una ipocrita e ancor più falsa Sinistra hanno permesso che una parte di essa sia completamente inaccessibile e invivibile. Topi per la strada, accanto ai cassonetti. Lezzo ovunque.
Nessuno controlla chi butta cosa, e tutta la questione ecologica di Prato, è il vero argomento da discutere e affrontare. 
Nel 'quartiere cinese' il degrado ecologico si tocca con mano, è drammatico, ma la bomba ecologica, dove più dove meno, riguarda tutta la città. Per non parlare della valle del Bisenzio, la condizione del fiume, come ho avuto modo di osservare preparando Lo spettacolo della città.  Inavvicinabile l'Ombrone.

E' necessario un piano straordinario e chiedere l'attiva partecipazione della cittadinanza in modo che l'inquinamento cittadino sia un problema condiviso e affrontato quotidianamente, cominciando con piccole regole che siano accessibili a tutti, per finire con l'includere nella questione anche le piccole e grandi fabbriche, e quelle più inquinanti di aria e acqua (do you remember Carbo Silta?).

Intanto, per esempio, invitare i cittadini, quanto più possibile a usare le gambe, le biciclette, i mezzi pubblici.

Poi porre attenzione a cosa si butta in casa, come la si pulisce, con quali detersivi, eccetera. Utilizzare meno plastica possibile...Sono piccole regole che ormai sanno tutti, banali?, ma che vanno ripetute a tutti noi, perché tenere un comportamento ecologico è faticoso, considerato anche 'ridicolo' da molti; insomma, l'ecologia va insegnata e fatta rispettare.  Cinesi compresi, che sono fra i più indifferenti e consumisti, i più-usa e getta.

Invece di star dietro a grandi progetti utili solo alla strumentalizzazione politica e alla propaganda, va realizzato subito un piano di educazione ecologica. 
Ma possibile che questi amministratori non ci abbiano ancora pensato, che siano così asini o indifferenti?

Intanto, se avete tempo, rivedete il film di Elio Petri, l'ultimo suo. Oggi può sembrare un po' 'pesante', a noi abituati alle soap opera e alle pellicole americanizzanti, ma ne vale la pena. Siamo diventati, noi e l'ambiente in cui viviamo, proprio come il regista romano descrive nel film.



sabato 24 dicembre 2016

Nel paese dell'intrigo e dell'invidia...

Dunque scopro che lo spettacolo per bambini che facciamo alla Baracca prossimamente, senza percepire un centesimo pubblico (Pagliaccia Secca SOS il 26 dicembre e il 1 gennaio ore 16,30), nel programma di Pratofestival non è inserito nella sezione di teatro per bambini.

C'è invece tutta la programmazione di Arci di Prato (che praticamente pagano gli spettacoli 200 euri più qualche mancetta) e quelli organizzati dalla METamamma e TPO babbino.

Noi alla Baracca esistiamo a Prato solo quando ci trasferiamo al Magnolfi per una manciata di euri- tra l'altro chissà quando mi pagheranno per lo spettacolo dei celestini visto che hanno sbagliato anche il buono d'ordine e quindi devono rifare tutta la procedura, e da due anni, ogni anno, c'è qualche intoppo di questo tipo... -.

Insomma, il teatro ragazzi a Prato è diventato all'improvviso a regime di monopolio anche nel periodo natalizio. E tutti gli altri che non siano gli 'unti del signore' possono crepare.

Intanto festeggio appunto i 15 anni di Pagliaccia Secca, che gode di ottima salute; i quasi 10 anni di Dina La Vespina, Baco Gigi Sciò, e Pratopezza; 20 anni delle varie storie con la Befana - Befana Barbagianna, Beffana,  Puzzocchia - i 3 anni di Petuzzo, e tanti altri personaggi.


Nel paese dell'intrigo e dell'invidia,  nessuno ti perdona la creatività.

venerdì 23 dicembre 2016

Com'è andata "L'infanzia negata dei celestini" al Magnolfi

Ieri sera ennesima replica de "L'infanzia negata dei celestini",  al Teatro Magnolfi.
Anche questa volta si sono presentati ex-celestini.
Non un consigliere, non un assessore o rappresentante del Comune si è fatto vivo.

Peccato, non tanto per me, io sono ormai abituata alla finta indifferenza e allo sprezzo di molti di loro, ma perché se fossero stati presenti si sarebbero resi conto che la loro politica è davvero distante dalla realtà.  Alcuni cittadini, dopo lo spettacolo, sono venuti da me a lamentarsi per come, ancora al presente, la città di Prato nasconda aberrazioni e sfruttamenti, e ne volevano parlare. Esattamente come avveniva all'istituto dei celestini. E di come questi rappresentanti politici non siano all'altezza del compito; di come noi cittadini siamo indifferenti e passivi.

Ancora una volta qualcuno ha perso un'occasione per sentire il polso della città e per conoscere un po' di storia, locale e nazionale.

Pochi i commenti scritti, ma val la pena di leggerli; molti invece i commenti a voce, fra le persone che hanno sostato a lungo dopo lo spettacolo; anche di giovani che chiedevano addirittura quando avrei ripresentato lo spettacolo, perché molti, a causa del lavoro o di altri impegni, non erano potuti venire.
Insomma, il dibattito i cittadini se lo sono fatti anche da soli, senza invito.

I commenti:

"I celestini li ho visti, abitano in  via Frascati nr. 3, passavano con un asino e chiedevano l'elemosina rapati a zero.  Di questa città (veramente una città senza cittadini) bisognerebbe mostrare la realtà non agiografica (di bambini alle filande, dello schifo delle periferie, dell'urbanistica del degrado. Bisognerebbe che il sindaco apparisse meno sulle riviste e guardasse la realtà ed avesse un minimo di decenza" (Ester B.).

Grazie. Lodevole.  (Antonio P.).

Grazie per la conoscenza e la partecipazione che mi ha fatto avere a questa rappresentazione. Mio marito è stato un celestino" (Cinzia V.).

Purtroppo la storia è vera, purtoppo ci sono passato.
Complimenti per la narrazione. (...Calzolari).






giovedì 22 dicembre 2016

L'infanzia negata dei celestini

Per chi se lo fosse perso, stasera replico L'infanzia negata dei celestini al Teatro Magnolfi di Prato.  Ore 21,30. Puntuali.

La giunta di Prato scrive a Babbo Natale

Sono rimasta basita, stamani, leggendo questo articolo de  Il Tirreno, di cui sotto leggete l'indirizzo, dove sono elencati i progetti che la giunta di Prato ha in mente per la città e di cui fa un riassunto in occasione degli scambi di auguri.
Il regaluccio della giunta, il 'ceppo', offerto ai cittadini è proprio l'elenco che vi è contenuto di buone intenzioni e progetti (o minacce?), che sembra una letterina da mandare a Babbo Natale, del tipo "Caro Babbo Natale, ecco le cose che vorrei...".

1. Sottopasso del soccorso;
2. Terza corsia dell'autostrada;
3. Università e cinema (università straniere, piuttosto, mi sembra di capire...)
4. Piste ciclabili (la più importante mi riguarda direttamente, la Casale- Centro e la faranno apposta per me, sono sicura, non per Parco Prato e la Coop...).
5. Parco fluviale del Bisenzio;
6. Il parcone metropolitano dopo che avranno abbattuto l'ex-ospedale;
7. Le Cascine di Tavola (quelle di Lorenzo)...
8.  Piazze e verde nelle frazioni eccetera eccetera...

Osservo che il parco archeologico no sta nemmeno nel libro dei sogni.

Al momento questi progetti sono tutti sulla carta. E, alla scadenza del mandato di questi amministratori mancano due anni.
Una buona scusa, per la giunta, per voler replicare la legislatura alle prossime elezioni visto che ancora non hanno iniziato a far nulla di tutto quello che c'è scritto.

http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2016/12/21/news/sottopasso-del-soccorso-cantiere-aperto-nel-2017-1.14603109?ref=hftipres-1




martedì 20 dicembre 2016

Una Festa delle Luci che non illumina le ombre

Non entro nella questione della Festa delle Luci a Prato, se hanno fatto bene o male a proibire la seconda edizione per una specie di 'ritorsione' nei confronti del comportamento illegale che la comunità continua a tenere su diversi fronti, in particolare nel settore rifiuti.

Però è vero che Chinatown è una super bomba ecologica - come ha dichiarato l'assessore Alessi - nella bomba ecologica che è da anni e anni tutta la città di Prato. E con la complicità di tutti.

La questione ecologica è uno dei tanti argomenti dimenticati, e forse fra i più drammatici della città.

La dichiarazione dell'assessore era il minimo. Ma non basta.

Direi che c'è da darsi da fare, più che fare festa.


lunedì 19 dicembre 2016

TUTTA L'ITALIA VI DICE, NON SENTITE? ACCASA!

Dopo la sparata del Ministro Poletti sui giovani ("Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi"), si potrebbe parafrasare: conosco ministri che non è bene che stiano dove stanno, perché sono presuntuosi, ignoranti, superficiali, e pensano di dire tutto quello che passa loro per la testa, senza riflettere; e pensano di fare tutto quello che vogliono, passandola liscia; e credono di risolvere tutto poi con 'scusate, ho sbagliato'.

Ignoranti e maleducati.

Hanno fatto benissimo, i giovani, a bocciarvi al referendum, voi che volevate "rottamare".

Ora rottamano voi. E non è nulla, non è nulla, alle elezioni - se mai ce le farete fare - se ne vedranno delle belle.

Hai voglia ad avere dalla vostra le Sissi Furber o i Mentina!
L'Uno il Due il Tre e la 88!
I vostri giornaletti debenedetti!

Questa politica del malaffare (e delle cooppine e delle misericordine  che fanno affari con le cappelline del commiato e grembiulate, e delle associazioni sante e benedette acchiappine di voti), ne ha buttati sul 'mercato della politica', di gentucola di tutti i tipi, ma soprattutto di ignoranti; e tanto più ignoranti sono quanto più si mostrano presuntuosi.
Di gente che prima di parlare, non riflette.
E ce ne sono di ignoranti anche fra coloro che hanno una laurina sulla testa vuota e piena di segatura.
Hanno fatto gli esamini tot e tat, la tesotta e via, come se la credono!

Andate a casa, voi e i vostri leccapiedi locali, veri e propri marionettine da quattro soldi.

Miserabili. Inadeguati.

TUTTA L'ITALIA VI DICE, NON SENTITE? ACCASA!

domenica 18 dicembre 2016

"Scaveide" e il teatro della zanzara

-
Ah, si entrava gratis, a teatro?
-Sì, ieri sera abbiamo deciso di far entrare gratis il pubblico.
-Che c'era, ieri sera?"
"- Scaveide", su Gonfienti.
-Ah. E com'era?
-E' una satira su quello che è accaduto in quest'anni sull'area archeologica di Prato, dimenticata da tutta la città. Perché il potere locale ha fatto il possibile per farla dimenticare, e continua. E ci riesce.
-Peccato, volevo venire, ma poi...Era divertente?
-Sì, credo di sì, al pubblico è piaciuta, così ha commentato. Fra tutti i personaggi della commedia, l'operaio scavatore Jacopino è stato quello che ha incontrato più il favore del pubblico (di lui si innamorano le mummie etrusche), insieme alle segretarie cinesi del sindaco...Un altro personaggio 'indimenticabile' è stato, a detta del pubblico, l'assessore 'a qualcosa'. Sì, ma le sorprese son continuate dopo lo spettacolo e abbiamo festeggiato un compleanno con una torta.
-Eh, ma allora....E rifarete serate così?
- Intendi dire gratis? Non lo so, non credo facilmente. Noi non siamo un teatro finanziato. Questo è stato il nostro regalo a una battaglia e a una città soprattutto indifferente...Ma, come ci ha confortato ieri uno spettatore, mai smettere di fare la zanzara.


P.S. Grazie a Eloisa Pierucci che ha contribuito a rendere aperta e libera questa serata in teatro.

sabato 17 dicembre 2016

"Scaveide"

Stasera, sabato 17 dicembre ore 21, al Teatro La Baracca di Prato (Via Virginia Frosini 8),
SCAVEIDE, peripezie tragicomiche sugli scavi di Gonfienti.


giovedì 15 dicembre 2016

Sulla moschea a Prato e i tolleranti 'à la carte'

L'argomento chiese e moschee non è il mio preferito. Sono agnostica e piuttosto, dalle chiese  e  da certi loro frequentatori ho ricevuto fastidi e provocazioni proprio in quanto 'libera pensatrice' e proprietaria di un piccolo teatro. Senza esagerare o drammatizzare, ho vissuto piccole persecuzioni come, immagino, altrove vivano che ne so, i cristiani o di altre fedi o idee.

Come ai tempi del debutto del racconto teatrale dei 'celestini': "Cosa ti vuoi aspettare da una che è divorziata?" (Testuali parole di un parroco). "Maledetta, te la farà pagare!" (Un fanatico della Madonna).  Santini ovunque per mesi, attorno a teatro, nella cassetta della posta del teatro, di casa, e tante altre provocazioni quotidiane anche successive al debutto,  eccetera.

Come ai tempi del debutto del dramma sui "Concubini di Prato": articoli calunniosi di testate cattoliche che recensivano lo spettacolo senza averlo visto...Subdole richieste da parte di certi personaggi della Curia locale per avere il testo (presto lo pubblicherò, tranquilli). Dichiarazioni non richieste: - Se pensa che nella faccenda di Mauro Bellandi e Loriana Nunziati ci fossero implicati i servizi o la massoneria o altro, dico subito di no. Quindi non ne parlerò". Di questa persecuzione Gianfelice ne è ben testimone, e l'ha subita pure lui.

Come ai tempi di quando mi sono candidata alle elezioni (e lì hanno giocato proprio duro; evviva mio padre che mi ha consigliato su come comportarmi in un momento di grande difficoltà per me; ed evviva anche l'avvocato che mi ha difesa...).

Non ho mai ricevuto solidarietà da nessuno a livello politico. A parte Riccomini, l'unico massone dichiarato con cui avevo un vero rapporto di amicizia, pur controverso, e che mi sosteneva.

Tuttavia, siccome la Lega di Prato organizza una manifestazione contro la moschea che vi si vuole fare; siccome il governo comunale dice che è 'intollerabile manifestare contro i diritti degli altri' (sacrosanto!), io dico, visto la mia esperienza e quella di tanti altri a livello locale: diffido dei dispensatori di diritti 'à la carte' e per partito o argomento preso con dichiarazione edificante ai giornali, quando poi, in sostanza e nel concreto, si fa ben poco per concedere vere opportunità e diritti a tutti i cittadini,  indipendentemente dalla loro fede colore provenienza eccetera, e si vedono concessioni di diritti più agli amici che non ad altri.

E si perseguita in vario modo chi la pensa diversamente. 

Troppe ingiustizie, abusi, disparità e anche, in alcuni casi, 'stalking' vari, incluso politico, che in sostanza si traduce in persecuzione con dileggio e sarcasmo, o tramite il suo opposto, emarginazione sociale ed economica.
Come se tu non esistessi. Come se tu non fossi nemmeno cittadino. E questa cos'è? Come la chiamiamo, sadica tolleranza? Tolleranza assassina?

mercoledì 14 dicembre 2016

Pistoia: di che cultura dà?

Qualche giorno fa ho scritto un appello per Prato, che ormai è città che sta sprofondando culturalmente ed economicamente, con seri problemi legati alla delinquenza e allo spaccio. Simbolo ne è,  ho detto, il mercatino di Piazza del Duomo che il primo dicembre sono andata a visitare.
(Dopo questo mio scritto poi anche i giovan-giornali 'fedeli alla linea' di Piazza del Comune hanno gridacchiato allo scandalo...).
Ma oggi niente Prato, voglio parlare dell'altra mia città (notoriamente io sono cittadina di tre città: Prato, dove cerco di non soffocare; Firenze, città paterna e che mi ha formato nel bene e nel male, ma sempre più difficile da raggiungere - e Pistoia, città materna - matrigna).
Pistoia, a parte qualche spruzzata di profumo da vecchia signora provinciale, con qualche sprazzo di presunta vita in più (incredibile, eh?), non sta molto meglio di Prato. Lo testimonia anche la classifica delle città del Sole 24 Ore, anche se per me non ce n'era davvero bisogno, classifica la riporta alla 'città dei pensionati' di un tempo. O ancora peggio.

Già la conoscevo bene, la città dell'orso; ma con Lo spettacolo della città ho avuto modo di sollevare bene il sasso che nasconde  i bachi.

La città è ostile, chiusa, gretta, puritana. Sudicia. Rovinata per sempre dal Pistoia Blues e dal cattivo esempio della troppo vicina Bologna con i suoi bevi, romba e tromba; con i suoi finti alternativi; i finti 'elfi'. Città vecchio democristiana, che la nuova giunta non riesce a, non vuole svecchiare, con nessuna vocazione per il turismo di qualità e il bello, nonostante si ritrovi in eredità una delle piazze del Duomo più belle d'Italia, di cui ancora però non sa che fare, a parte la 'Giostra dell'Orso", come del resto di tutta l'architettura cittadina; basti pensare come tengono il cupolone di Santa Maria dell'Umiltà realizzata dal Vasari. Una città dove l'ufficio cultura è gestito da una signora funzionaria che sarebbe dovuta andare in pensione da tempo, così mi hanno detto alcuni proprio in Comune, ma che tengono gelosamente sul posto perché conserva scrigni di segreti e 'sa come fare'...
Pistoia ha dato i natali a tanti personaggi illustri ( Niccolò Puccini, Michelucci, Marini, Melani, Pacini - quello che ha scoperto il vibrione del colera -, tanti letterati, Petrocchi, Leda Rafanelli e altri), ma che sono tutti immancabilmente fuggiti o sono stati fatti fuggire per l'ostilità che si ha qui particolarmente nei confronti del genio o della gente che va controcorrente.
Chi si dimentica l'indifferenza e l'oblio  perpetuato nei confronti dell'attore Pierlugi Zollo?
A Prato è uguale; ma almeno a Prato se sei un geniaccio,  un personaggio o qualcosa in qualche modo di diverso, sì, parlano male di te, ti attaccano e calunniano,  ma pure, mostrando a denti stretti invidia e rabbia o disprezzo, ti considerano, ti fanno sentire vivo; a Pistoia no, nemmeno quello.
Pistoia sembra il cimitero della creatività.
Dove c'è un teatro che sembra una barzelletta, il Manzoni (così lo definiva il caro Pierluigi, una barzelletta)!; gestito da anni e anni e anni da un personaggio che non si sa come è arrivato a tanto visto che teatro non ne ha mai fatto se non in parrocchia, Saverio Barsanti, il quale vi fa il bello e cattivo tempo, e a cui hanno messo accanto, al momento, un ragazzetto pulitino ma ben introdotto a fare il presidente, che rappresenta il nuovo che NON avanza, ma che mantiene tutto com'è...
Una città dove il centro culturale "Il Funaro" nato nel 2009, subito è diventato, miracolosamente, un centro addirittura sponsorizzato dalla Regione, sebbene sia privato...Ma perché chi lo gestisce è pieno di soldi.
Nelle nostre camminate notturne, Pierluigi mi raccontava come e dove fosse gestita dalla Massoneria, senza la quale, via, come altrove in questa terra, non vi si fa nulla...Ma lui diceva che là era ancor peggio di qua, e ricordava Licio Gelli e smoccolava, quando proprio sotto la cupolaccia, si andava a mangiare - 'non t'azzardare a mangiare il formaggio, eh? - all'Alibino...E si raccomandava: - Vediamo se stasera me la dài...-. Non gliel'ho mai data; e quasi quasi me ne pento.
Pistoia vien 'salvata' dalla gente 'stramba' e pittoresca, che ancora qua e là vi si trova, che sembra ribellarsi al conformismo cittadino, come il compianto poeta Remo Cerini, o Didaco Breschi; o dalla gente che ancora si incontra al Circolo Garibaldi, o a quello di Porta al Borgo; è salvata dalla montagna che le dà un senso e una meta.  Altrimenti di che cultura dà; con che cultura va?


martedì 13 dicembre 2016

Noi tanto saremo sempre quelli

Noi tanto
saremo sempre quelli
che non ci vuole nessuno
né accanto né lontano,
quelli che non garbiamo
né al potere né alla base;
limbiamo.

Presente futuro
uguale oscillare
nell'incertezza;
è libertà l'andare
l'antica fierezza?

Non calziamo.

E rimaniamo così
sfuggenti e mai presi,
scarpe senza numero,
e saremo sempre quelli,
sia inferno o paradiso,
e mai contesi.


lunedì 12 dicembre 2016

L'ora della satira: Gentiloni, il mio governo sta tutto già nei nomi...

Come quando eravamo ragazzi e ragazze, ancora ci divertiamo a fare un po' di satira storpiando i nomi...Non me ne vogliano, i cari lettori; ogni tanto il livello si abbassa anche nelle migliori famiglie.
D'altronde, senza la satira, che sarebbe la politica?
Forza, su: oggi tocca al nuovo governo Gentiloni, il cui motto è : "Il mio governo sta tutto già nei nomi":


Sotto segretario: sotto...Boschi.

Esteri: Al Fano.

Sviluppo Economico: Calenda (greca).

Ambiente: Galletti (bombardati).

Istruzione : Fedeli (solamente).

Giustizia: Orlando (sulla luna).

Infrastrutture: Del(i)rio.

Lavoro: PoRetti…

Cultura: Frrr…eschini (senza cappotto).

Economia:  Pandokan.

Difesa:  Pinocchi.

Interni:   Minne (dalemiane).

Salute: Lorenzin (due dopo i pasti).

Sport:  Lotta (dalema-renziana).


Pubblica Amministrazione: Madia (per panaccio fatto in casa).

Affari regionali: Costa (senza portafoglio).

Rapporti parlamento: Finoechiaro...

Prato, comune orfano

Senza il nume tutelare renziano, ecco che il governo della città di Prato, è rimasto orfano e basito.
C'è grande incertezza per il futuro e non ci sono prospettive di andare a Roma a rappresentare il popolino da sindaco-senatore.
La boria, come d'incanto, è scomparsa o, quanto meno, tenuta sottobanco; e si guarda di sottecchi, invidiosi, alla felice Pistoia che, fedele democristiana filo Franceschini o non completamente filo renziana ,   ha ricevuto la grazia di essere nominata Capitale della Cultura 2017, grazia che deve anche alle prossime venture elezioni che probabilmente confermeranno l'astuto Bertinelli e compagnia. (Bertinelli... me lo ricordo ancora quando malvolentieri impacchettava libri alla libreria Edison, ora scomparsa).
Qui a Prato, a pochi chilometri dalla detestata regina del prossimo anno, non sanno nemmeno come fare ad arrivare a fine 2016, e poco si trastullano col magro Natale e le magrissime offerte e le bancarellucole, come si vede andando in giro per la città.

Prato è depressa e non so cosa potrà infonderle gioia natalizia. 

domenica 11 dicembre 2016

Raccolta differenziata: quello che non sai

Mentre noi ogni giorni ci industriamo nel fare con fatica e diligenza la nostra raccolta differenziata, per cui abbiamo almeno 4 secchi di raccolta eccetera, e puliamo anche il rifiuto che non sia quello umido; mentre ci preoccupiamo di utilizzare meno detersivi che sia possibile o utilizzarne di alternativi naturali; mentre non usiamo, per quanto davvero ci è possibile, l'automobile; insomma, mentre ci sforziamo di vivere ecologicamente e di mettere in pratica precetti che ormai stanno solo nel cervello delle formiche, ecco che un'amica ti invita a leggere un articolo di giornale e scopri  che sei anche tu a far guadagnare e a spianare strade di carriere a certi personaggi navigati della politica e degli affari ,che proprio non si comportano, sembra, 'ecologicamente'. E non lo sai, non lo sapevi.
Quello che scrive il Fatto Quotidiano nell'articolo che in parte copio lascia perplessi. Si parla di conflitto di interesse dello studio legale dell'avvocato Bernocchi, delegato per ANCI per il recupero credito  dei produttori di imballaggi presso CONAI. Cioè lui recupera i crediti dal CONAI per i Comuni attraverso un suo studio privato e quindi prenderebbe i soldi da ANCI, in quanto incarico pubblico, e da CONAI in quanto studio privato?
Al momento Bernocchi è anche consigliere del Comune di Vernio, dopo essere stato assessore alle Grandi Opere del Comune di Prato nella passata giunta guidata da Roberto Cenni. E anche fu consigliere provinciale.

"Bernocchi è da anni il delegato a Energia e rifiuti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, e sotto la presidenza di Sergio Chiamparino ne è stato anche il vicepresidente. Da tempo, insomma, ricopre un ruolo determinante nel fare gli interessi dei comuni nella gestione dell’immondizia. Una delle sue controparti è il Conai, il consorzio privato che è al centro del sistema della raccolta differenziata degli imballaggi. Le cose funzionano così: per ogni tonnellata dI imballaggi immessa sul mercato i produttori di imballaggi versano un contributo (cac, contributo ambiente Conai) al Conai, controllato dagli stessi produttori. Il sistema Conai, costituito dal Conai e da sette ‘sotto-consorzi’ (ciascuno dedicato a un materiale da riciclare), riconosce poi ai comuni un corrispettivo a tonnellata che dovrebbe compensare gli extra costi sostenuti per la raccolta differenziata degli imballaggi rispetto a quella dei rifiuti generici. Questo corrispettivo viene stabilito ogni cinque anni a seguito di una trattativa tra Anci e Conai, come accaduto nel 2009 e nel 2014 con Bernocchi nel ruolo di responsabile rifiuti per l’Anci. In sostanza, quanto più lui è bravo a fare gli interessi dei comuni, tanti più soldi entrano nelle loro casse per finanziare la raccolta degli imballaggi. E, di conseguenza, tanti più soldi il Conai dove sborsare. Anci e Conai, per questo, sono due controparti. Ma ilfattoquotidiano.itha scoperto che da diversi anni il Conai ha un legame con lo studio legale dello stesso Bernocchi. Lo studio, infatti, attraverso un altro avvocato, cura il recupero crediti del Conai, e cioè i contributi cac evasi dai produttori di imballaggi"


sabato 10 dicembre 2016

Cantagallo: Comune Carità

In perfetto stile renziano e beghino, il sindaco di Cantagallo (Prato) annuncia che non metterà le luminarie e non regalerà un concerto, ma darà i 2.500 euro destinati alla cultura alle famiglie bisognose, che, tramite un 'bonus', potranno andare a mangiare una pizza o a comprarsi chissà cosa.

Sarebbe stato molto meglio offrire un concerto natalizio o mettere le luminarie o non so cosa con quei miseri spiccioli.

E' evidente che la cultura per questa gente non conta niente, ma contano molto di più i bonus-voto, pur miserandi che siano.

Per raccogliere dei miseri spiccioli bastava organizzare una riffa di beneficenza.

giovedì 8 dicembre 2016

Prossimi appuntamenti al Teatro La Baracca

Ricordo i prossimi spettacoli al Teatro La Baracca, a Prato:

Sabato 17 dicembre, ore 21, SCAVEIDE, tragicommedia sugli scavi di Gonfienti, (mise-en-espace);

Giovedì 22 dicembre L'INFANZIA NEGATA DEI CELESTINI (il racconto teatrale sarà presentato al Teatro Magnolfi, con ingresso libero, perché inserito in Pratofestival);

Lunedì 26 dicembre PAGLIACCIA SECCA...SOS NATALE (teatro ragazzi), con replica domenica 1 gennaio 2017, ore 16,30;

Sabato 21 e domenica 22 gennaio 2017,  IO E FEDERICO, ore 21.






mercoledì 7 dicembre 2016

La danza magra del Secolo Ventuno

Questo da poco iniziato sarà il secolo della povertà? Non intendo praticare la strada degli annunci apocalittici, non ce n'è bisogno. Non c'è alcuna apocalisse a venire, ma la realtà da osservare.
Sì, basta guardarsi attorno, ancor prima di leggere i giornali che ci dicono che nel mondo, in vari modi e modalità, i poveri aumentano ogni giorno che passa, e basta aprire gli occhi mentre cammini per la strada o vai a far la spesa; o a far riparare la tua macchina.

Stiamo diventando poveri, nonostante ci siano persone ancor più povere di noi, nell'altrove, lo sappiamo bene.
Come sappiamo bene che ci sono ancora i ricchi, sparsi un po' ovunque, e i ricchissimi, e tuttavia quante fragili certezze nelle vite opulente, quanto divertimento e spensieratezza in meno. Anche perché dall'oggi a domani può capitare che tutte le ricchezze, da tempo troppo volatili, vadano perse, e i ricchi possono finire come gli altri a tenere spento il riscaldamento di casa.  I più fortunati di noi potranno concludere la loro vita con una piccola pensione, seduti davanti a uno schermo a maledire il mondo, o a inveire contro gli altri nei social.

I soldi sono una merce rara, tanto che nemmeno in banca si trovano più, e non più soltanto le vecchiette hanno ripreso a far segnare la spesa, che pagheranno con stizza a fine mese.

Le grandi migrazioni per il mondo, le loro e le nostre, tu 'migrante' qua io 'cervello in fuga' là, ci mostrano chiaramente i segni della povertà che avanza e che diventerà, se non si muove diversamente la Storia, ancora più diffusa, estesa. O profonda.

E così mi vien da pensare che questo secolo è iniziato proprio con questa danza magra, e che non la smetterà per molto tempo.

Ma chissà che non sia anche un bene, e non parlo da cristiana e non intono Beatitudini,  ma dico che forse questi soldi mancanti ci condurranno a una Storia diversa, che magari potrà anche non essere del tutto negativa come ora appare.

Voglio dire, che non sia proprio la povertà  a spazzare via o almeno a cambiare un po', come sembra già fare, questa presuntuosa, arrogante, violenta,  ottusa, cialtrona, clientelare e nepotistica, corrotta, ladra e bugiarda, incancrenita gestione politica mondiale, che è la vera e prima causa dei nostri mali.


martedì 6 dicembre 2016

Politica pratese: appe, acchiappe e startappe

Dopo la batosta referendaria, Matteo Biffoni,  sindaco di Prato ed ex onorevole fedelissimo renziano, afferma che se ci saranno le elezioni, come ci saranno, lui non si candiderà, che rimarrà a fare il sindaco.
Ma che bravo, viene da pensare. Sarà vero? Però, a ben riflettere, non avrebbe potuto dichiarare altro in questo momento, ora che il PD si trova in acque agitate ed è necessario, per  'rimontare',  mostrarsi poco attaccati alle poltrone.
Bisogna fare i compitini a casa per passare l'esame di riparazione; e come in quel caso, bisogna tenere profilo basso e toni concilianti.
Insomma, è già in atto la nuova strategia affinché Renzi torni, anzi resti, al comando della nostra amata Italia.

Chissà se poi che il Sindaco non si decida a mostrare di più la sua persona in consiglio comunale, o fra la gente; chissà se quelli della giunta e contigui e sostenitori non la smettano, per un po', di guardare dall'alto in basso chi non la pensa come loro o non fa parte della loro greppia; o di ridacchiare, di criticare, di avere insomma un atteggiamento pregiudiziale, da tifoseria.

Intanto, a tenere il profilo alto nella giunta pratese ci pensa Daniela Toccafondi, assessore alla semplificazione e alle politiche economiche e per il lavoro.
Semplice però non è seguirla nel suo trotterellare politico e amministrativo per la città, perché non c'è giorno che i giornali locali non riportino qualche sua impresa: accensione di luminarie natalizie; giostra di cavallini d'antan, accoglienza di delegazioni per la proliferazione di chissà quante università straniere; ristoranti digitali, e tanti, tanti siti internet meravigliosi e luccicanti con strategie per la crescita del crescione,  con le ormai irrinunciabili appe, acchiappe e startappe per l'irrealtà del turismo pratese.

Lei è così epifanica negli eventi cittadini che mi chiedo: chi è l'assessore alla cultura, lei o Simone Mangani?

lunedì 5 dicembre 2016

Renzi divorato dall'urne

Così, per ora, finisce l'era Renzi con il NO semi-plebiscitario alla sua riforma costituzionale.
D'altronde giusto contrappasso per chi è diventato presidente del consiglio senza passare per le urne, essere divorato da quelle.

Egli ha sovrastimato la sua reputazione, la sua fortuna, le sue capacità, e ha preteso imporre, con metodi spesso incredibili e arroganti, assolutamente non corretti, un cambiamento, una presunta 'rivoluzione' , che nemmeno aveva il favore di tutto il suo partito.

Renzi ha fatto anche resuscitare il fantasma di Berlusconi con tutto il suo teatrino delle meraviglie; anzi, di più: ora il cumenda si spaccia per difensore delle virtù democratiche con indosso una maschera che nemmeno Pantalone della vecchia commedia...

Hanno perso anche i media, che erano quasi tutti a favore del SI. In modo indegno e sfacciato, con le Sissì Furber che facevano finta di essere 'parcondiciose', quando poi si lasciavano convincere subito dagli ammiccamenti del premier e sodali, che qualche telecamera maldestramente inquadrava in prima serata televisiva, per tacitare qualche abile contraddittore.

Gli italiani avevano poi tanta voglia di votare, era chiaro. Da troppo tempo erano in astinenza di voto, e hanno punito chi non glielo permetteva. Mai fare quest'errore. E presto bisognerà tornarci ; o vogliono perdere ancora?

Personalmente credo che, nonostante il nostro Paese sia consustanzialmente codino e gestito da massoneria, vaticaneria e simili consorterie (chi avranno indicato come prossimo Presidente del Consiglio?), questo voto costituisca una piccola rivoluzione, uno scossone storico, uno di quelli che raramente in Italia si possono vivere; scossoni  piccolini vero, ma che ogni tanto  si verificano e che ci fanno un po' respirare, prima che poi, ahimè, il potere torni a rimettere il suo velo malefico e soffocante su di noi.

domenica 4 dicembre 2016

"Asinerie", replica straordinaria:com'è andata


Ieri sera lo spettacolo è finito praticamente a mezzanotte, perché ho aggiunto un po' di materiale, rendendolo credo più gustoso:alla fine è durato quasi due ore e mezza, in più un breve dibattito. Mi sono divertita, nonostante la fatica.
Molto bella anche la partecipazione del pubblico, che non solo non ha dato segni di stanchezza per tutta la serata, ma mi sollecita a replicarlo ancora. Sì, penso di replicarlo tra non molto, magari in primavera.

Questi i commenti:

"Non me ne volere: !!!! Brava: spettacolo molto godibile.

"Brava Maila, come sempre ci fai passare una serata molto interessante. Complimenti." (Mario B.)

"Veramente molto brava!! Spettacolo molto 'erudiente'...."

"Originalissima!!" (solo due punti esclamativi). (Eleonora F.)

"Bravissima, originale, una lezione spettacolo che ne vale almeno tre. Una rivoluzione positiva. Grazie." (Maura).

Cara Maila, a me sono piaciute tanto le canzoni, e poi tutto lo spettacolo in generale, qualcosa che insomma non avevo mai visto. Molto simpatico, divertente e istruttivo. Brava. (Laura).


giovedì 1 dicembre 2016

Appello per Prato


Stasera sono andata nel centro di Prato a fare piccole spese, insieme a mia madre.
Mi incuriosiva l'annuncio del mercato natalizio, soprattutto per lei, amante com'è di queste occasioni.
Confesso la delusione, totale e profonda, non solo del mercatino in Piazza del Duomo, dove sono stati allestiti solo una manciatina di stand in una piazza che attende da troppo tempo una rinascita da tutti i punti di vista, ma ho vissuto la delusione anche per tutta l'atmosfera cittadina.
Ho percorso il Serraglio, la strada che dal Duomo più o meno arriva a quella Stazione, e lì veramente ho pensato che i nostri amministratori devono fare qualcosa, altrimenti la città va a picco.

Non lo dico per lo spirito di polemica che mi contraddistingue, ma giuro che è la prima volta che un negoziante ha invitato me e mia madre a entrare quando ci ha visto guardare la vetrina, disperato, affinché comprassimo qualcosa nel suo negozio.
Ho parlato con questa persona, e la situazione è allarmante.  E così altri mi hanno detto. Non si tratta di negozi improvvisati.

Se si esclude il fine settimana e le bevutine che creano l'impressione di vivacità cittadina, ma poca ricchezza (l'inutile movida), la situazione è allarmante: la città vive una profonda crisi economica e culturale, ed è chiarissimo, evidente. 
Diverso nella vicina Pistoia, dove sono stata appena lo scorso lunedì; nonostante non si osservino di salti di gioia, tuttavia vi si percepisce un'atmosfera meno depressiva o asfissiante.

Al ritorno, per tornare a casa, sono volutamente passata per Parco Prato - il  megacentro commerciale di Capezzana - , dove invece ho trovato file di macchine e movimento.
Il centro città sembrava quello, Parco Prato.

Siamo veramente al 68-esimo posto nella classifica della qualità della vita.

Amministratori, fate qualcosa.

Domanda terremotata

Ma in tutto questo SI No, gliele avete portate le casette ai terremotati?

mercoledì 30 novembre 2016

Piccola analisi politica di Pratofestival

Sono stati presentati gli eventi di Pratofestival, in cui è stato inserito anche un mio spettacolo: ringrazio e mi rallegro, ma questo non mi impedisce di fare una piccola analisi politica. Anche per dimostrare quanto la cultura sia strumento della politica e come nulla sia lasciato al caso.

Aggiungo: gli spettacoli, quelli che si presentano alla Baracca, e di cui si dà notizia nell'opuscolo informativo, sono autogestiti.

Primo punto:  E' un festival più 'povero' rispetto agli altri anni? L'impressione generale è che il Pratofestival sia stato fatto con meno soldi, come se si volesse risparmiare. Oppure, potrebbe anche intendersi, che non si voglia renderlo tanto importante come il "Settembre Pratese" per non dare fastidio, per esempio, al Teatro Metastasio o al Politeama, quest'ultimo notoriamente in difficoltà (tant'è che scrivi a loro, ma non rispondono, come se dall'altra parte non ci fosse nessuno... O sono io noi nessuno?). Ci deve essere, il Festival, ma non deve essere ingombrante. 

Secondo punto:  E' 'protetto? Il secondo punto dimostra il primo: gli spettacoli per ragazzi sono tutti organizzati dal TPO o da ARCI.

Altri spettacoli di teatro-ragazzi, non sono stati scelti. 
ARCI praticamente  - come ho avuto modo di dire qualche giorno fa - dà solo un misero rimborso spese per gli spettacoli,  tanto che noi incassiamo di più alla Baracca e con molta meno fatica. E' un accordo improponibile per compagnie di professionisti.

TPO non sceglie le compagnie di Prato, e di questo ho parlato anche con Davide Venturini, via e-mail, che mi ha rivelato, ma è risaputo, che la programmazione del TPO viene fatta sia da don Edoardo Donatini - gran 'maestro' del MET e radicatovi da anni e anni, tanto che è diventato, buon per lui,  un dipendente del teatro -e sia dal Metastasio (Venturini ha detto qui genericamente, forse intende che la programmazione viene scelta dallo 'spirito' del MET).

Dare spazio e visibilità ad ARCI (i circoli, che in senso politico hanno sostituito le scomparse circoscrizioni), non fa che mettere a tacere un po' di insoddisfazioni e lamentele levatesi da tempo da quelle parti. Sebbene appaia  valorizzato soprattutto il circolo di Coiano, e punto quello di Viaccia: cito questi due, che sono per lo più i circoli dove si fa più 'curtura'; ma forse perché in quest'ultimo non organizzano nulla?

Terzo punto.  E' scoordinato? Scorrendo gli eventi si nota poi la mancanza di coordinamento, o uno strano coordinamento, perché in alcune date ci sono eventi doppi,  soprattutto in campo musicale, come se, per esempio, il programma di Officina Giovani, già predisposto, si fosse confuso senza criterio con quello del Natale eccetera.

Quarto punto. C'era bisogno del contributo di Toscana Energia? O è un  reciproco 'assist', una legittimazione, vista la passata 'guerra del gas' fra questa società, fiorentina, ed Estra?

Per il programma completo di Pratofestival:
http://www.pratofestival.it/sfoglia/index.html

martedì 29 novembre 2016

L'assedio del SI: basta!

Anche oggi ricevo l'assedio quotidiano del SI, direttamente a casa nella cassetta della posta.
Non se ne può più di questo assedio: alla radio, su Internet, a casa: BASTA!
Non fosse che per questo, la gente dovrebbe insospettirsi di tutta questa foga...
Ma chi gliel'ha dato il mio indirizzo, a questo Comitato Nazionale per il SI? Ora gli scriviamo una bella e-mail, alla Sede del Comitato del SI in Piazza SS.Apostoli 74/77 a Roma, dove era la sede dell'Ulivo di Prodi (o mi sbaglio?; no no, non mi sbaglio!); scriviamo al Senatore Crociancich, e gli togliamo il diritto di romperci le scatole...Mi dispiace, Senatore, ma la 'crociancic' io la metto sul NO!


lunedì 28 novembre 2016

Il Sindaco di Prato in giro per il mondo a raccattare voti per il SI

Mentre la città di Prato peggiora nella qualità della vita, il Sindaco di Prato viene mandato in Albania a raccattare voti per il SI al referendum costituzionale.
Viene distratto dal suo dovere istituzionale.
Almeno in Albania lo vedranno; qui a Prato, o in consiglio o in città, non è dato di vederlo, né i cittadini ci possono parlare o lo incontrano da qualche parte.
Egli ormai non rappresenta i suoi concittadini, se non nelle occasioni ufficiali e di comodo.
Con l'avvento di questo referendum si è capito chiaramente che molti, troppi sindaci non valgono più molto, e così il nostro voto che li ha espressi; infatti si vedono in prima linea non tanto per la propria città, quanto per la politica di partito.
Qui questi personaggi si giocano davvero tutto, ossia la loro poltrona: se vince il NO, Biffoni rimane sindaco, ma molto meno se Renzi va a casa.
Ogni altro commento sulle foto, che ho trovato navigando nella rete, è superfluo.
Il coraggio del cambiamento si esprime evidentemente solo con il NO.




domenica 27 novembre 2016

Prato: qualità della vita in picchiata libera

Nella classifica della qualità della vita stilata da Italia Oggi, Prato si trova al 68o posto. L'anno passato si trovava al 57o.

Ora, anche non prendendo come oro colato le classifiche, tuttavia il Sindaco Biffoni e compagnia cantante qualche domandina, se la faranno? 

 'Dalle parole ai fatti', ha dichiarato il Sindaco recentemente, alludendo al suo governo; ma probabilmente alludeva a fatti non troppo esaltanti. 

Sotto l'indirizzo per consultare l'inchiesta di "Italia Oggi", realizzata in collaborazione con l'Università "La Sapienza": fanno impressione i dati, sempre relativi a Prato, della (alta) criminalità, degli (scarsi) servizi sanitari, scolastici e finanziari; del (preoccupante) livello ambientale...e dell'insufficiente qualità del 'tempo libero'!

Sindaci e consiglieri regionali, rimboccatevi le maniche, altro che andare a Roma a fare i senatori!

http://www.italiaoggi.it/upload/doc/ITALIAOGGI/201111161422577463/Qualita_vita_2016.pdf

sabato 26 novembre 2016

Su Gonfienti annunci e promesse non finiscono mai

Continuano le favole su Gonfienti. Ora, dopo due anni dalla promessa di acquisto da parte della Regione, un altro annuncione: 3 milioni di euro per la città etrusca. Che ci faranno? La compreranno davvero? Per farci che, poi, comprare uno stanzone perché la Soprintendenza ci metta il deposito dei reperti che poi esporrà a Campi Bisenzio? Come avviene poi lo scambio, fra chi? Con questi soldi Interporto si rianima e si libera del fastidio area archeologica?
In realtà la notizia dice tutto o niente, e tutto l'affaire sta come in una nebulosa , e ai cittadini in realtà, al di là degli annunci ad effetto, non si racconta il gioco vero.
Questa politica degli annunci ormai ha stancato. Non ci crede più nessuno. In realtà non c'è un progetto preciso sull'area archeologica da parte della Regione, se non quello di non fare gli interessi dell'area archeologica. Bensì di Interporto e Aereoporto.
Senza contare poi che tutto viene deciso dall'alto e,  non dico i cittadini, ma anche sindaco e assessori (a cui della materia interessa poco o niente, proiettati come sono nel 'Contemporaneo'), si vedono calare regali e promesse senza metterci nulla del loro.
E guai a chi dice 'pio'!

Da "Il Tirreno" di Prato (edizione 'on line')
FIRENZE.  La Giunta regionale della Toscana, su proposta della vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni, ha deciso un finanziamento regionale di 3 milioni di euro in tre anni, a partire dal 2016 fino al 2018, a favore dell'area archeologica di Gonfienti (Prato), che testimonia la presenza degli etruschi nel Pratese.
Il provvedimento - adottato nell'ambito degli interventi e operazioni di salvaguardia e di valorizzazione culturale previsti dall'intesa con il Mibact - porterà, spiega una nota della Regione, "all'acquisizione al patrimonio pubblico dell'area su cui insiste il sito archeologico e degli immobili funzionalmente ad esso collegati, in quanto strategici per l'attuazione delle attività di valorizzazione ed espositive".

Anche agli 'amici' del NO dico NO

Cari amici che voterete NO al prossimo Referendum,
esattamente come me, anch'io voterò NO,
mi dispiace molto, ma anche a voi dico NO.

In che senso dico viNO? Dico no perché mi invitate a presenziare a destra e a sinistra, fuori o dentro la città, e anche a leggere eccetera per le giuste e sante riunioni politiche a favore del NO (per cui comunque vi ringrazio) mentre voi, con l'esclusione di pochissimi, non siete mai venuti a vedere che cavolo si fa al Teatro la Baracca che, ricordo, esiste dal 1993, quando alcuni, molti di voi erano ancora pargoli lattanti.

E' un tempo lungo; in questa lunghezza non s'è visto nessuno di voi, che insistete ripetutamente e sollecitate la mia presenza. Nonostante i miei inviti, e nonostante sia risaputo a tutti dell'esistenza di questo luogo culturale alternativo eccetera. Alternativo esattamente come voi dite di essere e di vivere.

Non soltanto sono impegnata con il mio lavoro, a Prato e fuori, ma anche credo sia giusto che prima di far smuovere una signora che vi ha invitato varie volte inutilmente nella sua ormai conosciuta 'casa-teatro', siate voi prima che smuoviate il sederino.

Saluti.

Maila

Tournée del "Il Bignamino delle donne": commenti, piccole gioie

Piccole grandi gioie per la tournée del Bignamino delle donne:


"Divertente e speciale"

"Ricordi Anna Marchesini, brava!"

"Sei magica". (Luciana e Suad)

"Che fatica, brava!" (Giulia)

"Tutto bello. Ma una donna con amore o amata?" (Annamaria)

"Molto divertente il testo e straordinaria la protagonista" (Luana).

"Bravissima" (Donatella)

"Versatile, creativa, credibile e bravissima nel cambiare i personaggi..." (Dario L.)

"Simpatico, intelligente. Godibilissimo". (Rondino G.)

"La grazia della simpatia, dell'ironia e dell'intelligenza (Annna F.)

"Complimenti; problemi seri raccontati con piacevole leggerezza e intelligenza" (Annina F.)

"Complimenti per lo spettacolo molto gradevole e interessante in relazione al tema trattato".

"Spettacolo molto simpatico, gradevole. Brava". (Danilo G.)

"Originale pur nello stereotipo" (Varese B.).

"Ho apprezzato molto la bravura e l'originalità del modo di presentare il non cambiamento della condizione femminile nel tempo". (Daniela G.)


venerdì 25 novembre 2016

Se vince il NO, vogliamo andare a votare

Non c'è dubbio che molti di noi abbiamo proprio tanta voglia di votare, e che questo referendum costituzionale, così come è stato posto dal suo promotore massimo, il Presidente del Consiglio Renzi, pur fondamentale nella materia in sé e altamente politico e determinante per il futuro del Paese, costituisce anche e forse soprattutto un votare a favore o contro questo governo imposto dall'alto e che bisogna omaggiare come una figurina sacra.

Questo motiva anche l'alta partecipazione psicologica, politica, la faziosità nella questione.

E' così:  anche se il Presidente del Consiglio non può essere votato direttamente dai cittadini,  ui l'ha messa talmente sul personale , che il referendum costituisce una specie di 'fatti conto' del voto diretto nei suoi confronti.

Se vince il SI vince Renzi e la sua politica e il suo governo, e quindi egli continua.

Ma se vince il NO, bisogna mandare a casa lui e questo Parlamento che in maggioranza lo appoggia.

In quel caso il Presidente-Assente Mattarella deve fare la cosa giusta e indire le elezioni.

Se vince il NO, vogliamo votare.

giovedì 24 novembre 2016

Della serie...promesse: 2a promessa

Se vince il SI arrivano tanti deluca. A fiumi.

Rimigliano: massacro di pini per una rotonda

Mi arriva una segnalazione dal Comitato per Campiglia Marittima (Livorno)  per il Parco di Rimigliano (fra San Vincenzo e Baratti), dove, per risolvere il problema del traffico estivo, in corrispondenza del Park Albatros, sulla via della Principessa (si chiama così perché fu costruita da Anna Maria Bonaparte, conosciuta come Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone),  il Comune di San Vincenzo intende  abbattere pini secolari, ampliare la strada e costruire una rotonda.
La modifica non è pensata per risolvere il problema delle bici e dei pedoni, ma per aiutare il traffico veicolare e il Park Albatros!
Tutte le informazioni, molto dettagliate, e anche proposte alternative si trovano a questo indirizzo:


http://www.comitatopercampiglia.it/blog/2016/11/22/rimigliano-massacro-di-pini-per-une-rotonda/

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.