Non c'è dubbio che molti di noi abbiamo proprio tanta voglia di votare, e che questo referendum costituzionale, così come è stato posto dal suo promotore massimo, il Presidente del Consiglio Renzi, pur fondamentale nella materia in sé e altamente politico e determinante per il futuro del Paese, costituisce anche e forse soprattutto un votare a favore o contro questo governo imposto dall'alto e che bisogna omaggiare come una figurina sacra.
Questo motiva anche l'alta partecipazione psicologica, politica, la faziosità nella questione.
E' così: anche se il Presidente del Consiglio non può essere votato direttamente dai cittadini, ui l'ha messa talmente sul personale , che il referendum costituisce una specie di 'fatti conto' del voto diretto nei suoi confronti.
Se vince il SI vince Renzi e la sua politica e il suo governo, e quindi egli continua.
Ma se vince il NO, bisogna mandare a casa lui e questo Parlamento che in maggioranza lo appoggia.
In quel caso il Presidente-Assente Mattarella deve fare la cosa giusta e indire le elezioni.
Se vince il NO, vogliamo votare.
Nessun commento:
Posta un commento