Samuele Bertinelli, l'ex sindaco di Pistoia, è scomparso.
In città, dopo la sonora sconfitta che ha visto salire in palazzo comunale l'antagonista della Destra ,Tomasi, sembra volatilizzato.
Mentre Tomasi si affretta a far eseguire ordinanze di ordine pubblico - questa la sua prima ordinanza, sull'ordine! - Bertinelli non si trova.
A Pistoia c'è molto silenzio e la festa per la città della cultura sembra finita.
Anche il Blues è cominciato male, sotto cattivi auspici, con l'annullamento per temporale del concerto di Battiato.
Ho parlato con vecchi compagni, e tutti sono basiti. Ha vinto la Destra, la destra Destra! Quando torneranno a parlare, a dire? Non si sa.
Ma dov'è il sindaco? Nessuno lo sa.
I sindaci reucci (e con lui tutta la corte), nati dal nulla, ritornano al nulla; anzi, vi ci scappano.
Vergogna, umiliazione, disvelamento. Si diventa grandi.
Oggi si diventa grandi, adulti, a tarda età, alle soglie dei quaranta, si sa.
Questi reucci democratici, giovanotti giovanotte usati dalla politica, questi volti nuovi, freschi, vengono tolti fortunosamente dalle loro difficoltà di lavoro, di vita, percorrono per breve spazio di tempo la 'walk of fame', la camminata della celebrità, della ribalta, firmano ordinanze, scelgono qualche direttore amico, si lasciano immortalare in qualche inaugurazione, sono iscritti nel registro degli indagati, e un mattino si svegliano e capiscono che il sogno è finito. Politicamente non erano e non dovevano essere niente. Devono essere solo reucci, reginette. Come in un concorso di bellezza - a questo e poco più si è ridotta la politica - sono votati dal popolo nella disperata ricerca di un cambiamento che non ci sarà.
I sindaci che perdono il trono democratico sperimentano il trauma, la fine del sogno, puff, finito! Non c'è più la corte, gli angeli, il potere.
Più. E ritornano nel nulla.