Mi giungono belle proposte di spettacoli, anche da lontano. Ma il Teatro La Baracca non riceve finanziamenti, molti lo sanno, è un piccolo teatrino di legno, un laboratorio culturale del tutto libero e autogestito. Questo è un grosso limite, ma anche una possibilità di sperimentazione, ché offre certa libertà di movimento estetico e ideologico.
Oggi è particolarmente difficile sperimentare e dare un senso al fare artistico, perché molto lavoro culturale si mostra confezionato e pronto al mediatico, prodotto spesso calato dall'alto ad effetto vendita e propaganda.
Il caos regna nelle organizzazioni, nelle rassegne, nelle stagioni: il caos di senso culturale è palpabile nei grandi contenitori di eventi.
Dove tutto deve essere rapidamente digerito e dimenticato.
Non sembra anche a voi che in questi anni l'arte racconti, più che la verità, come si diceva facesse un tempo, la menzogna?
Anche per questo accettiamo, concordando le modalità di gestione con gli artisti, proposte per la per la prossima stagione, in linea con lo spazio, ridotto, e la sua filosofia culturale.
Che le proposte non siano solo meramente teatrali.
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