A me piace ogni tanto essere sorpresa dal tempo meteorologico.
Mi piace quando Sollampo Pioventone gabba i metereologi: e
lo dico davvero con rispetto e stima per gli studiosi e tutte le scienze e le
previsioni meteo conseguenti.
Così utili. Mamma mia, non c’è che dire.
L’ex sindaco di Prato, un moro secco e alto, "irascione" e baldanzoso che tutti rimpiangono, sempre ci informava via telefono quando c’era un allarme meteo; lasciava un messaggio ai telefoni fissi che nelle case dei vecchi si trovano ancora, tanto la mia mamma felice come una Pasqua non vedeva l'ora di comunicarmelo:
-Oh, m’ha telefonato il sindaco.
-E mica ha telefonato solo a te.
-Che bravo questo sindaco, telefona a casa!
- - Mamma, è la sua voce registrata!
- - Fa lo stesso, è proprio bravo. Domani piove.
Ma ci sono giorni – una forma di meteopatia? – in cui gli
allarmi dell’ informazione metereologica mi opprimono, mi sembra che si voglia
mandarmi da quella parte dove non voglio andare, e ogni tanto mi lascio sorprendere.
Non consulto, non mi informo sul tempo. Vo a casaccio al mare. Infilo su per la strada dei monti.
Snob? Può essere; che di’, sono artista (questa volta la parola finisce in”a” anche al maschile!), non faccio fatica a esserlo. Incosciente? E’ probabile.
E' ganzo quando Sollampo Pioventone brontola e sventazza, perché non so come andrà a finire: e scruto il cielo e mi consulto con i miei proverbi e gioco con i punti cardinali, e mi metto il dito in bocca perché l'indice umido mi dica da dove viene il vento.
Questa è una vacanza che ogni tanto mi concedo. Provate anche voi, e mi saprete ridire.
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