giovedì 24 ottobre 2024

Chi si inchina troppo

Quello che da un po' di tempo succede al Ministero della Cultura, dove gli amanti vanno per la maggiore (è chiaro che qualcuno vuole che si sappia, altrimenti non sapremmo niente), dimostra il vizio di sempre della piccola Italietta. 

Già da prima del Fascismo (che acuì e diffuse il vizio) in Italia si lavora a certi livelli culturali e non solo con la parentela (oh, la sacra famiglia!), il letto, e le sole ruffianerie condite con calunnie, spiate e offese.

Qualche anno fa si faceva meglio con le raccomandazioni. Non mi ricordo quale parlamentare, origine calabrese, avesse un ufficio suo dedicato alle raccomandazioni. E questo santo democristiano non lo nascondeva. Tutti, ah, la democrazia! gli potevano scrivere e chiedere un aiutino.  Fu molto amato e votato.

Oggi però siamo più ipocriti, più schifosi. Anche se ci depiliamo e teniamo tanto all'igiene, e la corrente filosofica più in voga è il guru-salutismo.

Infatti la cultura italiana è così levigata, depilata, senza profondità e ruvidezze, che non vuole turbare nessuno, e s'inchina sempre di più, pornografica e senza erotismo.

Ma, come dice un proverbio romano che ripeteva sempre il mio fu suocero Ugo, grand'uomo come una volta erano certi personaggi del popolo, chi si inchina troppo, mostra er culo.

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