martedì 26 agosto 2014

La favola del Comune leggero (4: Docce comunali)


La situazione, a Palazzo Comunale, si stava facendo difficile. Volavano volavano sempre più leggeri.
Mancava anche l'acqua, perché le piogge non erano frequenti.
-Ca...o!, disse una signorina dell'opposizione mentre tirava lo sciacquone. - E ora come si fa? -
Disgraziatamente fu visto che il Sindaco, in preda a un momento di sconforto, memore di quando giocava, s'era messo a far secchiate con un altro assessore...e poi con un consigliere, e poi con un segretario...Tutti ridevano come matti.
-Evviva evviva, abbiamo trovato il modo!-
-Ca...o!, e questi si mettono a far secchiate? - bofonchiò la signorina oppositrice. - Ci vuole subito una interrogazione-.
-INTERROGAZIONE!- fu gridato.
-Insomma, qui siamo a corto di acqua, la raccogliamo dal cielo, e Voi, Lei sindaco, giocate a far secchiate?- urlò un altro volenteroso vecchio dai banchi dell'opposizione.

Il Sindaco, colto in flagranza di gavettone, non seppe che dire. Anche gli altri rimasero affranti.

-Ora però lo fanno tutti. Sembra poi che serva a qualcosa, anche se non ho capito bene a cosa, perché il segnale ormai, sul mio Aeiouphone, arriva a tratti...Perché noi non possiamo farlo? -
-Eh, ma noi non siamo in condizioni...-
-Ma cosa devo fare, cosa devo fare? Datemi voi un'idea per passare il tempo quassù, quassù!-.
- Non si può sprecare l'acqua, non si sa quanto tempo ci staremo - .
-Era un bel gioco, e poi non facevamo male a nessuno; non costa niente - disse l'assessore al bilancio. 
-Costa, l'acqua!-.
-E pensare che giù, a terra, l'acqua fuoriesce dalle condotte bucate e va sulle strade...-, disse l'Assessore all'Immobilità.
-Un sogno-, commentò un consigliere.

Tutti tornarono nelle stanzette, affranti.

All'improvviso, l'Assessore alla Semplificazione uscì fuori dalla sua stanzetta e urlò.
-Perché non usiamo la carta? La facciamo a pezzettini, riempiamo i secchi e ce la tiriamo addosso, no? -.
Il segretario uscì nel corridoio e lo guardò male.
-La carta non si tocca -.
-La carta la carta! Ancora con questa storia della carta! E' finito il tempo della carta! Stiamo nel Web!-
Il segretario lo guardò ancor più male.
-Tuttavia...ci sono necessità primarie, signor assessore, che al momento possono essere compiute solo con la carta. -
Non si spiegò oltre e ritornò dentro.
Così fece anche l'assessore, offeso, sbattendo la porta: - Che uomo volgare -. 

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