A commemorare l'eccidio dei 29 martiri di Figline di Prato, avvenuta il 6 settembre del 1944, c'è una brutta piazza, con un misero alberello maltenuto e sedute che ne spezzano l'unità. Chi la rovinò così?
Quando io ci feci lo spettacolo Vita restante di carnefice. (La vita immaginaria e reale di Karl Laqua, boia di Figline) non era così imbruttita. Era il 2009.
Auspichiamo che qualcuno si interessi di rendere migliore questa memoria, senza volerla riempire di inutili orpelli.
Parla da sola per tutti il bassorilievo del Tintori.
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