venerdì 29 maggio 2015

Si combatte da fuori

Alla fine andrò a votare anch'io, nonostante auspichi l'abolizione delle Regioni come enti politici.
E questo, per 'interesse': per arginare il danno che la Regione ha perpetrato nei confronti della piccola realtà culturale che dirigo, un piccolo teatro e, più in generale, per contrastare il vero obbiettivo della gestione culturale ora in Italia - non solo in Toscana, ma qui si osserva più che altrove -, ossia mantenere in vita i grossi enti trasformandoli in aziende vere e proprie, e quindi sostenere i grossi eventi e i nomi televisivi che fanno pubblico e via dicendo. L'operazione 'piazza pulita' è camuffata dall'abusatissima parola: 'eccellenza'. Questa parola, cacciata come allocuzione personale dalla porta del Sessantotto eccetera, è rientrata dalla finestrina dell'Ipocrisia e della Falsità politica.
Non esprimerò nemmeno il voto disgiunto (magari votando qualche candidato 'simpatico' o 'attraente' o 'amico...), perché poi capisco - anche attraverso i video e le pubblicità varie - che "combattere da dentro", come ricorda il Pasolini cinese, Liu Xiaobo, dissidente vincitore premio Nobel detenuto in carcere, è il discorso tipico di chi poi fa il gioco di chi ti vessa e opprime, o di chi comunque intende mantenere le sue prerogative, purché risibili.
Si combatte da fuori. 

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